L’Aquila e i cambiamenti climatici: +3° in 50 anni

I cambiamenti climatici si fanno sentire anche a L’Aquila. La città rientra tra il 20% dei Comuni abruzzesi in cui la temperatura media annuale è aumentata di più negli ultimi 50 anni. L’indagine europea
I dati dell’indagine proposta e presa in esame mostrano un quadro diverso da città a città, poiché ovviamente il riscaldamento può dipendere da cause diverse e da diversi fattori, anche relativamente alla natura antropica del territorio analizzato. Tra le conclusioni tratte nell’ambito dell’analisi, c’è una considerazione che interessa direttamente il territorio aquilano, quindi la montagna.
Andando a vedere, cioè, perché la temperatura sia aumentata effettivamente in maniera più veloce in un comune o in una regione rispetto ad altri comuni o ad altre regioni, vanno presi in considerazione diversi fattori. In primis, l’alta densità della popolazione e il consumo di suolo vanno spesso di pari passo con l’aumento delle temperature: gli spazi verdi diminuiscono, mentre l’inquinamento peggiora. Inoltre si consideri che molte zone di montagna sono state colpite duramente dal riscaldamento globale e hanno visto cadere, ad esempio, sempre meno neve. L’Aquila non fa eccezione.
Cambiamenti climatici, l’indagine nel dettaglio
L’Aquila, +3° per temperatura media annua negli ultimi 50 anni. Il dato emerge dall’indagine di OBC Transeuropa per European Data Journalism Network (EDJNet)condotta nel 2020. Si tratta di un’analisi basata su dati prodotti dalla rianalisi meteorologica regionale UERRA per l’Europa, sui singoli livelli registrati dal 1961 al 2018. Per rianalisi meteorologica si intende uno strumento che consente di quantificare le dinamiche meteorologiche e climatiche di tutto il pianeta. Dati curati, inoltre, da Copernicus e dal Centro europeo per le previsioni meteo a medio raggio. I numeri forniscono i valori delle temperature stimate a due metri dal suolo, su celle di 5,5×5,5 km.
“Per ogni cella – si leggenella sezione About the project del sito European Data Journalism – abbiamo lavorato sui dati grezzi per ottenere i valori medi di temperatura per i due decenni presi in considerazione (1961-1970 e 2009-2018), in modo da calcolare il valore della variazione di temperatura avvenuta. Ogni comune europeo è stato associato a una delle celle, tenendo conto della densità urbana e della forma della costa. Potete trovare ulteriori dettagli in questa nota metodologica. Vale la pena sottolineare che i valori della temperatura media annuale sono stime, quindi possono differire dai valori reali osservati in una data località”.
Nello specifico di L’Aquila, nell’ultimo mezzo secolo, la temperatura media annua stimata è aumentata in misura eccezionale: era di +8.2° durante gli anni ’60, mentre è arrivata a +11,2° nel 2009-2018. Ciò vuol dire che si registra un aumento del +3,0°. Dato che fa del capoluogo uno tra i paesi rientranti nel 20% dei Comuni abruzzesi in cui la temperatura media annuale risulta essere aumentata di più negli ultimi 50 anni. L’Abruzzo ha visto, invece, un aumento annuo della temperatura media pari al +2,2° tra gli anni ’60 e il periodo 2009-2018.
L’Abruzzo è indicato mediante la denominazione tecnica NUTS2: nomenclatura che si utilizza nell’ambito delle unità territoriali statistiche, introdotta da Eurostat, l’Istituto statistico dell’Unione Europea, per fornire una scomposizione unica e uniforme del territorio europeo in unità territoriali, così da elaborare statistiche regionali. Precisamente il sistema NUTS riconosce classificazioni regionali e provinciali.
Clima, Abruzzo
All’interno della regione NUTS2 dell’Abruzzo, Tortoreto è il comune dove la temperatura media annua stimata è aumentata meno, mentre Farindola è il comune dove la temperatura media annua stimata è aumentata di più. La regione NUTS3 dove il cambiamento è stato maggiore è Pescara.
Nel complesso, l’Abruzzo si è riscaldato meno delle altre regioni NUTS2.Novate Mezzola è il comune dove la temperatura media annua stimata è aumentata di più in Italia (+4,1°C), si trova in Lombardia. Aglientuè il comune dove la temperatura media annua stimata è aumentata di meno (+0,3°C) e si trova in Sardegna.

La temperatura media annuale stimata è aumentata di almeno 1°C nell’ultimo mezzo secolo in 7768 comuni su 7904 in Italia. Il riscaldamento globale è anche un riscaldamento locale e colpisce ogni comunità del pianeta.