Il bilancio

Abruzzo e Carabinieri Forestali contro i reati ambientali, 460 controlli: luci accese sui fiumi

Sono 460 i controlli effettuati in Abruzzo contro i reati ambientali, con 31 illeciti amministrativi rilevati. La regione tra le prime in Italia ad aver pianificato controlli relativi allo stato delle acque interne.

Sono 460 i controlli effettuati in Abruzzo contro i reati ambientali, con 31 illeciti amministrativi rilevati. La regione tra le prime in Italia ad aver pianificato controlli relativi allo stato dei fiumi, quindi della acque interne.

Si amplia la convenzione tra Regione Abruzzo e Carabinieri Forestali: una collaborazione rilanciata nel 2020 e che oggi si arricchisce di un nuovo accordo di programma per attività quali controlli nelle Cave, VIA, VINCA e rifiuti. Presentato il bilancio dell’attività relativa ai controlli svolti in Abruzzo sulle aste fluviali. Il protocollo d’intesa, nel triennio 2020-2022, prevede un controllo su 25 aste fluviali, classificate con la gradazione di scarso, pessimo e sufficiente. Ad oggi i Carabinieri Forestali ne hanno monitorate 15.

Solo nell’ultimo anno sono stati effettuati 460 controlli, prevalentemente nelle province di Teramo, Pescara e Chieti. 31 illeciti amministrativi rilevati e 12 notizie di reato, di cui 7 contro persone note. I controlli sono stati effettuati prevalentemente nelle province di Pescara, Teramo e Chieti. Numericamente parlando, sono stati svolti 110 controlli a Chieti, 140 Pescara e 190 Teramo.

Presenti alla conferenza stampa il vide presidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente, l’assessore all’Ambiente Nicola Campitelli, il Gen. Giampiero Costantini, Comandante regionale dei Carabinieri Forestali di Abruzzo e Molise e il Direttore del Dipartimento regionale Territorio e Ambiente, Pierpaolo Pescara.

Le principali criticità rilevate nell’ambito dell’azione di controllo e monitoraggio messe in campo dai Carabinieri Forestali sono state illustrate dal tenente colonnello Saverio Madeo: “L’abbandono di rifiuti, scarichi abusivi, captazioni idriche abusive, invasioni di terreni, scavi sull’argine fluviale, tagli boschivi, scarichi delle acque reflue e industriali…La nostra è un’attività prevalentemente preventiva e vorrei sottolineare anche la grossa partecipazione attiva da parte della popolazione nel denunciare i reati”, ha spiegato. “Nel nostro lavoro – ha concluso il tenente colonnello – utilizziamo strumentazioni sempre più performanti: dai droni alle fototrappole, al nostro reparto aereo. Poiché è fondamentale avere sempre una fotografia chiara del territorio. I numeri che arrivano dal bilancio dell’attività sono buoni e, inoltre, il fatto che si sia iniziata a notare la nostra presenza è un ulteriore deterrente per chi vuole inquinare a scapito degli altri”.

Il vice presidente della Regione, Emanuele Imprudente: “La convenzione parte da lontano ed è stata rigenerata nel 2020, come accordo di collaborazione a 360gradi tra regione e Carabinieri Forestali. Un patto strategic perché è diventato un elemento di supporto tecnico-specialistico, fondamentale per azioni di pianificazione e strutturazione degli interventi da fare a livello ambientale. La Regione Abruzzo vuole avere questo tipo di supporto, per programmare nuove iniziative. Per questo abbiamo deciso di implementare la convenzione. Il lavoro svolto nell’acro del 2021 ha visto, ad esempio, molti controlli e analisi sulla qualità delle acque dei nostri fiumi: test che hanno fatto emergere delle criticità, così che, a nostra volta, riusciamo a capire dove e come intervenire nella pianificazione del Piano di Tutela”. 

Il Generale Giampiero Costantini: “L’Abruzzo è una regione importante dal punto di vista ambientale, il 40% del territorio è zona Parco. Preservare e prevenire è fondamentale, è la migliore politica per il territorio regionale. Le problematiche ambientali, del resto, sono ampie: oggi ne citiamo qualcuna. Ad esempio il problema delle acque interne, una criticità a livello nazionale. La Regione, con questa convenzione, ha fatto da apripista rispetto ad altre regioni, proprio su questo aspetto. Con gli ulteriori controlli e le nuove collaborazioni che abbiamo pianificato speriamo ci possa raggiungere un controllo standardizzato, possibile anche grazie all’ausilio di nuove tecnologie, che ci consentono un più semplice monitoraggio del territorio”. 

L’intervento dell’assessore regionale alle Politiche ambientali, Nicola Campitelli: “Oggi tutti vogliamo una regione più sostenibile. È il periodo della transizione ecologica: un percorso che dovremo metabolizzare per raggiungere insieme questo obiettivo futuro. Le istituzioni devono trovare il giusto equilibrio tra le esigenze dell’uomo la tutela dell’ambiente. Quindi, un accordo del genere non solo avvicina due mondi apparentemente distinti e distanti, ma riconcilia queste realtà, aiutandoci a raggiungere quella transizione ecologica in virtù di azioni sostenibili. Si consolida inoltre la collaborazione tra la regione verde d’Europa – qual è l’Abruzzo – e l’arma dei Carabinieri forestali. Una collaborazione che si è tradotta in 650 sopralluoghi per le attività più sensibili, come quelle legate ai rifiuti. L’accordo è un grande salto in avanti”. 

Il Direttore Pierpaolo Pescara ha sottolineato: “Partire dal rilievo dello stato di fatto ed arrivare ai controlli e agli interventi dà il senso dell’accordo di collaborazione. Siamo riusciti a conoscere, in questi anni, lo stato di fatto delle acque interne, per capire quali interventi adottare. C’è una strategia che trova, in questo momento di convenzione, una sintesi metodologica, ma parte da un’idea progettuale basata su conoscenza del territorio ed esito della progettazione conseguentemente definita”. 

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