Quarantena Covid 19, verso nuove regole

28 dicembre 2021 | 11:30
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Quarantena Covid 19, verso nuove regole

Quarantena Covid: l’idea è quella di ridurre i tempi per chi ha la dose booster, convocato il Cts. Le ipotesi per le nuove regole.

L’ipotesi in campo è quella di ridurre la quarantena per chi ha fatto la booster.

Dopo le parole del generale Figliuolo, che ha ammesso che le regole sulla quarantena Covid sono oggetto di una riflessione, il governo ha convocato sul tema il Comitato tecnico scientifico (Cts) per domani, mercoledì 29 dicembre.

Gli esperti dovranno valutare e decidere ufficialmente “sull’eventuale accorciamento dei tempi di quarantena per i vaccinati con dose booster (o terza dose) che si sono trovati a contatto con persone risultate positive”.

La decisione è stata presa sulla scorta dei primi dati sui sintomi della variante Omicron. Che sembra causare disturbi lievi a nove vaccinati su dieci. “Il virus sembra specializzarsi nell’attacco alle alte vie respiratorie, mentre diventano rari i casi di polmonite severa soprattutto tra gli immunizzati”, spiega l’immunologo Guido Silvestri.

Gli Usa hanno già ridotto l’isolamento da 10 a 5 giorni per i positivi al covid asintomatici che dovranno osservare l’obbligo di mascherina per altri 5 giorni. Ridotto a 5 giorni anche il periodo di quarantena per soggetti vaccinati che siano entrati in contatto con un positivo. Si profila invece l’assenza di quarantena per chi, dopo aver ricevuto la dose booster, sia entrato in contatto con un soggetto positivo al covid.

Quarantena covid, come funziona ora in Italia

Ora come ora i contatti stretti di un caso confermato, dopo aver allertato il proprio medico, possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena della durata di almeno 7 o 10 giorni (a seconda dello stato vaccinale) dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti eseguito un test antigenico o molecolare con risultato negativo.

Al termine del periodo di quarantena la persona potrà rientrare al lavoro e il periodo di assenza potrà essere coperto dal certificato medico. Al rientro la persona dovrà contattare il medico competente della sua azienda per ulteriori informazioni.

Nel caso in cui si venga identificati come ‘contatto stretto’ di caso confermato, nessun test con esito negativo permette di essere esonerati dal sottoporsi a un periodo di quarantena della durata di almeno 7 o 10 giorni (a seconda dello stato vaccinale) dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo si legge nel Faq del ministero della Salute.

Per ‘contatto stretto’ (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato si intende una persona che vive nella stessa casa di un caso covid; una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso covid; una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso covid (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati); una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti; una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso in assenza di protezione (mascherine) idonei; un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta a un positivo oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso covid senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei; una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso covid; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
regole da quarantena

Ieri il bollettino del ministero della Salute sull’emergenza Coronavirus ha contato 30.810 nuovi casi, (di cui 400 in Abruzzo con 1 decesso), registrando anche una discesa dell’indice di positività. Mentre secondo i dati Agenas sono 9 le regioni con gli ospedali oltre la soglia delle terapie intensive e delle aree mediche.

Con l’aumento dei contagi infatti aumentano anche i contatti stretti e non dei positivi che devono stare in isolamento. E visto che ciascun positivo ha almeno 3-4 contatti, oggi almeno 2 milioni di persone sono in quarantena. E con la crescita dei positivi si rischia di farcene finire addirittura 10 milioni.

Ma c’è chi non è d’accordo sulle nuove regole. La Stampa oggi cita una fonte che ha chiesto di rimanere anonima. Ha spiegato che Omicron è in grado di annullare al 25% anche l’efficacia della terza dose. E la nuova variante del virus ha un tempo di incubazione di due o tre giorni rispetto ai cinque della Delta.

E quindi, “se si decide di correre un rischio calcolato, allora tanto vale ridurre quello ancor più temibile che il boom di contagi e delle quarantene finisca per far venir meno il personale essenziale nella sanità, la sicurezza e i trasporti”. È quello che si sta verificando nel settore aereo, dove molte delle cancellazioni sono imposte dalla crescita dei contagi.

Per questo, spiega il quotidiano, non è ancora chiaro se il governo cambierà le regole della quarantena questa settimana o se invece aspetterà i primi giorni di gennaio 2022.

Ma niente di più, visto che i dati sulla nuova variante sono ancora preliminari e intanto ieri sono stati contati 503 ricoveri in più nelle aree mediche e 37 nelle terapie intensive. E da venerdì il Lazio (che si è autocandidato) e la Lombardia rischiano di passare in zona gialla. E altre regioni si candidano alla zona arancione.

All’orizzonte non c’è nemmeno il lockdown dei non vaccinati, chiesto ieri anche da Matteo Renzi. Intanto preoccupa anche l’aumento dei contagi nel personale sanitario: nel week end di Natale un migliaio tra medici e infermieri si è infettato.

Intanto, le migliaia di nuovi casi in più al giorno ha portato al definitivo tilt del tracciamento dei contatti. Le Asl non hanno personale a sufficienza per rintracciare chi ha avuto incontri o rapporti con i positivi. Con il risultato che in molti sfuggono alla quarantena. Con tutti i problemi derivati per la pandemia.