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Quirinale, prima giornata: trovare un nome condiviso e salvare il governo

24 gennaio 2022 | 10:59
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Quirinale, prima giornata: trovare un nome condiviso e salvare il governo

Quirinale, si comincia oggi: prima giornata per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Cosa dicono i politici abruzzesi?

L’eredità è di quelle importanti, perché il prossimo Presidente della Repubblica dovrà essere il successore di Sergio Mattarella e arriverà al Quirinale in una fase centrale per la ripartenza del Paese: per essere guida e Capo dello Stato nel post pandemia. Le urne apriranno alle 15,45. Dopo l’exploit di Berlusconi e il ritiro della sua candidatura, l’unica certezza, ad oggi, è la mancanza di un nome condiviso tra le forze politiche di maggioranza.

Romanzo Quirinale, si comincia con le votazioni: manca candidato condiviso

Questa mattina sono previsti altri incontri e assemblee per i partiti. Intanto, proprio dopo il ritiro di Silvio Berlusconi, il centrodestra ha annunciato una rosa di nomi di livello.

Quirinale, l’analisi dei politici d’Abruzzo

Mattarella Quirinale

Il senatore Gaetano Quagliariello di IDEA – Cambiamo ha offerto una lettura della situazione ai nostri microfoni. “Si cerca di lavorare per trovare una soluzione al quarto voto. Manca uno schieramento che abbia la possibilità di essere autosufficiente. Quindi bisognerà trovare un nome che risponda a due esigenze. La prima esigenza è che questo nome possa superare il quorum e, quindi, riesca ad ottenere i voti di entrambi gli schieramenti della maggioranza di governo, la seconda esigenza è che il profilo scelto non comporti una crisi di Governo o, comunque, un forte indebolimento della sua stabilità. Al momento, è un’equazione a due incognite”.

Il commento dell’onorevole Stefania Pezzopane, Deputata PD: “Sono giorni di grandi emozioni. Ieri sono stata alla bellissima assemblea dei Grandi Elettori ed Elettrici del Partito Democratico. Oggi pomeriggio ci sarà la prima votazione del nuovo Presidente Della Repubblica. Il segretario Enrico Letta ha tracciato la strada: elezione di una o un Presidente garante della Costituzione e patto di legislatura. Finalmente è stato sgombrato il campo dalla candidatura di Berlusconi, ma l’errore è stato grave ed inutile e, per precise responsabilità, arriviamo all’appuntamento con la storia ancora senza un nome condiviso. Aver occupato la scena con la proposta di Silvio Berlusconi, che non aveva né i numeri né le possibilità di essere eletto, è una grande responsabilità delle destre”. 

“Sono impegnata con il Pd fin dal primo istante a trovare e votare un nome condiviso, a partire dalla maggioranza che governa il paese. Necessario – conclude Stefania Pezzopane – anche un patto di legislatura per affrontare il Pnrr, la pandemia e la crisi economica e sociale. Oggi temo sarà una seduta senza esito, inevitabilmente, ma queste ore sono decisive per trovare una soluzione all’altezza del lavoro fatto da Mattarella in questi sette anni.”

Sull’elezione del nuovo Presidente della Repubblica si è espresso anche il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. “Oggi voto per la prima volta come Grande Elettore. Spero che lo spettacolo (solito) di un’elezione caratterizzata da accordi segreti, riunioni clandestine, trattative indicibili – per di più tutti appesi al ‘ruolo decisivo’ del Gruppo Misto – faccia finalmente capire che è tempo che a eleggere il Presidente della Repubblica sia tutto il popolo italiano“.

Questa la posizione del Governatore che recentemente aveva illustrato il suo pensiero in un’intervista ripresa dal Capoluogo.Spero che la prossima legislatura faccia la riforma costituzionale che serve: quella della Repubblica Presidenziale, di un Presidente eletto dal popolo, come si fa in democrazie mature, con persone che dicono apertamente che vogliono candidarsi, alla luce del sole e non con accordi di palazzo. I cittadini devono essere considerati adulti, maturi, responsabili per operare finalmente questa scelta”.

Primo voto al Quirinale anche per il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, sulla stessa lunghezza d’onda del Presidente Marsilio. “Oggi voto per la prima volta come Grande Elettore. Spero che non ci ritroveremo dinanzi al solito spettacolo fatto di trattative e accordi segreti. Il mio pensiero è molto vicino a quello del Presidente Marsilio: per questo dico che è arrivato il momento di capire che tutto il popolo italiano deve poter eleggere il suo Presidente della Repubblica. Per queste elezioni, mi spiace non poter votare Silvio Berlusconi: a questo punto spero nel profilo di Gianni Letta“. 

“Non c’è l’ambizione di eleggere già oggi il nuovo Presidente della Repubblica, in quanto c’è ancora notevole distanza dai poli – spiega l’onorevole Camillo D’Alessandro, di Italia Viva – Ad si possono fare due fotografie sulla situazione. La riunione Letta – 5 Stelle Conte e Speranza, che rappresentano una minoranza di circa 420 deputati e l’altra con Salvini-Meloni-Berlusconi e il centrodestra in generale, che rappresentano l’altra minoranza con 450 voti. Ciò vuol dire che noi, come forze centrali e moderate all’interno del Parlamento, dobbiamo metterci più politica rispetto alle parti che giocano i due poli. Cercheremo di fare da ponte per arrivare a una soluzione che sia il più possibile condivisa, in cui ‘il più possibile’ non vuol dire tutti, ma – si spera – tanti”.