Arrampicata sportiva, atleti negativi al Covid costretti a saltare la Coppa Italia per la burocrazia

25 gennaio 2022 | 14:19
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Arrampicata sportiva, atleti negativi al Covid costretti a saltare la Coppa Italia per la burocrazia

Arrampicata sportiva, giovani atleti liberi dal covid, ma bloccati dalla burocrazia. L’allenatore Roberto Cantalini: “Maria e Stefano, per 2 mesi senza allenamento, ostaggio dei tempi della certificazione agonistica”

Arrampicata sportiva, è la terza squadra giovanile d’Italia, su 96, nel ‘boulder’, ad allenare i ragazzi c’è Roberto Cantalini che, tra i pionieri dell’arrampicata sportiva a livello nazionale, ha fondato nel 1987 all’Aquila la sua prima associazione. Ora è l’anima della ‘Gollum Climbing Academy’ che, al pari di altre realtà sportive, cerca di barcamenarsi tra quarantene e burocrazia legati al covid 19.

Arrampicata sportiva, parla l’allenatore Roberto Cantalini

Sulla pagina Facebook di Gollum ci sono le immagini di quella che è quasi una famiglia per i giovanissimi atleti, “che si allenano anche più dei calciatori professionisti”, sottolinea Cantalini. “Dietro i sorrisi della nostra foto di squadra si celano anni di sacrificio. Dietro le maschere tristi di Maria e Stefano,colpiti da covid, asintomatici e guariti – racconta – si cela tutta la demenza burocratica della ricertificazione agonistica,solo da qualche giorno migliorata, che richiedeva 30 giornidalla negativizzazione per il rientro in gara! Maria e Stefano,per due mesi senza allenamento, hanno saltato il campionatoregionale, e forse non potranno partecipare a tutta la stagioneagonistica, salteranno certo gli appuntamenti di Coppa Italia di5 e 6 marzo all’Aquila!”. 

“Complice un regolamento della Federazione arrampicata sportiva italiana (Fasi) che nulla, spero solo per ora – lamenta Cantalini- ha previsto in tali casi.Maria e Stefano, classe 2007 e 2003, qualificati nel 2021 perCoppa Italia e campionati italiani giovanili, stanno perdendo lamotivazione, con le competizioni che vengono loro negate.Basterebbe comprendere nella lista dei prequalificati gli atletiammessi per merito nella passata stagione, fermati dal covidprima delle competizioni di qualifica!”. Solo dal 12 gennaio è cambiata la norma per cui, da quando un atleta risulta negativizzato, devono trascorrere 7 giorni, invece di 30, per
poter rifare il certicato agonistico.

“Per riprendere gli allenamenti – spiega Cantalini – c’è chi ha sostenuto spese per lacertificazione urgente. Fra analisi, elettrocardiogramma condoppler, spirometria quasi 400 euro”. “Il mio auspicio – conclude Cantalini – è che la Federazione prenda provvedimentiper non penalizzare, in questa fase, gli atleti colpiti da covid e ormai guariti”.