Omicidio Barisciano, l’udienza inizia dopo due ore: l’imputato era a Viterbo

16 febbraio 2022 | 19:35
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Omicidio Barisciano, l’udienza inizia dopo due ore: l’imputato era a Viterbo

L’AQUILA – Nuova udienza con “imprevisto” per l’omicidio di Barisciano: l’imputato doveva essere presente in Aula, ma era stato portato a Viterbo per partecipare in videoconferenza.

L’AQUILA – Nuova udienza con “imprevisto” per l’omicidio di Barisciano: l’imputato doveva essere presente in Aula, ma era stato portato a Viterbo per partecipare in videoconferenza.

Oltre due ore di attesa questa mattina presso il Tribunale dell’Aquila per la nuova udienza del processo per l’omicidio di Barisciano in cui è imputato Gianmarco Paolucci, accusato di aver ucciso Paolo D’Amico. A far ritardare le operazioni un “piccolo equivoco” relativo al trasferimento dal carcere. Mentre l’imputato era atteso a L’Aquila per un ordine di comparizione direttamente in Tribunale, quindi in presenza, la Polizia penitenziaria lo ha trasferito a Viterbo per un collegamento in videoconferenza. Capito “l’equivoco”, l’imputato è stato quindi portato a L’Aquila, dove Corte d’Assise, testi e avvocati erano in paziente attesa, fino a circa le 12,20.
Quando l’imputato è arrivato in Tribunale, l’udienza è potuta iniziare con l’esame da parte del pm, la dottoressa Simonetta Ciccarelli, di un carabiniere del Reparto aquilano che ha ripercorso tutte le attività effettuate, dalle prime informative raccolte all’identificazione dell’imputato. In quei mesi, sono state 25 le persone sottoposte ad analisi del DNA.
Concluso il tempo a disposizione per l’udienza, il controesame dello stesso teste da parte della difesa, rappresentata dall’avvocato Mauro Ceci – a cui si è aggiunto l’avvocato Licia Sardo del foro di Milano al posto dell’avvocato Antonio Milo – è stato rinviato alla prossima udienza, prevista per il prossimo 23 marzo.