Draghi a L’Aquila, “INFN eccellenza mondiale, l’Italia è orgogliosa di voi”

16 febbraio 2022 | 12:21
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Draghi a L’Aquila, “INFN eccellenza mondiale, l’Italia è orgogliosa di voi”

Il premier Draghi in visita ai Laboratori INFN del Gran Sasso: “Emozionante visitare questi Laboratori: siete un’eccellenza del Paese”.

Il premier Draghi in visita ai Laboratori INFN del Gran Sasso: “Emozionante visitare questi Laboratori e osservare gli esperimenti in corso: siete un’eccellenza del Paese”.

Il Premier Mario Draghi è giunto in elicottero ad Assergi nella piazzola dell’Istituto Nazionale di Fisica del Gran Sasso. Ad accoglierlo il presidente della Regione Marsilio, il sindaco Biondi, il Commissario straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini e il ministro Messa. Draghi, prima di prendere parte alla cerimonia, in forma privata ha visitato i laboratori sotterranei dell’istituto, accompagnato dai vertici deilaboratori.

visita draghi INFN laboratori Gran Sasso

“Voglio ringraziarvi moltissimo per la calorosa accoglienza. È stata per me una grande emozione visitare i laboratori sotterranei e osservare da vicino gli esperimenti che vi rendonoun punto di riferimento per la comunità scientifica mondiale“. Ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, sottolineando, rivolto ai ricercatori, “siete una delle grandi eccellenze del Paese. L’Italia è orgogliosa di voi”.
“Quest’anno ricorre il 35esimo anniversario dall’inizio delle attività dei Laboratori del Gran Sasso – prova dellalungimiranza degli investimenti in centri di ricerca einfrastrutture scientifiche. La loro realizzazione, su iniziativadell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – ha aggiunto il premier – ha permesso all’Italia di affermarsi nella fisicadelle particelle elementari negli anni in cui emergeva questocampo. Da allora, il Gran Sasso ha contribuito – e continua acontribuire – a molte delle scoperte più rilevanti della nostraepoca nei campi della fisica subnucleare, nucleare eastroparticellare. È un luogo capace di attrarre menti brillantidall’estero e di valorizzare i nostri talenti”.

“La ricerca deve essere al centro della crescita dell’Italia”. Con il Pnrr “investiamo oltre 30miliardi in istruzione e ricerca”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi. “La mia visita è servita a capire meglio quale sia ilcontributo che si può dare alla ricerca. Vogliamo sostenervi eagevolare il vostro lavoro, senza ingerenze, almeno nel miocaso. Creare le condizioni economiche e culturali perchépossiate progettare e crescere. Facilitare le collaborazioniinternazionali, di cui questi Laboratori sono un esempiovirtuoso. E promuovere la cultura del merito. La ricerca scientifica è rigore, entusiasmo, visione – a servizio della collettività e delle generazioni future. Per troppi anni l’Italia non ha saputo accompagnare i suoi scienziati con la convinzione che meritano. Molti di loro sono partiti – non per scelta ma per costrizione. Troppo pochi sono arrivati a portare qui le loro competenze, la loro passione. Colmare questi ritardi richiede coraggio, determinazione, ma – come ha ricordato oggi il professor Parisi – soprattutto necessita di continuità. Tocca a noi tutti prenderci cura dellascienza,come la scienza si è presa cura di noi“. 

La visita si colloca nell’ambito della Giornata mondiale delle donne nella scienza. A tal proposito, Draghi ha aggiunto: “Realizzare il pieno potenziale della ricerca vuol dire puntare su chi è stato spesso ai margini diquesto mondo: le donne. Per troppo tempo le posizioni di vertice
nella ricerca scientifica sono state appannaggio degli uomini”. Sono ancora troppo poche le ragazze che scelgono studi scientifici e solouna su 5 sceglie le cosiddette materie Stem“. Si investirà “oltre 1 miliardo” per potenziarne l’insegnamento e per superare gli stereotipi di genere”. 

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Il governatore Marco Marsilio ha spiegato: “Siamo qui ad accogliere istituzionalmente il Premier, lieti ogni volta che viene a visitare i nostri territori, mi auguro che ci possa dedicare attenzione sperando di poter scambiare due parole con lui, in particolare sulla messa in sicurezza dell’acquifero delGranSasso, una situazione che non aiuta a rendere certe le scelte e il futuro”.                                                                           Marsilio ha poi spiegato che “Non aiuta nemmeno la situazioneche si è creata con scienziati che si ritrovano sotto processoalla luce delle inchieste di Teramo e L’Aquila: è paradossaleche da una parte ci gonfiamo il petto per i successi degliscienziati italiani, e poi il fatto che si ritrovino imputatiper inquinamento e messa in pericolo della sicurezza pubblica.Tre anni fa abbiamo ottenuto il commissariamento del sistema conGisonnie l’assegnazione di 120 milioni di euro. Ora dobbiamoaccelerare, per evitare di ritrovarci nell’emergenza che abbiamogià vissuto. Evitare insomma che la regione si spezzi in due con la chiusura del traforo“, ha concluso Marsilio riferendosi alle inchieste delle procure.

“Questi laboratori sono l’effetto concreto, un investimento duraturo e fecondo come sempre accadequando si investe in scienza”. Lo ha dichiarato il Premio Nobel Giorgio Parisi nel suo intervento presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del GranSasso alla presenza del Premier Mario Draghi.
“Gli esperimenti sono stati selezionati e scelti attraverso un processo pubblico nelle commissioni scientifiche. Una valutazione comparativa fondamentale con capacità di scegliere i progetti è un fiore all’occhiello dell’Infn”, ha chiarito Parisi.

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Fisica Lucia Votàno,Draghi unico in Bce a parlare di ricerca
“Draghi in un discorso alla Bce è stato l’unico a parlare di ricerca di Base. I laboratoridell’Infn sono proprio questo: un laboratorio di ricerca dibase, in particolare il più importante dedicato alla fisicaastroparticellare”. La fisica italiana, Lucia Votàno, già direttore del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso (Lngs) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), così si è rivolta alla platea nel suo intervento alla presenza del Premier Mario Draghi.
Sono una ricercatrice, donna, nonna e vengo dal sud – ha proseguito – sono tra le poche donne a ricoprire una posizionecosì apicale. Ho preso la direzione del laboratorio a pochi mesidal terremoto. Parlo di me stessa a titolo esemplificativo. Hoavuto la fortuna di nascere in una famiglia senza stereotipiculturali e quindi ho studiato. Ancora oggi ci sono difficoltà,come ricorda l’Unesco nel suo rapporto, le donne nella ricercasono solo il 30% del totale. Bisogna che l’Italia sia più accogliente con i ricercatori. Bisogna fare lo sforzo di abbattere gli stereotipi culturali,migliorare la formazione dall’asilo in poi. Le donne sono un elementodebole della catena. La parità di genere nella scienza è un problemadella società non delle donne. È come voler correre con unagamba sola. Mi aspetto che siano le donne a risolvere il problemadella materia oscura dell’universo“, ha affermato.