L’Aquila 1927, Lo Re: “Atteggiamento sbagliato, ora lavoriamo per recuperare”

Mister Sergio Lo Re ai microfoni de IlCapoluogo.it nel post Isernia-L’Aquila: “Approccio e atteggiamento sbagliati, ma il risultato ci permette di lasciare la questione aperta e ci dà margini di recupero”.
Il tecnico rossoblù Sergio Lo Re torna a parlare, ai microfoni de IlCapoluogo.it, del match di andata di Coppa Italia contro l’Isernia, perso da L’Aquila 1927 per 1-0. Un risultato che, naturalmente, non soddisfa, ma che può lasciare uno spiraglio per il ritorno.
“Tutto l’accaduto è stato conseguenza di un approccio e di un atteggiamento sbagliati, che non erano quelli preventivati. Noi siamo andati con l’intenzione di vincere, ma chi ha questa intenzione attacca, non subisce. Noi abbiamo avuto apparizioni sporadiche, ma non abbiamo mai impensierito il portiere avversario. A onor del vero, c’è da dire che Bozzi non ha fatto grandi parate, ma ciò che è stato sbagliato, da parte nostra, l’ho visto a livello di atteggiamento e di dominanza della metà campo avversaria. Non fa parte della mia cultura, calcistica e non, prendere scusanti come quella del terreno di gioco.”
“Non dobbiamo pensare, comunque – ha proseguito il tecnico – che la questione Coppa sia chiusa. La partita è andata come è andata: non come ci aspettavamo, ma siamo speranzosi del fatto che possa essere ribaltata. Il risultato è stato di 1-0, dobbiamo lavorare per recuperarlo. È un risultato che ci permette di lasciare la questione aperta e che ci dà margini di recupero. È sempre d’obbligo vedere il bicchiere mezzo pieno.”
A questo punto, sono necessarie alcune riflessioni legate alle scelte del tecnico nel match di ieri: al di là dei due infortunati non convocati, Colombatti e Saurino, non erano a disposizione di mister Lo Re altri tre giocatori, Romanucci, Brunetti e Mantini. Eppure, i tre erano in panchina contro l’Isernia, e ne costituivano la metà. Automaticamente, questo vuol dire che le scelte per cambiare il match non erano poi così tante come si possa pensare, soprattutto per una squadra come L’Aquila che, almeno sulla carta, dovrebbe forse vantare un ventaglio di scelte più ampio. A partita in corso, le uniche due mosse possibili sono state Di Norcia e Carbonelli, per rilevare D’Ercole e Massetti. Quali potevano essere le eventuali alternative per l’attacco? E perché Lo Re ha inserito, ad inizio secondo tempo, Di Norcia? Scelta obbligata o mossa per contenere un risultato che, altrimenti, avrebbe potuto essere ben peggiore? La riflessione, arrivati a questo momento, è d’obbligo. E, forse, avrebbe dovuto esserlo anche prima.
[Foto: diretta L’Aquila 1927]