Nao, il social robot emozionale al pronto soccorso pediatrico dell’Aquila

Nao è il robot umanoide di ultima generazione accolto con grande entusiasmo dai piccoli pazienti del pronto soccorso pediatrico del San Salvatore.
Nao è stato accolto con gioia da più di 100 bambini, dai 3 ai 10 anni che hanno partecipato al progetto “Robot Therapy in Pediatric Emergency” nato dalla collaborazione tra l’Università degli Studi dell’Aquila e l’Università Federico II di Napoli.
Responsabile dell’iniziativa la Prof.ssa Clara Balsano, Direttore della Scuola di Specializzazione di Medicina d’Emergenza/Urgenza, Università dell’Aquila.

Nao è un social robot di ultima generazione che, grazie a telecamere e a numerosi sensori tattili e audio, è in grado di interagire e comunicare con i bambini attraverso il gioco, i gesti, le pose, lo sguardo e i colori.
Il software del robot è stato studiato e implementato dal gruppo diretto dalla Prof.ssa Silvia Rossi, responsabile del laboratorio PRISCA, Dipartimento di Ingegneria elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione, Università Federico II di Napoli.
Grazie al suo sistema di algoritmi, Nao è riuscito ad affrontare i bisogni emotivi e a diminuire il livello di stress dei piccoli pazienti, adattando il proprio comportamento a quello dei bambini in modo da intervenire positivamente quando si accorgeva di segnali di allarme o di cambi di umore.
Questo è stato un risultato molto importante perché la gestione dell’ansia e del dolore durante le procedure mediche è un punto cruciale, soprattutto quando si parla dei più piccoli. In tali situazioni, infatti, lo stress emotivo può influenzare l’esito degli interventi di emergenza a causa della mancanza di cooperazione dei giovani pazienti con medici e infermieri, ritardando la diagnosi e prolungando le procedure mediche.
L’implementazione di tecnologie come quella di NAO porterà indubbi vantaggi soprattutto in circostanze in cui debbano essere evitati i contatti sociali, come è successo troppe volte durante la pandemia COVID-19.
I robot sociali potranno svolgere un ruolo importante nel migliorare le esperienze emotive non solo dei bambini ma anche delle loro famiglie.