Tribunali minori d’Abruzzo, scatta l’astensione dalle udienze: ad Avezzano scioperano in 600

Tribunali minori, adesso la protesta diventa astensione. Ad Avezzano lo sciopero di 600 avvocati. Colucci: “Non siamo stati neanche considerati”. Anche gli altri fori sul piede di guerra
Se non arriverà una proroga i Tribunali minori d’Abruzzo saranno soppressi e, con loro, l’ingente mole di attività a cui i fori di giustizia si dedicano, di anno in anno. Allora ben seicento avvocati marsicani proclamano lo sciopero di massa: un primo segnale per far capire a cosa di andrebbe incontro con la chiusura. Una chiusura che, senza interventi atti a scongiurare la soppressione del Foro, scatterà il prossimo 14 settembre 2022.
Nel corso dell’assemblea dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano, tenutasi martedì 4 gennaio al Castello Orsini, la decisione sullo sciopero. Un’azione di protesta basata sull’astensione dalle udienze nel rispetto del Codice di autoregolamentazione, che prevede – tra le altre cose – la comunicazione al capo dell’Ufficio dieci giorni prima dell’inizio dell’astensione e che può durare per un periodo consecutivo massimo di otto giorni.
“L’intero foro di Avezzano entrerà in astensione dalle udienze per tre volte consecutive. Una decisione presa come Foro durante l’assemblea dell’Ordine degli Avvocati: spero, inoltre, che la protesta vada avanti con forza anche nelle altre sedi abruzzesi sulle quali grava l’eventualità della soppressione. L’obiettivo è far arrivare la nostra protesta ben oltre i confini regionali, per giungere a Roma e quantomeno portare a una convocazione da parte del Ministro competente.Aspettiamo da tempo un incontro, invece nulla: non ci sentiamo minimamente considerati“. Le dure parole di Franco Colucci, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano.
“Nulla di fatto dalla Legge di Bilancio e anche da quanto trapela sul Milleproroghe sembra che la nostra richiesta non sia stata neanche presa in considerazione. Il Tribunale di Avezzano non merita questo trattamento, né noi possiamo restare inerti di fronte a questa situazione. Non lo abbiamo mai fatto e non inizieremo di certo a farlo ora. Quindi, stiamo già scrivendo un avviso alle Autorità competenti: lo sciopero sarà intervallato in tre fasi, ciascuna da 8 giorni, con conseguenti 15 giorni di sosta e così via, per tre volte consecutive. Il primo obiettivo è che il Ministro decida almeno di ascoltarci”.
Del resto, come è stato sottolineato più volte nel corso dell’assemblea, le prestazioni che si registrano ogni anno ad Avezzano sono tra le più efficienti d’Italia. “La chiusura sarebbe un salto nel buio. La geografia giudiziaria va aggiornata, risale a dieci anni fa ormai. Accorpando il Tribunale di Avezzano a quello dell’Aquila si arriverebbe a far scoppiare la giustizia del territorio”.
Tribunali minori d’Abruzzo, la protesta da Avezzano agli altri Fori in pericolo
Insieme al Tribunale di Avezzano, rischiano la soppressione anche i Tribunali, considerati minori, di Sulmona, Vasto e Lanciano. Abbiamo sentito il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Sulmona, Luca Tirabassi, per capire quali mosse sono in programma per protestare contro la chiusura.
“Come foro abbiamo affrontato la possibilità di un’astensione dalle udienze: ne ho personalmente parlato anche all’intento del coordinamento degli Ordini forensi e dei sindaci, già qualche settimana fa.Abbiamo chiesto più volte al ministro Cartabia di ricevere una nostra delegazione per spiegare ragioni che riteniamo assolutamente oggettive riguardo i nostri Tribunali, in virtù del lavoro che ognuno di essi svolge. La chiusura non terrebbe conto di difficoltà di carattere logistico e strutturale, cosa che noi ribadiamo da tempo. E, infine, bisogna anche considerare che la Riforma del 2012 taglierebbe la Regione Abruzzo a metà: il suo centro sud non avrebbe alcun Tribunale. Ragioni che il Ministro della Giustizia dovrebbe valutare con attenzione”.
“Sabato ci sarà un’assemblea degli iscritti all’Ordine, purtroppo da remoto vista la situazione epidemiologica. All’ordine del giorno c’è anche l’eventualità dell’astensione, da deliberare per il 20 e il 21 gennaio, poiché vorremmo indirla nel periodo in cui ci sarà l’inaugurazione dell’Anno giudiziario in programma per il giorno del 22. Un’astensione che si sta valutando anche a Vasto e Lanciano. Si spera, quindi, che la manifestazione possa essere unitaria. Tutto questo nella prospettiva di ricevere almeno ascolto, sperando di ottenere una norma che – nella Legge di conversione del Decreto Milleproroghe – quantomeno proroghi l’attività dei nostri Tribunali”.