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Capestrano, il sindaco Antonio D’Alfonso: “Abbiamo le carte in regola per essere borgo pilota d’Abruzzo”

Capestrano candidato Borgo Pilota d'Abruzzo per il Bando PNRR del Ministero della Cultura. Il sindaco D'Alfonso: "Abbiamo tutte le caratteristiche per ottenere il riconoscimento".

Capestrano candidato Borgo Pilota d’Abruzzo per il Bando PNRR del Ministero della Cultura, con il sostegno dell’Associazione Tratturo Magno 4.0. Antonio D’Alfonso, sindaco di Capestrano, ospite di Grandangolo: “Abbiamo tutte le caratteristiche per ottenere il riconoscimento, parlano la nostra storia, le nostre ricchezze naturalistiche e le realtà produttive che continuano a sceglierci”.

Capestrano, a metà strada tra L’Aquila e Pescara, nella parte centrale della Valle del Tirino, punta al rilancio. Un borgo che nasce dall’incastellamento intorno all’anno Mille e che, oggi, rappresenta un’eccezionalità nel suo genere: poiché insistono nel suo territorio molti siti di interesse archeologico, architettonico, naturalistico e perché sono diverse le produzioni agroalimentari presenti proprio a Capestrano. Spicca, in particolare, la produzione di Montepulciano. Una ricchezza, quella di Capestrano, che potrà essere messa in vetrina grazie al progetto di “Borgo Pilota”, di cui vi abbiamo spiegato i dettagli qui.
Il sindaco D’Alfonso, ai microfoni del Direttore David Filieri, ha spiegato: “Riteniamo questo progetto importante e ho voluto partecipare personalmente poiché ritengo che il nostro paese abbia caratteristiche storiche di rilievo: sia come borgo medievale, sia in merito alla provenienza dei popoli italici, faccio riferimento a quello vestino. Non solo, perché vantiamo anche una rilevante storia religiosa, quella di San Giovanni da Capestrano, appunto, patrono universale dei cappellani militari. In ricordo del santo oggi ospitiamo un Centro Studi nel nostro comune. Inoltre, siamo gemellati con la città di Buda, con cui sono attivi una sinergia e uno studio approfondito sulla figura di San Giovanni da Capestrano nel contesto europeo“. 

Una vivacità storica e, allo stesso tempo, contemporanea allora per il borgo di Capestrano, che proverà a puntare proprio sulla sua ricchezza storico-culturale nell’ambito del progetto per Borgo Pilota, rientrante nel Bando PNRR del Ministero della Cultura, rigenerazione culturale sociale ed economica. “A livello imprenditoriale, non possiamo non sottolineare come siano diversi gli investitori e le aziende che, in questi anni, stanno scegliendo il nostro territorio. Il nostro, ci tengo a sottolinearlo, è un paese dalla storia antica e ricca: il borgo presenta diversi eleganti Palazzi gentilizi che appartenevano alle famiglie medicee e che si trovanoall’interno delle mura del Centro Storico. Questi Palazzi non sono altro che il simbolo di un’epoca florida per Capestrano: che faceva registrare un Pil importante rispetto all’intero territorio che lo circondava. Ed ora – aggiunge il primo cittadino – è arrivato il momento giusto per valorizzare le nostre realtà. Noi abbiamo presentato questo progetto soprattutto grazie all’aiuto e alla collaborazione dell’Associazione Il Tratturo Magno 4.0. Speriamo di poter illustrare presto i dettagli del progetto, se ci sarà assegnato un riconoscimento che meritiamo”

In cosa consiste il progetto Borgo Pilota?

Capestrano, I due guerrieri: un re e un santo

Con il sostegno dell’Associazione Tratturo Magno 4.0, presieduta da Danilo Taddei, è stata presentata la candidatura di Capestrano nell’ambito del bando M.1.C.3. del PNRR, lanciato dal Ministero della Cultura “Attrattività dei Borghi – Linea di azione A – Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati. La Regione, a sua volta, ha tempo fino al 15 marzo p.v. per decidere quale borgo candidare al MIC come “progetto pilota” abruzzese.
Il bando, che prevede l’investimento di 20 milioni di euro ad un “borgo pilota” per ciascuna regione italiana, è stato pensato per rivitalizzare quei paesini ad alto valore culturale, storico e naturalistico che abbiano visto un significativo spopolamento ed un depauperamento costante e progressivo.

Il bando per il borgo pilota era stato veicolato dalla Regione Abruzzo, con requisiti di ammissibilità a valutazione piuttosto stringenti. In particolare, la Regione ha ritenuto di candidare un comune delle aree interne dell’Abruzzo, localizzato in area protetta ad elevato valore paesaggistico lungo un “itinerario” o “cammino” riconosciuto, in cui sia presente un sito UNESCO o che ne faccia parte, in cui ci sia almeno un attrattore culturale/turistico quale un museo, un parco archeologico, un cammino o ciclabile, un festival, ricettore di altre misure del PNRR quali finanziamento per interventi di natura strutturale, infrastrutturale, digitale, e altri. Capestrano, quindi risulta il borgo ideale alla candidatura della Regione Abruzzo.

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