Abruzzo nel mondo

Mike Pompeo: il combattivo politico USA con il cuore in Abruzzo, a Pacentro

Mike Pompeo: il combattivo politico USA con il cuore in Abruzzo, a Pacentro.

Mike Pompeo: il combattivo politico USA con il cuore in Abruzzo, a Pacentro.

Il piccolo, ma delizioso borgo di Pacentro, nel centro Abruzzo, dopo i fasti medievali della Casata dei Caldora (condottieri provenienti dalla Provenza), ora vive in America una sua notorietà, per aver dato i natali a due famiglie famose. La prima quella dei Ciccone (con Gaetano e Michelina DI Iulio), nonni paterni della star del pop, Madonna (all’anagrafe Louise Veronica, classe 1958). La seconda proprio quella dei Pompeo, che con i bisnonni paterni (Paolo e Gemma Pacella), emigrarono negli States nel 1900, come tante famiglie, in cerca del loro sogno di riscatto, da privazioni e miserie. In effetti l’On.Mike Pompeo (classe 1963), ha vissuto autentici momenti di gioia e di commozione il 3 ottobre 2019 quando, in occasione della sua visita ufficiale in Italia, come Segretario di Stato USA, ha voluto visitare il borgo di Pacentro, con la casa dei suoi avi, salutando altresì i suoi parenti ultranovantenni. Li i coniugi Pompeo hanno gustato la cucina della famosa ” Taverna de li Caldora”, che era stata già celebrata nel film “The American”, diretto ed interpretato da G.Clooney, nel 2010. Tanti personaggi sono legati a questa antica Terra di maestose valli e conche, ancora poco conosciuta, se non di ritorno della sua Diaspora nel mondo, dopo essersi affermati in tanti campi professionali, dell’arte e dello spettacolo, ma anche della scena politica. Questo è il caso da manuale di Pompeo, diventato un protagonista, specie negli ultimi anni, grazie all’ ascesa tumultuosa di un tycoon come Donald Trump, fino alla sua elezione a Presidente degli Stati Uniti nel 2017, diventandone il braccio destro. In verità la “Ragion di Stato” è sempre più complessa di come viene descritta, perché alle primarie repubblicane Pompeo (vicino al “Tea.Party”) aveva contrastato l’ascesa dell’ingombrante Trump, che aveva lanciato una vera e propria scalata del partito conservatore. Qualche commentatore internazionale ha descritto questa evoluzione dei loro rapporti, come una classica strategia di contenimento del vecchio “Establishment”, per imbrigliare l’imprenditore, così imprevedibile ed ondivago. Pompeo ha interpretato con abilità e pazienza questo ruolo, prima come direttore della potente Cia e poi con la nomina più visibile di regista della politica estera americana. Intransigente con l’ espansionismo cinese, ma poi pragmatico con il nemico storico nordcoreano ed ancor più unilaterale e sovranista, filo Brexit e freddo con la stessa Unione Europea. Un politico accorto, con solidi appoggi, fedele al suo stesso bagaglio culturale e imprenditoriale, eletto al Congresso, per lo Stato del Kansas, Nato però ad Orange, in California, da una modesta famiglia, che comunque lo ha sostenuto nelle sue scelte di entrare nell’esercito, (dove si è congedato da Capitano) e laureato in ingegneria gestionale (nella prestigiosa Accademia di West Point nel 1986), per poi conseguire anche una laurea in legge, ad Harvard. Da questa formazione autorevole e rigorosa Pompeo ha aggiunto anche una fervente fede cristiana, che certo non gli ha impedito di criticare lo stesso Pontefice, da Segretario di Stato, per il dialogo aperto con i vertici cinesi, sulla nomina dei vescovi. Dopo ha reiterato l’attacco duro al Dragone, in ultimo per la reticenza e la scarsa trasparenza nella gestione della pandemia, diventata globale. Nel 2020 l’elezione alla Presidenza di J.Biden ha interrotto l’ascesa di Trump (che ora si prepara per il 2024), ma meno quella di Pompeo, che resta una figura di primo piano per il partito dell’ “elefantino”, insieme ad un altro esponente della comunità italo-americana, l’Avv. Ron De Santis (classe 1978), attuale Governatore di uno Stato chiave come la Florida, interprete dei valori della destra Usa, dalla forte dialettica populista. Due esponenti della storica comunità italo-americana, che fin qui ha dato fiducia più a dinastie democratiche come i Cuomo, De Blasio, ma sopratutto della N.Pelosi, ancora riconfermata nel 2019 al vertice della Camera dei Rappresentanti. Questa è la decana della stessa politica d’origine abruzzese, essendo la sua famiglia, D’Alessandro, partita da Montenerodomo, (in provincia di Chieti), figlia del ex sindaco di Baltimora Thomas, che la lanciò nell’agone democratico della East Cost, prima di spostarsi nel più sicuro collegio della California. La politica Usa potrebbe così assistere ad uno scontro tra oriundi della nostra terra, che per ora vede proprio Mike Pompeo in vantaggio, vista la sua esperienza acquisita ed età, che ora lo ha portato anche ad una drastica dieta, che gli ha fatto perdere ben 40 kg. Come sarà il prossimo sogno americano è difficile prevederlo, ma quello che è certo, vedrà anche una generazione di “forti e gentili”, che con tenacia, sacrifici e competenze sono saliti nell'”ascensore sociale” delle istituzioni Usa. Come scriveva un altro oriundo J.Fante (figlio di un muratore di Torricella Peligna-Ch ), grande scrittore e sceneggiatore del XX secolo, nel suo romanzo il “Cammino nella Polvere”(tradotto in italiano da Elio Vittorini), prima o poi potrebbe portare anche in Paradiso, nella “Chiesa Bianca”. “L’uomo d’ingegno si riserva alcune prerogative, ad esempio la scelta dei propri interlocutori”.

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