PNRR, per il Provveditorato d’Abruzzo, Lazio e Sardegna procedure a tempi record

Procedure a tempo di record nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, Pnrr, in seno al Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna
Procedure a tempo di record nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza(Pnrr) in seno al Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna con l’avvio di un percorso virtuoso finalizzato alla velocizzazione di iter già stringenti, che porterà alla progettazione, alle gare e alla realizzazione delle opere prima della scadenza stabilita: tra i primi in Italia, l’ente ha attivato una procedura “pilota” per la realizzazione degli interventi previsti dal Pnrr per le opere programmate dal Ministero di Giustizia che si avvale dei provveditorati come soggetti attuatori.
In particolare l’organo decentrato del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili per l’Abruzzo, ilLazio e la Sardegna, d’intesa con il dicastero della Giustizia, ha processato e concluso tutte le gare di progettazione degli interventi, per circa 7 milioni di euro. Il Provveditorato si è assunto la copertura finanziaria dell’Amministrazione titolare prima dell’assegnazione dei finanziamenti del PNRR, salvo poi recuperare gli stessi dai medesimi fondi comunitari. Il percorso intrapreso ha garantito il rapido avvio di tutte le procedure che consentiranno l’appaltabilità entro qualche mese.
Il programma in questione si compone di 18 interventi per un totale di circa 190 milioni di euro che verranno appaltati tra breve, raggiungendo “l’obiettivo dell’Obbligazione Giuridicamentevincolante ben prima del 31 dicembre 2023 (milestone previstadal PNRR)”.
“La speranza è che questo esempio di buona amministrazione venga attuato ovunque, contribuendo all’effetto moltiplicare del PIL che è tra i target principali del Piano da molti definito come il Piano Marshall del XXI secolo, in sostanza si è passati dalle parole ai fatti”, emerge da fonti interne al Provveditorato guidato dall’ingegnere Vittorio Federico Rapisarda.