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Bollette da paura, ma c’è luce in fondo al tunnel

Bollette, l’impennata che sta preoccupando milioni di italiani. Per l’esperto di tratta di una fase transitoria. “Il picco è già passato”.

Il caro bollette tiene banco nelle chiacchiere di tutti in questi giorni. I rincari di questo primo bimestre del 2022 rappresentano un pensiero per migliaia di famiglie italiane e non solo. Parliamo del 55% in più nel caso della luce nel e del 41,8% per il gas. Tutto questo si sta traducendo in un aggravio di spesa media per le famiglie di circa 334 euro in più per l’elettricità, e 610 euro per il gas.

Un’impennata dei prezzi delle bollette che per alcuni esperti non deve spaventare, perchè non sarà così per sempre, anche se si prospetta molto difficile un ritorno a uno ‘status quo ante’. IlCapoluogo, per fare chiarezza e soprattutto per generare anche quel pizzico di speranza, ha voluto ascoltare la voce di un esperto, Enrico Pistilli, aquilano, consulente per l’energia elettrica e il gas. Si tratta a tutti gli effetti di una criticità che rischia di bloccare irrimediabilmente l’ economia: con questi costi le famiglie non hanno più margini per effettuare altri acquisti.

“Siamo di fronte a un’impennata delle bollette che ha una chiara matrice speculativa, ma la luce in fondo al tunnel c’è: i prezzi delle materie prime stanno già scendendo, seppur molto lentamente”. Per l’esperto, attualmente siamo in una situazione simile a quella del 2014 quando il petrolio andò oltre i 100 dollari.

Per quanto riguarda la luce e il gas c’è stata una forte impennata sul prezzo delle materie prime da settembre e gennaio: “Siamo passati per l’energia da 0,16 euro/ kw (il costo vivo della materia prima a settembre) con il picco di dicembre/gennaio di 0,327 euro (praticamente il doppio)”. 

Situazione analoga per il gas, “a settembre il gas stava a 0,47 euro a metro cubo. A gennaio il picco è stato di 1,20, ovviamente parliamo sempre di costo della materia prima al quale vanno aggiunti oneri di sistema, trasporti e tasse”.

L’Italia è il Paese più penalizzato perché il 42% del consumo totale di energia è prodotto con il gas, contro il 28% del Regno Unito, il 26% della Germania (che usa molto carbone), il 23% della Spagna (che si affida di più al petrolio) e il 17% della Francia (che conta sul nucleare). Siamo indietro anche sulle rinnovabili (sole e vento), che da noi rappresentano l’11% del consumo energetico totale: meglio dell’8% in Francia, ma peggio del 18% della Germania, del 17% del Regno Unito e del 15% della Spagna.

Ci sono le condizioni per rateizzare le bollette della luce, ma è solo spostare il problema, dato che nel giro di poche settimane arriveranno le altre, creando in tante famiglie un circuito “chiuso”, una situazione “debitoria” difficile da sostenere nel lungo periodo. “La rateizzazione non risolve il problema, ma lo sposta, significa avere rate su rate per almeno 10 mesi se non di più, gravando così ulteriormente su famiglie, aziende e imprese”.

Perchè è vero che milioni di famiglie hanno fatto letteralmente i conti con bollette della luce da 400/600 euro e 800/1000 euro di gas, ma la vera tragedia riguarda tantissimi settori: imprese, negozi, attività come parrucchieri e estetiste, bar e ristoranti. E se in un territorio dalla grossa vocazione rurale come l’Abruzzo interno aquilano chi può si è attrezzato “come una volta”, rimettendo in funziona camini, stufe a legna e pelle, chi si trova in serie difficoltà è la categoria dei ristoratori, dei parrucchieri e delle estetiste che fino a un anno fa era alle prese con le chiusure e le spese comunque costanti e quotidiane e oggi, che si cerca di andare avanti per tornare alla normalità, ci sono le ultime bollette presentate come una vera e propria “mazzata”.

bollette gas e luce

È il caso ad esempio di un imprenditore aquilano nel campo della ristorazione, sentito dal Capoluogo, che ha raccontato, disperato, di dover far fronte in questi giorni al pagamento di una bolletta di luce e gas di oltre 4 mila euro. La sua è una piccola attività che nello stesso periodo del 2020 consumava esattamente la metà (non si può fare il paragone con lo stesso periodo del 2021 perchè le attività ristorative erano ancora alle prese con le chiusure conseguenti il lockdown).

Bollette, dopo la luce la botta del gas: 41,8% in più

In ogni caso la situazione difficile secondo quanto spiega l’esperto sarà solo transitoria. “In base alle mie competenze posso dire che il picco è stato raggiunto a gennaio e non dobbiamo dimenticare che si tratta anche di una conseguenza (soprattutto per quanto riguarda il gas) del panorama politico internazionale, delle tensioni tra Russa e Ucraina. Con l’allentamento della situazione in Russia, già ieri alla notizia del ritiro delle truppe il petrolio è sceso del 3 per cento”.

“A febbraio, in base a quelle che sono le medie di queste prime 3 settimane, i picco sta scendendo del 2/3 per cento, lentamente, ma scende”.

Nelle prossime bollette del gas e della luce quindi ci saranno sorprese?

“Se parliamo di gennaio e febbraio purtroppo si (in virtù del picco di gennaio). Non torneranno mai come prima, ma ci sarà sicuramente un assestamento. Non dobbiamo dimenticare che tutto questo è anche figlio della pandemia, sono stati 2 anni terribili ed è vero che i consumi adesso sono ripresi, ma siamo ben lontani dalla situazione internazionale di marzo 2020. In quel periodo, l’elettricità stava a 0,10, giusto per fare un esempio”.

assergi

“Mi sento di consigliare, per quelle che sono le mie esperienze di non fissare adesso un contratto, rivolgetevi sempre ad esperti qualificati del settore, studiando le soluzioni migliori. In ogni caso aspettiamo maggio e giugno per vedere l’andamento”.

Caro bollette, le 10 cose da sapere per tagliare la bolletta di luce e gas

(Fonte Il Sole 24 ore)

L’uso combinato di forno a microonde e cucina tradizionale consente di ridurre tempi di cottura e quindi uso di gas. Riducendo di un grado la temperatura in casa si risparmia circa l’8% della spesa in bolletta

Un vademecum poco teorico e molto pratico per attenuare, per quanto possibile, l’impatto del caro energia sul budget familiare. Da un maggior utilizzo di lampadine al led, che hanno bassi consumi, durano molto e sono quelle che consumano meno di tutte (spesa annua media di 2 euro per 1000 ore) all’uso combinato di forno a microonde e cucina tradizionale, così da consentire di ridurre tempi di cottura e quindi uso di gas.

La corsa dell’inflazione

Sono alcune delle “dritte” che l’associazione dei consumatori Altroconsumo dà a consumatori e famiglie in questa fase in cui, secondo le stime preliminari dell’Istat, a gennaio 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dell’1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua (da +3,9% del mese precedente). E il caro energia è uno dei fattori alla base della corsa dell’inflazione.L ‘ulteriore e marcata accelerazione dell’inflazione su base tendenziale, infatti, è dovuta prevalentemente ai prezzi dei beni energetici (la cui crescita passa da +29,1% di dicembre a +38,6%), in particolare a quelli della componente regolamentata (da +41,9% a +93,5%), e in misura minore ai prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +22,0% a +23,1%). E nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana di gennaio è lo stesso ente statistico a mettere in evidenza che le aspettative sull’andamento dei prezzi nei prossimi mesi sono al rialzo.
Ecco pertanto dieci accorgimenti quotidiani che potrebbero aiutare a risparmiare qualcosina.

La cottura del cibo: meno forno, più microonde

Il primo passo per risparmiare sulla bolletta della luce è utilizzare gli elettrodomestici nel modo corretto. Per capire quale questo modo sia, basta tenere a mente qualche considerazione. Partiamo dal forno: consuma molto (quello a gas un po’ meno), ma se si riesce a fare una cottura combinata con fornelli o microonde si può risparmiare su tempi e bolletta, in alternativa si può valutare di acquistare un modello combinato. È opportuno evitare i modelli più grossi, di larghezza 90, perché per scaldarli si usa il 150% di energia in più rispetto al modello da 60 cm. Non va messo accanto al frigo e occorre pulirlo periodicamente (non serve acquistarne uno pirolitico che si autopulisce perché è costoso ed energivoro).

Il lavaggio dei piatti: usare la lavastoviglie a pieno carico

La lavastoviglie va usata a pieno carico utilizzando il lavaggio eco anche se è più lungo. Se si ha fretta, si può utilizzare un programma normale, ma con temperature più basse e se il programma lo permette si può escludere l’asciugatura che è una fase estremamente energivora.

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