Tribunali minori abruzzesi, c’è l’accordo per la proroga

16 febbraio 2022 | 20:25
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Tribunali minori abruzzesi, c’è l’accordo per la proroga

C’è l’accordo per la proroga, di un anno, della chiusura dei tribunali minori d’Abruzzo, ovvero Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano. Emendamento approvato alle 4 del mattino.

C’è l’accordo per la proroga, di un anno, della chiusura dei tribunali minori d’Abruzzo, ovvero Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano. Emendamento approvato alle 4 del mattino.

Alle 4 del mattino le commissioni riunite della Camera hanno approvato all’unanimità la proroga per i tribunali abruzzesi fino a tutto il 2023. “Qualcosa in meno dei 2 anni richiesti, – commenta il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio – ma molto di fronte allo spettro della soppressione definitiva che sarebbe scattata a settembre. Non potevo ricevere un regalo migliore per il mio compleanno: ringrazio tutti i parlamentari, a partire da quelli abruzzesi che hanno saputo fare squadra e raccogliere il nostro appello a portare a casa il risultato. Un ringraziamento speciale a quei parlamentari che, pur non essendo abruzzesi, hanno votato a favore, molti dei quali dopo aver anche sottoscritto e sostenuto l’emendamento da me sollecitato. L’intero parlamento, nessuna forza esclusa, ha nuovamente espresso la propria volontà. Questa vittoria adesso dobbiamo farla fruttare fino in fondo. Dobbiamo proseguire nella comune azione per arrivare a una soluzione definitiva, sapendo che non si può continuare all’infinito con proroghe che lasciano nell’incertezza, e alla lunga depauperano e logorano l’attività dei tribunali e di chi vi opera”.
Soddisfatta anche la deputata dem Stefania Pezzopane: “In questo modo e dopo tante battaglie e richieste di incontri al Governo almeno per un altro anno e mezzo i tribunali abruzzesi sono salvaguardati. Non abbiamo accettato mediazioni al ribasso che volevano la chiusura dei tribunali con parziali escamotage. Continua il nostro impegno per la salvaguardia dei tribunali in vista della riforma della geografia giudiziaria. È un grande risultato, di un grande lavoro di squadra. Abbiamo lavorato con tutte le forze di maggioranza. Uscivamo da una brutta disavventura in Senato perché analogo emendamento in Senato era stato prima approvato e poi stralciato dalla Casellati. Qui alla Camera è andata diversamente perché il Governo, che al Senato aveva espresso parere contrario, in questa sede ha espresso parere positivo. Dobbiamo proseguire su questa strada per arrivare presto ad una soluzione definitiva. Ringrazio le colleghe e i colleghi per il lavoro fatto insieme, la Ministra Cartabia per averci ascoltato e la relatrice Torto per aver assecondato la volontà della commissione”.
“Abbiamo ottenuto la possibilità di giocare i tempi supplementari, – ha commentato l’onorevole Luigi D’Eramo – ora non dobbiamo sprecarla. È vietato dormire sugli allori, va istituito subito un tavolo tecnico permanente per evitare di dover affrontare nuovamente questo tema con l’acqua alla gola”.

La notizia era trapelata ieri sera, dopo una giornata di intense interlocuzioni con il Governo e anticipata dal deputato di Italia Viva Camillo D’Alessandro.

“Sui tribunali di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto siamo riusciti a raggiungere l’accordo per la proroga della chiusura al 31 dicembre 2023. Nella nottata si voteranno gli emendamenti, e saremo vigili, fino ad allora continuaimo a lavorare tutti insieme”

” La proroga è di due anni. Ciò significa che il legislatore non esclude di estendere la proroga fino al 2024. Non si tratta solo di aver guadagnato tempo , ma di inserire finalmente il caso Abruzzo all’interno della complessiva revisione della geografia giudiziaria italiana. Ci siamo fatti ascoltare, abbiamo battuto i pugni sul tavolo, ma soprattutto abbiamo convinto grazie all’unità di lavoro con sindaci, ordini e territorio”

Di complessa interlocuzione e “accordo tra le forze di maggioranza” parla anche la parlamentare del Movimento 5 Stelle Daniela Torto.

“Salvo colpi di scena dell’ultimo momento, l’obiettivo minimo che ci eravamo prefissati è stato raggiunto, frutto di un lavoro intenso che abbiamo portato avanti nei tavoli con il Governo a cui ho partecipato in prima persona. La proroga prevede di differire di un anno la chiusura delle sedi dei tribunali
abruzzesi di Vasto, Lanciano, Sulmona e Avezzano al fine di revisionare e aggiornare il modello della geografia giudiziaria e garantire la giusta presenza di presidi. Gli uffici giudiziari vanno salvaguardati e questo è un deciso passo in avanti” conclude Torto.

Chiusura tribunali minori, non è solo questione di giustizia

La soppressione dei quattro presidi avrebbe una ricaduta pesante nell’ambito dell’attività giudiziaria, già gravata da ritardi e criticità che pesano sulle strutture giudiziarie principali, le quali si ritroverebbero oberate dal lavoro finora svolto nei cosiddetti Tribunali minori. E il commercio? Già, alle attività commerciali qualcuno ha pensato? E allora, anche in questo caso, torna ad essere una questione di giustizia, o meglio ‘di ingiustizia’: perché quello creato e nutrito dai fori di giustizia è un indotto commerciale importante, che verrebbe – a sua volta – a mancare. E a farne le spese saranno quelle attività già flagellate dalla crisi Covid e dai rincari che si stanno abbattendo sul Paese.

tribunali minori sulmona

“Si spera in una nuova proroga, perché chiudere i nostri tribunali sarebbe una grande ingiustizia”, ha dichiarato poche ore fa alla nostra redazione il presidente Confcommercio regionale e della provincia dell’Aquila, Roberto Donatelli. “I nostri territori perderebbero un servizio fondamentale in un momento che ci vede già impegnati a contrastare una crisi profonda, dopo la pandemia. La ricaduta sulle attività commerciali, quindi, sarebbe pesantissima. Siamo molto preoccupati, soprattutto alla luce delle difficoltà di oggigiorno, con bollette alle stelle. Guardando, nello specifico, alla provincia dell’Aquila, Avezzano rischia di diventare una città dormitorio. Gli imprenditori sono inevitabilmente preoccupati. La crisi farà già chiudere molte imprese, con la possibile chiusura del Tribunale il rischio disastro per il commercio è doppio“. 

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“Noi, come Confesercenti, abbiamo partecipato ad una manifestazione di protesta, accompagnando avvocati, giudici ed altre figure che gravitano intorno al Tribunale. Con dispiacere, però, mi trovo a sottolineare come non ci sia stata una grossa partecipazione, soprattutto da parte dei cittadini, di imprese e attività del posto. Credo che questa sia una battaglia del territorio e, in quanto tale, deve vederci uniti e coesi per difendere un servizio di tutti. Sicuramente un’eventuale chiusura porterebbe ricadute e nuove problematiche a danno delle attività commerciali cittadine. I bar limitrofi lavorano anche grazie al Tribunale, ma tante altre attività commerciali traggono beneficio dalla presenza del Foro di giustizia”, spiega alla nostra redazione il Presidente ConfesercentiFiliberto Figliolini.“Questo particolare momento storico ad Avezzano vede il sindaco sospeso e quindi un peso istituzionale che viene a mancare. Per portare avanti questa battaglia e sperare di raggiungere risultati positivi c’è bisogno di una maggiore partecipazione alla battaglia, proprio da parte delle istituzioni locali”, conclude Figliolini.

E Sulmona? “Viviamo una crisi da almeno 30 anni”, sottolinea Claudio Mariotti, presidente Ascom Fidi e Servizi.“Anche nei momenti di benessere nazionale, Sulmona registrava parametri di vendita più bassi rispetto a quelli italiani: poi, qui nell’entroterra non si può non evidenziare come la crisi sia praticamente storica. La città vede, in questi anni, un progressivo invecchiamento della popolazione: la popolazione anziana non può avere le necessità dei giovani, che sono la vera linfa del commercio locale. La paventata chiusura del Tribunale rischierebbe di essere il colpo di grazia. I territori vengono, a mano a mano, esfoliati di servizi e così si va incontro al decadimento, inutile girarci intorno. La politica dovrebbe farsi sentire e cercare la strategia per un necessario cambio di marcia”.   “L’Ascom Fidi di Sulmona – continua Mariotti – fino a qualche anno fa, concedeva finanziamenti importanti a chi volesse aprire un’attività. Nel 2021 abbiamo trattato 4 finanziamenti, non uno in più e, sinceramente, se qualcuno venisse a dirmi di voler aprire un’attività sarei il primo a sconsigliarlo in maniera ferma. Se si vuole migliorare la propria situazione, con la strada del commercio ci si va a misurare con una situazione indubbiamente complicatissima e assolutamente negativa. Sulmona, con la chiusura del Tribunale, regredirebbe al livello di paese: non sarebbe più una città.Ci toglieranno il Tribunale, poi? Perderemmo di sicuro anche il Commissariato e così, via via, altri servizi. A questo punto non si può non comprendere perché i nostri ragazzi scelgano di andare via. È una situazione estremamente triste”. 

Non sorride neanche Teramo

Lo scorso 25 gennaio, anche alla luce della relazione del presidente della Corte di Appello dell’Aquila sull’amministrazione della giustizia nel distretto, il consiglio dell’ordine di avvocati di Teramo ha proclamato lo stato di agitazione. Una decisione assunta, come ha rilevato l’ordine, da tutta una serie di criticità che da tempo affliggono il tribunale di Teramo, quali la cronica carenza di organico, un carico di lavoro individuale di ciascun magistrato superiore del 17% rispetto alla media distrettuale e strutture non adeguate, rispetto le quali gli avvocati chiedono risposte immediate. Una richiesta fatta propria dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto,che si è impegnato a promuovere un incontro con tutti i livelli istituzionali a difesa di un presidio fondamentale per la comunità teramana. “Quella promossa dall’avvocatura è una battaglia che non può e non deve appartenere a una singola categoria – dichiara il primo cittadino – ma che deve chiamare a raccolta tutte le istituzioni in quanto le criticità rilevate da chi vive ogni giorno il Tribunale si ripercuotono sulla richiesta di giustizia di cittadini e tessuto economico-produttivo, producendo un elevato carico di arretrati e un allungamento dei tempi di definizione dei vari procedimenti. Per questo come amministrazione siamo al loro fianco e continueremo ad aderire a tutte le iniziative messe in campo a sostegno dell’intera comunità giudiziaria”.