La visita

Draghi a L’Aquila, “INFN eccellenza mondiale, l’Italia è orgogliosa di voi”

Il premier Draghi in visita ai Laboratori INFN del Gran Sasso: "Emozionante visitare questi Laboratori: siete un'eccellenza del Paese".

Il premier Draghi in visita ai Laboratori INFN del Gran Sasso: “Emozionante visitare questi Laboratori e osservare gli esperimenti in corso: siete un’eccellenza del Paese”.

Il Premier Mario Draghi è giunto in elicottero ad Assergi nella piazzola dell’Istituto Nazionale di Fisica del Gran Sasso. Ad accoglierlo il presidente della Regione Marsilio, il sindaco Biondi, il Commissario straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini e il ministro Messa. Draghi, prima di prendere parte alla cerimonia, in forma privata ha visitato i laboratori sotterranei dell’istituto, accompagnato dai vertici dei laboratori.

visita draghi INFN laboratori Gran Sasso

“Voglio ringraziarvi moltissimo per la calorosa accoglienza. È stata per me una grande emozione visitare i laboratori sotterranei e osservare da vicino gli esperimenti che vi rendono un punto di riferimento per la comunità scientifica mondiale“. Ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, sottolineando, rivolto ai ricercatori, “siete una delle grandi eccellenze del Paese. L’Italia è orgogliosa di voi”.
“Quest’anno ricorre il 35esimo anniversario dall’inizio delle attività dei Laboratori del Gran Sasso – prova della lungimiranza degli investimenti in centri di ricerca e infrastrutture scientifiche. La loro realizzazione, su iniziativa dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – ha aggiunto il premier – ha permesso all’Italia di affermarsi nella fisica delle particelle elementari negli anni in cui emergeva questo campo. Da allora, il Gran Sasso ha contribuito – e continua a contribuire – a molte delle scoperte più rilevanti della nostra epoca nei campi della fisica subnucleare, nucleare e astroparticellare. È un luogo capace di attrarre menti brillanti dall’estero e di valorizzare i nostri talenti”.

“La ricerca deve essere al centro della crescita dell’Italia”. Con il Pnrr “investiamo oltre 30 miliardi in istruzione e ricerca”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi. “La mia visita è servita a capire meglio quale sia il contributo che si può dare alla ricerca. Vogliamo sostenervi e agevolare il vostro lavoro, senza ingerenze, almeno nel mio caso. Creare le condizioni economiche e culturali perché possiate progettare e crescere. Facilitare le collaborazioni internazionali, di cui questi Laboratori sono un esempio virtuoso. E promuovere la cultura del merito. La ricerca scientifica è rigore, entusiasmo, visione – a servizio della collettività e delle generazioni future. Per troppi anni l’Italia non ha saputo accompagnare i suoi scienziati con la convinzione che meritano. Molti di loro sono partiti – non per scelta ma per costrizione. Troppo pochi sono arrivati a portare qui le loro competenze, la loro passione. Colmare questi ritardi richiede coraggio, determinazione, ma – come ha ricordato oggi il professor Parisi – soprattutto necessita di continuità. Tocca a noi tutti prenderci cura della scienza, come la scienza si è presa cura di noi“. 

La visita si colloca nell’ambito della Giornata mondiale delle donne nella scienza. A tal proposito, Draghi ha aggiunto: “Realizzare il pieno potenziale della ricerca vuol dire puntare su chi è stato spesso ai margini di questo mondo: le donne. Per troppo tempo le posizioni di vertice
nella ricerca scientifica sono state appannaggio degli uomini”. Sono ancora troppo poche le ragazze che scelgono studi scientifici e solo una su 5 sceglie le cosiddette materie Stem“. Si investirà “oltre 1 miliardo” per potenziarne l’insegnamento e per superare gli stereotipi di genere”. 

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Il governatore Marco Marsilio ha spiegato: “Siamo qui ad accogliere istituzionalmente il Premier, lieti ogni volta che viene a visitare i nostri territori, mi auguro che ci possa dedicare attenzione sperando di poter scambiare due parole con lui, in particolare sulla messa in sicurezza dell’acquifero del GranSasso, una situazione che non aiuta a rendere certe le scelte e il futuro”.                                                                           Marsilio ha poi spiegato che “Non aiuta nemmeno la situazione che si è creata con scienziati che si ritrovano sotto processo alla luce delle inchieste di Teramo e L’Aquila: è paradossale che da una parte ci gonfiamo il petto per i successi degli scienziati italiani, e poi il fatto che si ritrovino imputati per inquinamento e messa in pericolo della sicurezza pubblica. Tre anni fa abbiamo ottenuto il commissariamento del sistema con Gisonni e l’assegnazione di 120 milioni di euro. Ora dobbiamo accelerare, per evitare di ritrovarci nell’emergenza che abbiamo già vissuto. Evitare insomma che la regione si spezzi in due con la chiusura del traforo“, ha concluso Marsilio riferendosi alle inchieste delle procure.

“Questi laboratori sono l’effetto concreto, un investimento duraturo e fecondo come sempre accade quando si investe in scienza”. Lo ha dichiarato il Premio Nobel Giorgio Parisi nel suo intervento presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del GranSasso alla presenza del Premier Mario Draghi.
“Gli esperimenti sono stati selezionati e scelti attraverso un processo pubblico nelle commissioni scientifiche. Una valutazione comparativa fondamentale con capacità di scegliere i progetti è un fiore all’occhiello dell’Infn”, ha chiarito Parisi.

MERCOLEDÌ 16 FEBBRAIO 2022 12.45.47

Fisica Lucia Votàno,Draghi unico in Bce a parlare di ricerca
“Draghi in un discorso alla Bce è stato l’unico a parlare di ricerca di Base. I laboratori dell’Infn sono proprio questo: un laboratorio di ricerca di base, in particolare il più importante dedicato alla fisica astroparticellare”. La fisica italiana, Lucia Votàno, già direttore del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso (Lngs) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), così si è rivolta alla platea nel suo intervento alla presenza del Premier Mario Draghi.
Sono una ricercatrice, donna, nonna e vengo dal sud – ha proseguito – sono tra le poche donne a ricoprire una posizione così apicale. Ho preso la direzione del laboratorio a pochi mesi dal terremoto. Parlo di me stessa a titolo esemplificativo. Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia senza stereotipi culturali e quindi ho studiato. Ancora oggi ci sono difficoltà, come ricorda l’Unesco nel suo rapporto, le donne nella ricerca sono solo il 30% del totale. Bisogna che l’Italia sia più accogliente con i ricercatori. Bisogna fare lo sforzo di abbattere gli stereotipi culturali, migliorare la formazione dall’asilo in poi. Le donne sono un elemento debole della catena. La parità di genere nella scienza è un problema della società non delle donne. È come voler correre con una gamba sola. Mi aspetto che siano le donne a risolvere il problema della materia oscura dell’universo“, ha affermato.

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