Abruzzo verso la zona arancione, Marsilio: “La classificazione è ormai superata”

Anche l’Abruzzo verso la zona arancione. Marsilio: “Il quadro epidemiologico mostra segnali di rallentamento nei contagi. La classificazione delle Regioni è ormai superata”.
L’Abruzzo retrocederà in zona arancione. Non cambierà molto a livello di disposizioni, in quanto molte sono già le restrizioni previste per chi non è in possesso del Super Green Pass.Inoltre, gli spostamenti con auto propria verso altri comuni o fuori Regione sono possibili senza certificato verde solo per lavoro, necessità e salute, in questi casi basta l’autocertificazione.
A margine dell’Unità di Crisi, riunitasi oggi a mezzogiorno, il Governatore Marsilio ha spiegato: “Il quadro epidemiologico mostra segnali di rallentamento nella diffusione del Covid19. Il numero di persone contagiate in questa settimana è inferiore, anche se non di molto, a quello della settimana precedente. Questo ci indica – come già accaduto nelle nazioni in cui Omicron è arrivata prima – che può iniziare la discesa e, dunque, da questo punto di vista quindi siamo ottimisti”.
Quindi sul prossimo cambio di colore per l’Abruzzo, il presidente Marsilio ha aggiunto. “Non cambieranno molto le regole, poiché già il Super Green Pass aveva introdotto restrizioni particolari. Segnalo il fatto che, già da settimane, le regioni riferiscono al Governo di come questa classificazione sia ormai superata dai fatti, ma il Governo cincischia. Riunisce tavoli e fa consultazioni, senza metabolizzare le nostre richieste: tra queste quella di scomputare dal calcolo percentuale quelle persone che erano arrivate in ospedale per esigenze e necessità diverse dal Covid, ma poi sono risultate positive ai tamponi di controllo. Noi superiamo di poche unità la soglia di ricoveri in area medica e, se il Governo avesse accolto la nostra richiesta, non ci saremmo ritrovati in arancione. Di questo stiamo discutendo, appunto, portando avanti una richiesta promossa anche dalle altre Regioni. Dispiace, però, che il Governo impieghi mesi per affrontare temi importanti, con una velocità che non segue il passo dell’evoluzione pandemica e dei cambiamenti in atto”.