Sant’Agnese, le cene tutti insieme, i ristoranti pieni e la città bellissima: un salto negli anni ’90

Sant’Agnese era la festa delle comitive: le cene insieme, le cariche, i ristoranti pieni. Il ricordo di Giovanna, aquilana, classe ’73.
Sant’Agnese la festa che si è persa: la cena di Sant’Agnese era una grande festa per tutte le comitive che popolavano i Portici.
Aspettavo la cena e la serata di Sant’Agnese con la mia comitiva ‘della Colonna’per le risate, per le chiacchiere sfrenate e anche per le bevute.
Non era solo una tradizione, ma divertimento puro! Parliamo di 30 anni fa… quando si usciva anche tutte le sere ‘sotto i portici’, tanto c’era sempre qualcuno! Il sabato le vasche erano indifferibili… le colonne piene di comitive e ‘se tiravi un sassolino in mezzo alla gente, non cadeva a terra, per quante persone c’erano!’
In quegli anni stupendi, forse perché ero giovane io, forse perché L’Aquila era una città meravigliosa, Sant’Agnese era una festa molto sentita, tra i più giovani così come per i più attempati. L’Aquila era una città universitaria piena di locali e di vita notturna. La sera ogni comitiva prenotava una grande tavolata e poi si procedeva all’elezione delle cariche: Presidente; Mamma dei Caxxi degli altri; Lima sorda…, Ju sellusu… Quanti ricordi straordinari!
Peccato che questa tradizione si sia persa e per le nuove generazioni di aquilani Sant’Agnese non sia più una tradizione per ‘poter stare tutti insieme a far festa!’ Da bambina, invece, Sant’Agnese era la giornata della banda e della processione in cui le sole donne portavano a spalla le statue della Santa.



