PNRR, una riserva d’acqua nelle cave ex Teges di Pontignone

14 marzo 2022 | 13:20
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PNRR, una riserva d’acqua nelle cave ex Teges di Pontignone

PNNR, nelle cave ex Teges di Pontignone una riserva d’acqua. La proposta arriva dall’Associazione Produttori di Fagioli di Paganica. Il contributo di Raffaele Alloggia.

PNNR, nelle cave ex Teges di Pontignone una riserva d’acqua. La proposta arriva dall’Associazione Produttori di Fagioli di Paganica. Il contributo di Raffaele Alloggia.

Statisticamente il quantitativo d’acqua proveniente dalle piogge e dalla neve, nel corso dell’anno, è più o meno sempre lo stesso, soltanto esse si concentrano in periodi, in luoghi e in modi diversi da come avveniva nel passato.
È indispensabile quindi che l’acqua per l’irrigazione delle colture agricole, in generale, venga raccolta in bacini capienti che possano gestire la distribuzione dell’acqua nei periodi in cui lecolture ne abbisognano, nei terreni già irrigabili, e il ripristino dell’irrigazione in quei terreni che – a causa dell’abbassamento delle falde acquifere – sono rimasti incolti e quasi sempre sono i più fertili.
Nel caso del nostro territorio, l’acqua proveniente dalla sorgente del fiume Vera e della RigaDi Mezzo, che durante l’estate dovrebbero bagnare le colture della pianura, nel resto dell’anno riversano le proprie acque nel fiume Aterno per alimentare la corsa verso il mare.

Gli allevatori e i giovani agricoltori dell’Associazione Produttori di Fagioli di Paganica, legati al presidio Slow Food Abruzzo, che hanno fatto di questo mestiere una scelta di vita, per poter vivere dignitosamente nella propria terra, sono preoccupati per la nuova stagione in arrivo per le eccessive perdite d’acqua, sia dei canali principali che quelli secondari tutti interra battuta, che rendono problematica l’irrigazione. Loro chiedono alle Istituzioni preposte che venga raccolta l’acqua proveniente dal fiumeVera, nelle due cave ex Teges, attingendo ai fondi del PNNR del Recovery Fund, che in una delle sei missioni, si occupa della Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica. L’opera da anni auspicata potrà sostenere l’irrigazione a valle di essa, migliorando di conseguenza, l’irrigazione alla parte più alta della pianura. È un’opportunità irripetibile!