Cultura

Tutti i Santi giorni, 6 marzo: la Beata Rosa

Per la rubrica "Tutti i Santi giorni" del 6 marzo, la Beata Rosa da Viterbo.

Per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 6 marzo, la Beata Rosa da Viterbo.

Il 6 marzo si commemora la Beata Rosa da Viterbo. Rosa da Viterbo nacque nella città laziale il 9 luglio del 1233, da Giovanni e Caterina forse agricoltori nella contrada di Santa Maria in Poggio. Di salute cagionevole, fu respinta dalle Monache di Santa Chiara proprio per le sue condizioni precarie, ma, miracolosamente guarita, poté entrare nel Terz’Ordine francescano. Fu una strenua sostenitrice del pontificato nelle lotte tra guelfi e ghibellini e predicò alacremente contro i catari, aizzati da Federico II contro il Papa. Intanto la città si schiera con il sovrano, che viene riconosciuto nel 1247; Santa Rosa venne esiliata con la sua famiglia per ordine del podestà e trovò rifugio prima a Soriano nel Cimino, poi a Vitorchiano. Dopo la morte di Federico II, di cui ebbe premonizione, fece ritorno in città, ma l’anno successivo, il 1251, Rosa morì all’età di soli 18 anni.
Per volere di papa Alessandro IV il 4 settembre del 1248 il corpo – sepolto senza bara nella nuda terra ma rinvenuto miracolosamente incorrotto – fu riesumato dal cimitero della chiesa di Santa Maria in Poggio e trasportato nella chiesa di San Damiano, oggi Santuario di Santa Rosa. Da allora, la traslazione viene ricordata con il trasporto della cosiddetta “macchina di Santa Rosa”. La sera precedente il giorno di festa, al grido «Evviva Santa Rosa» viene portata in processione per le vie della città, sulle spalle di cento portatori denominati i “Facchini di Santa Rosa”, la Macchina, un campanile illuminato la cui foggia viene rinnovata ogni 5 anni, che ha un’altezza di 28 metri e peso di circa 50 quintali, sulla cui cima è issata la statua della Santa. La festa rientra nella Rete delle grandi macchine a spalla italiane e dal 2013 è stata inserita nel Patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’UNESCO.

Il processo di canonizzazione iniziò l’anno stesso della morte e fu poi ripreso sotto papa Callisto III nel 1457 ma mai portato a termine; tuttavia, il nome di Rosa è già elencato tra i santi nell’edizione 1583 del Martirologio romano. Nel 1922 Benedetto XV ha proclamato Rosa patrona della Gioventù Femminile di Azione Cattolica.
L’iconografia tradizionale raffigura Santa Rosa come una giovane fanciulla, con gli abiti del Terz’Ordine francescano, con una corona di rose sul capo.

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