Magneti Marelli Sulmona, scongiurati gli esuberi: 550 tagli in altre sedi italiane

28 gennaio 2022 | 09:50
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Magneti Marelli Sulmona, scongiurati gli esuberi: 550 tagli in altre sedi italiane

Magneti Marelli Sulmona: i tagli annunciati dall’azienda non riguarderanno il sito di Sulmona. Sono 545 i dipendenti del sito in cassa integrazione.

La Magneti Marelli, azienda che produce componenti per il settore automotive, ha deciso di attuare dei tagli al personale: 550 in tutto. Una scelta che non toccherà però lo stabilimento di Sulmona, nel quale sono stati investiti circa 2 milioni e mezzo di euro per attività legate al Ducato 250.

Una buona notizia per i 650 dipendenti in forze presso lo stabilimento di Sulmona; molti attualmente sono in cassa integrazione a causa degli ammortizzatori sociali scattati il 10 gennaio. Gli ammortizzatori sociali sono scatti per 545 dipendenti su 650 totali. Di questi 58 sono quadri e 487 operai. La cassa integrazione riguarderà il periodo che va dal 10 gennaio al 5 marzo.

La proprietà, infatti, poco prima delle festività natalizie, aveva comunicato ai rappresentanti dei sindacati la necessità di far ricorso alla cassa integrazione alla luce della crisi del settore dell’automotive che sta mettendo in ginocchio migliaia di aziende, ma anche per gestire le commesse a singhiozzo che arrivano dalla Sevel di Atessa.

Come riporta Il Centro, i tagli al personale nelle altre sedi italiane, riguarderanno sia dirigenti che impiegati: per 350 si sta lavorando ad accordi di pre pensionamento e per 200 invece incentivi all’esodo.

magneti marelli

Il piano attuato dalla Magneti Marelli dovrà essere attuato entro giugno. L’azienda ha spiegato inoltre che manterrà l’impegno di salvaguardare la presenza in Italia; per questo motivo ha deciso di attuare un piano per riorganizzare la struttura aziendale, riducendo i costi fissi e ridefinendo gl organici mitigando allo stesso temo le ricadute sociali.

cassa integrazione

“Dopo l’annuncio della cassa integrazione non abbiamo avuto più nessuna notizia – aveva detto al Centro Elvira De Sanctis, segretaria provinciale Fiom-Cgil – nulla di più rispetto alle informazioni che avevamo avuto nelle scorse settimane”.