Decoro urbano e memoria

Paganica, solo 5 bacheche per i necrologi: “Dare rispetto alla memoria dei defunti”

Paganica, solo 5 bacheche per gli annunci funebri e alcuni di queste in luoghi poco abitati per via della ricostruzione. Raffaele Alloggia: "Dare priorità al rispetto della memoria dei defunti".

Paganica, solo 5 bacheche per gli annunci funebri e alcuni di queste in luoghi poco abitati per via della ricostruzione in corso. “Dare priorità al rispetto della memoria dei defunti”. Il contributo di Raffaele Alloggia.

Da alcuni mesi a Paganica sono stati installati/ripristinati alcuni pannelli metallici esclusivamente per l’affissione degli annunci funebri. È pur vero che da troppo tempo gli annunci necrologici venivano messi nei punti più disparati: dai pali della luce alle cabine della telefonia ai muri e muretti vari, senza tener conto minimamente del decoro del paese. Gli operatori del settore, però, non li avevano messi a caso in quei luoghi, bensì erano luoghi in cui tutti gli abitanti, dell’esteso paese, in un modo o nell’altro, li incrociavano e venivano a conoscenza di quella che è una “priorità” del rispetto della memoria dei defunti. Oggi, invece, sono a disposizione per questo servizio, soltanto cinque pannelli: di cui due in luoghi ancora poco abitati a causa della ricostruzione in corso, due posizionati lungo la strada nazionale, molto pericolosi per chi con l’auto si ferma a leggere e uno nel piazzale del cimitero.

Se a questa situazione, aggiungiamo il fatto che Paganica dal terremoto ad oggi non ha una Chiesa in muratura agibile, è accaduto che in questo periodo, dei concittadini passati a miglior vita, la gran parte della popolazione non ne è venuta a conoscenza, o magari lo ha saputo ma soltanto dopo le esequie. Prima del terremoto, le due Congreghe esistenti al paese, (la Concezione e S. Maria degli Angeli) venivano informate dagli operatori funebri del defunto e suonavano le campane a “morto”, così partiva immediatamente un vero e proprio tam-tam tra la gente per sapere chi fosse il morto.                                                                                                                                                                                                                Nella nostra cultura, con orgoglio, resiste ancora quel senso civico di appartenenza alla comunità: i rintocchi delle campane non sono stati mai solo atti a richiamare i fedeli alla Chiesa, ma scandiscono il tempo della vita e della morte delle persone. «Per noi è una tradizione che viene da lontano, sapere chi ci ha lasciati».

In questo contesto, la pandemia – che ormai da due anni ci induce ad uscire il meno possibile – certamente non c’è stata d’aiuto. È indispensabile che altri pannelli dedicati a questo servizio vengano pianificati dall’Ente Comunale preposto, in sintonia con gli operatori funebri e ben distribuiti nel territorio dell’abitato di Paganica.

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