È passato un anno dalla tragedia che il 13 marzo 2021 coinvolse 2 operai della ricostruzione morti a San Pio delle Camere mentre stavano lavorando nel cantiere di un edificio lesionato dal sisma del 2009. Dzevdet Uzeiri, 61 enne macedone, ma da anni in Italia e residente a Castelnuovo e Cristian Susanu, 42 anni, originario della Romania e residente a Roio: questi i nomi dei due operai che hanno perso la vita nel crollo.
Insieme a loro c’erano altre 3 persone che riuscirono fortunatamente a scappare. Tutti erano impegnati nel risanamento di un vecchio edificio nel centro storico del piccolo borgo di San Pio delle Camere, gravemente lesionato dal sisma del 2009. Lo stavamo mettendo in sicurezza quando, improvvisamente, il solaio, un muro perimetrale e parte del tetto, sono crollati mentre era in corso la demolizione di una porzione che non prevedeva l’utilizzo della gru. Si ipotizzò che Susanu e Uzeiri fossero stati trascinati nel crollo dai detriti e dalle macerie nella parte più bassa dove si trova una sorta di grotta.
I soccorsi, seppur tempestivi, furono molto difficili. I Vigili del Fuoco lavorarono ore sotto le macerie prima di riuscire ad estrarre i corpi due due, con il rischio costante di crolli del resto di fabbricato. Il dispositivo di soccorso era formato da oltre quaranta uomini pervenuti dalla sede centrale di L’Aquila e dalle sedi di Sulmona, Popoli, Chieti, è tempestivamente intervenuto con i nuclei speciali dei GOS (Gruppi Operativi Speciali Movimento Terra) e USAR (Urban Search And Rescue), questi ultimi giunti dalla regione Lazio, personale formato per il soccorso in macerie.
Tutti gli operai erano dipendenti dell’impresa Habita srl il cui titolare, Marcello Alosio, indagato insieme al presidente del consorzio, Giuseppe Silvestri, al responsabile della sicurezza Andrea Amico e al direttore dei lavori, Alessandro Bartocci, è molto conosciuto e stimato non solo a San Pio delle Camere, ma in tutto l’hinterland aquilano. L’ipotesi di accusa per tutti è di duplice omicidio colposo.
Crollo San Pio delle Camere, la ricostruzione della tragedia
L’impresa è difesa dagli avcocati Roberto Madama e Rodolfo Ludovici, gli altri avvocati sono Carlo Peretti e Pierluigi Pezzopane, tutti del foro dell’Aquila. Per quanto riguarda le indagini attualmente si attende la nomina di un perito tecnico da parte del gip. Era stato già avviato un primo accertamento tecnico con un consulente della procura, successivamente il pm Marco Maria Cellini ha scelto di procedere con l’incidente probatorio. Si attende quindi che venga designato il nuovo tecnico che dovrà accertare le cause effettive del crollo.
Dalle risultanze dell’autopsia effettuata due giorni dopo la tragedia dall’anatomopatologo Giuseppe Calvisi, emerse che i due operai sono morti a seguito di gravi traumi ed asfissia con la evidente presenza di terriccio nelle vie respiratorie. Una tragedia che con il pensiero non può che rimandare ai 309 morti del 6 aprile 2009: molte delle vittime del sisma persero la vita allo stesso modo dei due operai.
Crollo San Pio delle Camere, dal processo mediatico al processo in aula
La tragedia destò molta commozione non solo a San Pio delle Camere e nelle comunità di Roio e Castelnuovo dove i due uomini erano ben inseriti e stimati, ma in tutta Italia ed ebbe una grossa risonanza mediatica.
Sicurezza nei cantieri: dopo il crollo a San Pio delle Camere, diventa ancora più importante parlare di prevenzione nell’edilizia. Quali figure e normativa per un cantiere a prova di infortunio. La sicurezza nei cantieri è una prerogativa fondamentale, dal momento che il settore delle costruzioni è tra quelli a maggior rischio di infortuni gravi e, purtroppo, anche mortali.
https://www.ilcapoluogo.it/2021/03/17/sicurezza-nei-cantieri-dopo-il-crollo-di-san-pio-delle-camere-unanalisi-per-capire/