Emergenza coronavirus

L’Abruzzo sarà zona gialla, tutto quello che c’è da sapere

Emergenza Covid 19, Unità di crisi: l'Abruzzo andrà in zona gialla. Le nuove regole.

Emergenza Covid 19, Unità di crisi: l’Abruzzo andrà in zona gialla. Le nuove regole.

L’Abruzzo andrà in zona gialla, “ma non fa sostanzialmente nessuna differenza, non cambia assolutamente nulla”. Lo ha detto, al termine della riunione dell’Unità di crisi regionale, che si è svolta a Pescara, il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, aggiungendo che, nel corso dell’incontro tra Governo e Regioni, è stato chiesto all’esecutivo di rivedere i parametri per la classificazione dei territori in aree di rischio colorate.

“Al Governo – spiega Marsilio – abbiamo chiesto anche di rivedere la classificazione dei casi in ospedale perché abbiamo una percentuale importante di persone che non vanno nelle strutture sanitarie a causa del Covid: ci vanno per altro, fanno il tampone di controllo, scoprono di essere positive e vengono poi conteggiate per le soglie Covid. Questo – osserva il presidente – è improprio, perché quel sistema che avevamo individuato come Regioni serve a valutare quanto il Covid impatti sugli ospedali, cioè le persone che finiscono in ospedale per colpa del Covid, non quelle che vengono scoperte casualmente e che sono asintomatiche”.

“Ho chiesto ai ministri Gelmini e Speranza – ha sottolineato Marsilio – di poter smettere di fare tamponi a raffica sulle persone asintomatiche perché oggettivamente questo sistema non regge più in tutta Italia. Tutte le Regioni sono disperate. È impossibile fare un tracciamento quando i casi sono milioni e nel giro di una settimana andrebbe tracciata quasi tutta la popolazione.  Stiamo cercando di incrementare al massimo possibile la capacità di vaccinazione – aggiunge – Il problema dei tamponi incide anche sulla vaccinazione. Non si è in grado di sostenere questa mole di casi positivi e di tracciamento e fare contestualmente la campagna vaccinale, gli screening. Oggi tutte le Regioni hanno sollevato questo problema, speriamo che questo dialogo sia servito ad aprire una riflessione nel Governo e con il Cts nazionale sulle regole, così da destinare risorse umane da attività oggi inutili e concentrarle dove c’è più bisogno”.

“Rinnovo l’invito a vaccinarsi – ha aggiunto il Presidente –  affinché tutti si vaccinino. Invito tutti a vaccinarsi. Il 78% delle persone che attualmente in Abruzzo occupano i posti letto di terapia intensiva non è vaccinato. Questo numero deve far riflettere. Chi non si vaccina non fa del male solo a se stesso, avendo molte più probabilità di finire in rianimazione, ma sottrae posti letto, personale, anestesisti e rianimatori a tutto il resto della popolazione.  Continuiamo ad avere ritardi sulle liste di attesa, sugli screening oncologici e su tutte le attività, operazioni che non si possono fare perché non c’è personale disponibile. A fronte del 90% di popolazione vaccinata, questo 10% di popolazione che non si è vaccinata riempie quasi per l’80% i posti in terapia intensiva e per oltre la metà i posti in area medica: l’utilità del vaccino è dimostrata da questi numeri. La velocità con cui corre Omicron rende molto più probabile che le persone non vaccinate possano essere contagiate”.

Il governatore ha poi aggiunto che nel corso della riunione è stato fatto il punto sulle attività finalizzate a “rafforzare tutto il lavoro di terapie precoci, di assistenza a domicilio e di individuazione dei casi sintomatici. Inoltre – aggiunge – ci stiamo concentrando sullo screening per gli studenti per riaprire le scuole il 10 gennaio nella massima sicurezza possibile, cercando di far emergere, al setaccio, tutti i casi positivi. Poi bisogna continuare a lavorare, e la regione Abruzzo è tra le migliori, con le terapie. Ora ci hanno distribuito anche questo nuovo farmaco che cominceremo a usare sui casi target. Speriamo possa dimostrare la sua efficacia. Cerchiamo di reggere l’onda d’urto di questa ondata”.

 

Per l’Abruzzo, inoltre, i cambiamenti non saranno relativi solo alla ‘retrocessione’ in zona gialla: proprio nella serata di ieri, infatti, sono state illustrate le nuove misure per frenare l’aumento dei contagi su tutto il territorio nazionale. Arriva l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni. Sono esentati i casi di “accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico”. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass Rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo. L’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario, equiparato a quello scolastico.

È esteso, poi, l’obbligo di Green Pass base a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, con alcune eccezioni che saranno individuate a breve, per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.

zona gialla

A fare la differenza sarà, sostanzialmente il possesso o meno del Super Green Pass: chi è vaccinato o guarito dal Covid potrà accedere a ristoranti, bar, cinema, teatri, dove non potranno accedere, invece, tutti coloro che non hanno il Super Green Pass. Niente più Green Pass base con tampone, che sarà sufficiente solo per entrare nei luoghi di lavoro, per utilizzare il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Ovviamente per spostarsi con i propri mezzi non è necessario avere la certificazione verde.

Zona gialla, le regole

Zona gialla, la mascherina è obbligatoria?

Sì. In zona gialla tutti devono indossare la mascherina all’aperto, così come nei luoghi pubblici al chiuso. Una regola che vale per tutti, senza alcun a distinzione legata al Super Green Pass.

Spostamenti e mezzi di trasporto

Consentiti tutti gli spostamenti, sia all’interno del proprio comune sia tra comuni e regioni diverse. Nessun coprifuoco o limite orario per spostamenti e circolazione. Tuttavia, dal 6 dicembre 2021, gli spostamenti attraverso trasporto pubblico locale sono consentiti solo per chi ha il Green Pass, ad eccezione dei bambini sotto ai 12 anni. Necessario il Green Pass anche per spostamenti mediante trasporto regionale e interregionale.

Quindi il trasporto scolastico per i minori di 12 anni è consentito a tutti. Per salire su mezzi di trasporto pubblico o privato di linea è necessario Greenpass o Super Green Pass, con mascherina Ffp2. Non è necessario il Super Green Pass per salire sui taxi o per il noleggio di autovetture con conducente.

Lavoro

Per lavorare anche in zona gialla sarà sufficiente il Green Pass base, tranne per quei lavoratori per i quali è previsto l’obbligo vaccinale. Anche gli accessi alle mense sono consentiti anche a chi ha il Green Pass base, ma non vi si può accedere se si è del tutto sprovvisti di certificazione verde.

Scuola

In zona gialla le scuole sono aperte e la didattica è in presenza al 100%, con l’eccezione di eventuali classi in quarantena per casi positivi. Green Pass necessario per gli studenti universitari, ma è sufficiente la certificazione base. Con le nuove norme obbligo di vaccinazione per il personale universitario.

Centri commerciali, ristoranti, bar

Bar e ristoranti sono aperti e disponibili per l’asporto o la consegna a domicilio. Solo chi è in possesso del Super Green Pass – quindi vaccinati o guariti – può sedersi e consumare al chiuso. Chi ha il Green Pass base (quello ottenuto col tampone) potrà sedersi solo fuori. 

Le discoteche resteranno chiuse fino al 31 gennaio 2022, in base a quanto ha stabilito il decreto di dicembre.

Dal 20 gennaio fino al 31 marzo 2022 servirà il Green pass per accedere ai “servizi alla persona”, come il parrucchiere e i centri estetici. Ovviamente, obbligo di Green Pass anche per i dipendenti.

Dal 1° febbraio fino alla fine dello stato di emergenza, è richiesto anche per pubblici uffici, servizi postalibancari e finanziari, attività commerciali come i centri commerciali, “fatte salve quelle necessarie per assicurare il soddisfacimento di di esigenze essenziali e primarie della persona”. 

Musei, cinema, teatri

La capienza resta al 100% come per la zona bianca. L’accesso a queste strutture – nelle sale da concerto e nei locali di intrattenimento – è permesso solo se si è in possesso del Super Green Pass. Inoltre, secondo quanto stabilito dal nuovo Decreto, per accedere a cinema e teatri è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2.

Piscine, Palestre e Centri termali

A partire dal 10 gennaio 2022 e fino al 31 marzo 2022 (quando è prevista la fine dello Stato di Emergenza), il Super Green Pass è esteso anche al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra; al chiuso per i centri benessere; centri termali, salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche. Inoltre servirà il Super Green Pass per l’accesso a parchi tematici e di divertimento, sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò e, al chiuso, per centri culturali, centri sociali e ricreativi, esclusi ovviamente i centri educativi per l’infanzia.

Stadi e palazzetti dello sport

In zona gialla la capienza resta al 60% (al chiuso) per i palazzetti e al 75% per gli stadi, con obbligo di mascherina Ffp2 e obbligo di Super Green Pass.

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