Per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 4 febbraio, San Giuseppe da Leonessa.
Il 4 febbraio si ricorda San Giuseppe da Leonessa.
Giuseppe da Leonessa, al secolo Eufranio Desideri nacque nella cittadina laziale l’8 gennaio del 1556, figlio del mercante di lana Giovanni Desideri e di Francesca Paolini. Entrato nell’Ordine dei Francescani Cappuccini ad Assisi il 3 gennaio del 1572, il 24 settembre del 1580 venne ordinato sacerdote ad Amelia. Nel 1587 ottenne da papa Sisto V il permesso di recarsi a Costantinopoli per assistere i cristiani fatti prigionieri, ma qui, per la sua opera di evangelizzazione fu arrestato e torturato, lasciato appeso per tre giorni a un’alta trave, sotto la quale è acceso un fuoco, solo per un piede e una mano.
Scampato alla morte e ritornato in Italia San Giuseppe da Leonessa svolse il suo apostolato fra il popolo in numerosi villaggi dell’Abruzzo e dell’Umbria, facendosi promotore anche di numerose opere di assistenza. I miseri, gli abbandonati, la gente dispersa dei paesini montani, i pastori erano l’oggetto delle sue attenzioni e a loro si dedicò anche attraverso l’istituzione dei monti frumentari per combattere la piaga dell’usura, a quel tempo molto diffusa, ed assicurare loro la sussistenza.
Cinquantacinquenne, si ammalò e si ritirò nel convento di Amatrice. Gli venne diagnosticato un tumore, e si tentò di operarlo; rifiutatosi di essere legato al lettino operatorio, come anestetico tenne lungamente stretto al petto, il Crocifisso. Morì ad Amatrice nel 1612, dove fu inizialmente seppellito, fino a quando, dopo il terremoto del 1639, gli abitanti della sua cittadina natale ne trafugarono le spoglie, tuttora conservate all’interno del santuario a lui dedicato.
Papa Clemente XII lo beatificò il 22 giugno 1737 e proclamato santo il 29 giugno 1746 da papa Benedetto XIV. Gli è stato intitolato da papa Pio XII il patronato delle missioni in Turchia il 12 gennaio 1952.
Le immagini che ritraggono San Giuseppe da Leonessa lo rappresentano sospeso sul patibolo o nell’atto di predicare, con il saio tipico dell’Ordine francescano cappuccino.