Quirinale, Quagliariello: “Assicurare un nome che salvi il Governo di unità nazionale”

QUIRINALE – Per l’elezione del Presidente della Repubblica Quagliariello apre al “terzo nome, purché si salvi l’esperienza di unità nazionale”.
“Per noi i due nomi per il Quirinale erano e restano due, Mario Draghi e Pierferdinando Casini, anche se entrambi comportano rischi politici”. Così il senatore Gaetano Quagliariello (Coraggio Italia) a IlCapoluogo.it sull’elezione del Presidente della Repubblica, che sta tenendo impegnati i grandi elettori da più giorni: “Da parte dell’opinione pubblica – sottolinea Quagliariello – queste perdite di tempo non sono ben viste, occorre chiudere al più presto“, con un obiettivo principale: “Far saltare la logica del muro contro muro, che farebbe andare in frantumi quanto di buono fatto quest’anno. Sui nomi ciascuno ha le proprie preferenze, ma è fondamentale che l’esperienza di unità nazionale esca confermata dalle elezioni per il Quirinale.
Per quanto riguarda “i rischi” relativi ai nomi già in campo, Quagliariello sottolinea: “Il nome di Draghi al Quirinale comporta il rischio della difficoltà di costituire un nuovo governo di unità nazionale, mentre Casini rischia di irrigidire i rapporti tra i partiti e l’attuale Presidente del Consiglio. Si tratta di capire quale dei due rischi la politica riesce a maneggiare meglio”.
Da qui l’apertura al “terzo nome”, comunque già inizialmente previsto dallo stesso Quagliariello: “Se serve a salvare quello che il Paese a fatto finora, non si può andare troppo per il sottile, ma bisogna chiudere presto”.
Il nome principale, però, al momento resta quello di Casini: “Sarebbe un fuor d’opera politico e culturale regalare la sua figura al centrosinistra. Dopo il ‘pareggio’ con Ciampi, nella Seconda Repubblica Casini sarebbe il Presidente più di centrodestra che la coalizione abbia avuto”.