Bolletta shock per un ristoratore aquilano: 21mila euro invece di 9mila

21mila euro per la bolletta dell’energia elettrica in un ristorante aquilano, prezzo triplicato rispetto all’estate. Presto rincari per tutti
Pensate ad un’attività che si ritrova a dover sborsare 21mila euro per la sola bolletta dell’energia,mentre si era abituati a spendere dai 7 ai 9mila al massimo. Cifre shock che rischiano di far schizzare la voce delle uscite su numeri ben più alti di quelli delle entrate. Perché, normalmente, ci sono anche l’affitto da pagare, i dipendenti, i contributi, le materie prime e, pensate un po’, anche tutte le altre bollette. L’allarme rincari non si arresta e la speranza è che la misura dei 4 miliardi messa in campo dal Governo possa arrivare in tasca alle attività commerciali, prima che sia troppo tardi.

Nella foto in alto la bolletta dell’energia elettrica di gennaio 2022
Nella foto sottostante, la bolletta dell’energia elettrica di agosto 2021 dello stesso locale

“Rispetto ad agosto 2021, il costo della bolletta dell’energia è quasi triplicato”, ci racconta il titolare dell’attività aquilana che ha ricevuto la stangata di ben 21mila euro nell’ultima bolletta a fronte dello stesso consumo. “Ora mi ritrovo a pagare una cifra enorme, se va bene a parità di fatturato!”
Questi aumenti non resteranno privi di conseguenze. Risultato? Il cliente finale rischia di vedere il proprio stipendio finire una settimana prima del solito, tutto questo per l’azione simultanea di bollette più care e aumento generale dei prezzi di tutto ciò che acquisterà.
I rincari sull’energia, infatti, colpiranno tutti. Come un cane che si morde la coda: l’impresa o l’attività si ritrova costretta a pagare prezzi esorbitanti per la solo utenza dell’energia e, al tempo stesso, si trova a dover fronteggiare l‘aumento dei costi delle materie prime. Di conseguenza, saranno le famiglie a ritrovarsi prodotti i cui prezzi saranno aumentati in maniera pesantissima.
“Le attività di ristorazione o commerciali, oggi, hanno un costo energetico che non è influenzato dal singolo fatturato. Questo vuol dire che un negozio di abbigliamento nel centro commerciale, o uno sito in centro storico, quando apre al mattino accende l’intero impianto: sia che entri un cliente sia che ne entrino mille. Si mette a regime l’intero sistema, quindi si accendono tutte le luci… di certo non si può lasciare il locale al buio. Diversamente, l’artigiano all’occorrenza utilizza soltanto lo strumento di cui ha bisogno in quel momento, mentre nei ristoranti o nei negozi è sempre tutto acceso, anche quando la gente non gira. E con questi costi energetici, quando l’afflusso è basso siamo al limite della sopravvivenza. Al tempo stesso, va detto che anche l’artigiano si ritrova nella nostra stessa situazione. Più produce, più consuma. Ed ecco che la bolletta schizza alle stelle. Infine, si pensi alle mega aziende. Anch’esse rischiano, con un aumento della produzione, di ottenere perdite importanti causate dai costi esorbitanti dell’energia”.
Famiglie, artigiani e imprese, dunque, hanno bisogno di risposte in tempi rapidi. Ogni giorno in più si traduce in una bolletta sempre più salata. Tra tre settimane l’effetto del rincaro sulle bollette elettriche arriverà dritto sugli scaffali dei supermercati, davanti al bancone del bar, nel negozio di prodotti per la cura delle persona e non solo. Probabilmente, però, molti se ne renderanno conto soltanto una volta arrivati alla cassa.