San Patrizio, birra e trifogli per la festa irlandese che chiude l’inverno
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La Festa di San Patrizio è un tempo incantato, un giorno per iniziare a trasformare i sogni dell’inverno nella magia dell’estate
San Patrizio, la ricorrenza di origini cristiane le cui radici affondano nella storia e nelle tradizioni irlandesi si festeggia da sempre il 17 marzo, a chiudere simbolicamente l’inverno almeno per quello che riguarda il calendario.
Per conoscere la storia e la vita di San Patrizio, patrono dell’Irlanda, qui l’articolo scritto da Lucia Celenza per la rubrica “Tutti i Santi giorni”:
San Patrizio però non è solo una festa legata alla religione e all’Irlanda poiché nel corso del tempo è diventata una delle feste nazionali più celebrate in tutto il mondo anche da chi, con l’Irlanda, non c’entra proprio nulla. In moltissime città si tengono feste e sfilate per le vie e le più famose sono quelle delle grandi città come Dublino, ovviamente, ma anche New York, Montreal, Boston e Chicago. Quest’anno grandi festeggiamenti anche in Italia: dal 12 al 20 marzo sbarca a Milano la prima #irishweek per festeggiare il Paddy’s Day.
La festa di San Patrizio è anche e soprattutto birra, fiumi di birra, soprattutto quella verde inventata dal medico chirurgo Thomas Curtin, nel 1914, in occasione della festa che si tenne presso lo Schnerer Club di Morrisania, nel Bronx. Birra che si tinge di verde grazie al Curaçao, liquore dato dalle arance verdi. Alcuni birrai inoltre hanno voluto sperimentare la birra verde utilizzando come colorante la spriulina, un’alga blu-verde. Immancabile è anche il soda bread, tipico pane senza lievito che, grazie a latte e bicarbonato, risulta comunque soffice e morbido; la portata principale a San Patrizio invece è il Guinnes Stew, spezzatino composto da agnello, patate, carote e erbe aromatiche stufato indovinate dove? Nella birra, naturalmente, la più famosa d’Irlanda (Guinness); come contorno c’è invece il tipico colcannon, una purea di patate e verza che diventa verde.
Si stima che in questo giorno verranno consumati 13 milioni di litri di Guinness in tutto il mondo. Durante le parate e i balli tradizionali, a cui negli ultimi 2 anni si è dovuto rinunciare a causa della pandemia, ci si ferma solo per bere un bel boccale. A Dublino solitamente la festa dura un intero weekend, a Dingle si comincia a festeggiare già dalle sei del mattino con la banda e nella contea di Wexford c’è la parata più antica di tutto il paese, la cui prima volta risale al 1917. Per tutti quelli che invece vivono all’estero si è creata nel tempo la tradizione di andare nei pub irlandesi sparsi in giro per il mondo dove non c’è alcuna difficoltà a entrare nel pieno spirito irlandese.
A San Patrizio si beve ci si diverte e ci si si traveste così come vuole la tradizione. Chi vuole festeggiare per bene deve procurarsi un costume da leprechaun con calze bianche, cappello e cilindro verde. Il tocco finale lo dà una bella barba rossa! I leprechaun sono dei personaggi appartenenti al folklore irlandese che nascondono delle pentole piene d’oro alla base dell’arcobaleno. Secondo la leggenda catturare un leprechaun dà la possibilità di esprimere un desiderio che lui dovrà realizzare per riavere indietro la libertà. Per chi non vuole travestirsi può optare per la scelta di un indumento verde, o truccarsi con un make up a tema con smalto in tinta o dipingendosi sul viso un trifoglio (simbolo di San Patrizio).
