Due campioni italiani di Sleddog – corsa con i cani da slitta – in partenza per i mondiali di Svezia. Domitilla, husky di quasi 7 anni, al loro fianco, a suo agio tanto sulla neve quanto in uno studio televisivo, sicura dell’amore dei suoi compagni di squadra.
Non poteva partire meglio di così la nuova trasmissione del Capoluogo Nonsolocalcio (o meglio #nonsolocalcio), ideata per dare spazio e visibilità a tutti gli sport che faticano a far parlare di sè, a fronte degli sport più blasonati. Ma non ci si ferma qui: Nonsolocalcio è la trasmissione che parlerà, nel corso delle prossime settimane, di giovani e sport, di associazioni sportive sul territorio aquilano e abruzzese, delle loro difficoltà ma anche dei loro successi, di nuove declinazioni di sport già esistenti e tanto altro.
Lo sleddog è uno sport che fa capo alla Fidasc (Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia) e l’aquilano Fabrizio Filoni ne è coordinatore nazionale. Proprio durante le gare in giro per l’Italia ha conosciuto Olivia Piacentini, ferrarese di nascita ma che ha deciso di stabilirsi in Abruzzo, portando avanti la passione comune. Poi il terremoto del 2009, la casa in via XX Settembre ormai un ricordo, e il trasferimento a Barete, dove si allenano, hanno un allevamento e vivono insieme ai loro cani, husky e non. Quanti cani avete? “Non lo sappiamo”, scherzano.
Quella di Fabrizio e Olivia è una grande squadra, composta da leader come Domitilla – splendido husky che durante l’intervista sonnecchia e ogni tanto lecca la mano a Fabrizio – e dal branco.
I leader, ci spiega Fabrizio, sono quelli che corrono davanti: “Il team, fatto da due fino a quindici cani, viene condotto dal leader, cioè dal cane. Noi diamo solo le indicazioni su dove andare. Sono loro che decidono la strada da fare. Vedono tutto ancor prima di te e c’è un rapporto di estrema fiducia fra il conduttore – musher – e i cani”. Diversamente non potrebbe essere, visto che si raggiungono anche alte velocità.
Olivia Piacentini – presidente dell’associazione Asd Antartica che quest’anno compie i 30 anni di attività – gareggerà su una slitta trainata da sei cani, Fabrizio Filoni di cani ne avrà da otto in su. L’allenamento e la preparazione, come per qualsiasi atleta che ambisca ad alti risultati, è meticolosa, sia per quanto riguarda i conduttori sia gli atleti a quattro zampe. Si inizia a ottobre ad allenarsi, su terra, con un quad. Poi si prosegue sulla neve, chiaramente dove c’è: Fabrizio e Olivia sono tornati da poco dalla Germania dove si sono allenati per un weekend intero, vista la scarsità di neve nel centro Italia.
Ma l’eccellenza e i risultati si raggiungono anche grazie alla ricerca e alla collaborazione sul territorio: un esempio è l’alimentazione e l’approccio multidisciplinare nel trattamento dei cani, anche a livello medico.
“La nostra alimentazione è sicuramente meno particolareggiata della loro: dobbiamo dire innanzitutto che è uno sport in forte evoluzione.” sottoline Filoni. “Per quanto riguarda l’alimentazione, siamo riusciti a raggiungere un livello superiore rispetto ad altri anche grazie alla collaborazione con una ditta che produce prodotti barf, a crudo, dell’aquilano, e con l’Università degli Studi di Teramo. Abbiamo sviluppato un prodotto altamente energetico che utilizziamo con i nostri cani, che prima non esisteva: fatto e pensato esclusivamente per i nostri cani. Poi usiamo integratori e portiamo avanti una serie di cure specifiche tra veterinari e una professionista, in particolare, che è una veterinaria sportiva, osteopata, omeopata e chinesiologa. È un approcico multilevello. Siamo riusciti a crearci questa eccellenza e ne andiamo orgogliosi”.
L’intervista completa. Prima puntata di Nonsolocalcio: sleddog.
Nonsolocalcio torna mercoledì prossimo. Per segnalazioni potete scriverci a ilcapoluogo@gmail.com