L’AQUILA – Oggi finalmente si rompono gli indugi nel centrosinistra. Stefania Pezzopane scioglie la riserva e si candida alla carica di sindaco alle amministrative 2022. Anche Americo Di Benedetto annuncia: “Adesso sì che Il Passo è possibile”.
Con la candidatura di Stefania Pezzopane si rompe ufficialmente il fronte del centrosinistra. Anche Americo Di Benedetto scalda i motori: “Testa bassa e pedalare”. Si concretizza così lo spauracchio della divisione nel centrosinistra, già evidente nell’ultimo tavolo di confronto, ma ora ufficializzata da due distinte candidature. La prima mossa è giunta dalla deputata dem Stefania Pezzopane che, senza giri di parole, poco dopo le 18 ha sciolto la riserva e accettato la candidatura alla carica di sindaco alle prossime amministrative dell’Aquila per il PD e le forze rimaste al tavolo. Ancora da misurare con precisione le forze in appoggio alla deputata dem, ma – come ampiamente annunciato – sicuramente non ci saranno Americo Di Benedetto e Il Passo Possibile che come anticipato in conferenza stampa, avrebbero intrapreso una strada autonoma, se non si fosse arrivati a una “terza via” che poteva garantire un’unità in generale tanto invocata, ma poco perseguita. Così, nel momento in cui Stefania Pezzopane ufficializza la propria candidatura, tempo nemmeno una mezz’oretta e Americo Di Benedetto fa capire che nel centrosinistra è ormai tempo di “resa dei conti”: “Finalmente – scrive infatti Americo Di Benedetto – ci sarà l’occasione per fare un po’ di chiarezza sul passato, sul presente e sul futuro. Testa bassa e pedalare. L’Aquila: adesso sì che il Passo è possibile”.
“Amo L’Aquila e la voglio più forte, – aveva invece scritto in precedenza Stefania Pezzopane annunciato la sua discesa in campo – accogliente, partecipata e competitiva. In questi giorni mi avete inondata di affettuose e incoraggianti sollecitazioni a dare la mia definitiva disponibilità alla candidatura a Sindaca dell’Aquila. Io ringrazio tutte e tutti con affetto per ogni telefonata e messaggio. E vi rassicuro: Io ci sono”.
E sono in due, al momento. Da verificare ora cosa decideranno le forze politiche che hanno lasciato il tavolo della coalizione, a partire dal M5S.