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Ah che bell’o caffè: la storia del bar che vende il caffè a 30 cent

12 marzo 2022 | 09:49
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Ah che bell’o caffè: la storia del bar che vende il caffè a 30 cent

Sogno o son desto? Un caffè a soli 30 cent…Come è possibile? Claudio Calvisi ci porta di nuovo in Sicilia per scoprire i segreti del bar della signora Perrone.

Un caffè emozionante, quello che Claudio Calvisi ha preso insieme alla signora Maria che gestisce da sempre il bar pasticceria Perrone ad Alia, nella calda Sicilia, dove da 60 anni vendono il caffè in tazzina più economico d’Italia. Non solo caffè, Claudio ha assaggiato anche i dolci tipici della Sicilia, da sempre iconici e identitari di una terra tutta da scoprire e si è immerso in una lunga chiacchierata fatta di ricordi, di momenti vissuti nei paesi, un po’ come avviene e avveniva nei nostri borghi abruzzesi.

Caffè a pochi centesimi? In Sicilia si può

Claudio Calvisi è il proprietario del seguitissimo canale YouTube dell’omonimo brand aquilano 99 Caffè di Dolci Aveja. Appassionato da sempre, su sul canale racconta le tante sfaccettature sul mondo del caffè che ama, segue e studia da più di 10 anni. Dopo aver scoperto con lui perché il caffè in grani quando troppo economico rovina il gusto della nostra bevanda preferita, dopo aver imparato da Claudio quale acqua scegliere per la nostra macchinetta, oggi per la rubrica ‘Ah che bell ‘o caffè‘ torniamo con lui in Sicilia, in questo piccolo bar che profuma di tradizione e ricordi e dove è possibile gustare un buon caffè a soli 30 centesimi.

Andiamo a scoprire qualche segreto dietro la lunga tradizione della famiglia Perrone.

“Facciamo tutto noi da sempre, seguendo le tradizioni di una volta, semplici – spiega la signora Maria a Claudio Calvisi – il nostro è un paese semplice fatto di gente perbene e deliziosa. Il bar di famiglia è diventato nel tempo un punto di incontro, un luogo dove praticare anche sana socialità. Sono felice quando mi chiamano o passano anche solo per un saluto”.

caffè Calvisi

Perchè il caffè di Maria costa così poco? “Sono delle scelte, mio suocero ha iniziato 60 anni fa vendendo il caffè in tazzina a 50 lire e questa tradizione l’abbiamo sempre mantenuta anche adesso che lui non c’è più. Dopo 2 anni di Covid e chiusure purtroppo abbiamo risentito come tutti delle difficoltà conseguenti, dietro un caffè c’è un lavoro e ci sono spese costanti e quotidiane, quindi abbiamo deciso di aumentare di 10 centesimi passando così da 20 a 30. Qualcuno si è lamentato, ma non potevamo fare diversamente”.

Volete immergevi nell”atmosfera tipica dei bar di paese strutturati come un tempo, che anche nel nostro Abruzzo ancora oggi sono il fulcro delle comunità? E volete scoprire come può la signora Maria mantenere qualità alta a costi così bassi? Andiamo a vederlo insieme nel video seguente: