Cratere Centro Italia, ricostruzione dei centri storici: progetti entro il 30 giugno

Ricostruzione Centro Italia, il bilancio dell’attività svolta dalla struttura commissariale nel 2021 e le nuove sfide del Fondo complementare del PNRR.
“Non possiamo più tollerare indecisioni, ritardi, forse anche qualche opportunismo, adesso ci sono tutti gli strumenti perché ciascuno faccia la propria parte”. Così il commissario straordinario per la ricostruzione post sisma Centro Italia, Giovanni Legnini, oggi in videoconferenza per fare il punto sull’attività svolta nel 2021 e annunciare le priorità del 2022, insieme alle opportunità del PNRR e Fondo complementare. “Come primo impegno per il 2022 – ha annunciato il commissario Legnini – chiederò ai sindaci di stilare un cronoprogramma per la ricostruzione dei centri storici completamente distrutti dal sisma, dopodiché emaneremo specifiche ordinanze per stabilire i termini per la presentazione dei progetti. Con tutto il rispetto per gli Studi professionali, non possono dettare loro i tempi della ricostruzione”.
E quello della presentazione progetti rappresenta un tema caldo, particolarmente sentito dal commissario Legnini: “Ci sono 60mila unità immobiliari da ricostruire; di queste, 21mila hanno presentato i progetti, ma ben 39mila non lo hanno ancora fatto”. Da qui la decisione: “Oltre alla proroga dello Stato di Emergenza, a seguito dell’accordo con il Dipartimento di Protezione Civile, stabiliremo che i titolari di CAS e SAE dovranno presentare i progetti entro il prossimo 30 giugno“.
Per quanto riguarda i dati della ricostruzione privata, nel corso del 2021 sono stati firmati decreti per 5mila cantieri aperti: “Il doppio del 2020 e circa la metà dell’intera decretazione da inizio ricostruzione”. Ultimati 2185 cantieri (5900 i cantieri chiusi in totale), con 15mila unità immobiliari riconsegnate. Cantieri in corso per altre 15mila unità.
“Avanzamenti significativi” anche per le opere pubbliche, con 500 milioni erogati nel 2021: “Vorrei comunque che la ricostruzione fosse più celere”, ha sottolineato Legnini.
Il commissario Legnini ha poi salutato con favore le “due scelte fondamentali” contenute nella Legge di Bilancio, già approvata in Senato e che sta per essere licenziata definitivamente: lo stanziamento di 6 miliardi per la prosecuzione della ricostruzione privata, considerato che erano in via di esaurimento le risorse del decreto 186, e la proroga del 110% per gli immobili danneggiati dal sisma.
Per Legnini, però, altre misure “mancano all’appello”, dalla proroga della sospensione dei mutui al rimborso TARI ai comuni del cratere. Lo stesso commissario ha indicato nel prossimo Milleproroghe lo strumento per inserire anche le misure mancanti in Bilancio.