Grandangolo

Elezioni L’Aquila 2022, Sara Marcozzi: “Dal Pd passo in avanti non concordato”

Sara Marcozzi, capogruppo del M5S in regione, ospite di Grandangolo. "Il Governo nazionale dovrebbe fare più controlli, i rincari indiscriminati non sono normali. A L'Aquila il M5S studia se scendere in campo e come". 

Il consigliere regionale Sara Marcozzi, capogruppo del M5S in regione, ospite di Grandangolo. Dal Governo nazionale, alle prossime elezioni comunali dell’Aquila. “Il Governo dovrebbe fare più controlli, i rincari scoppiati subito dopo la guerra non possono essere normali. A L’Aquila il M5S studia se scendere in campo e come. Dialogo col centrosinistra ma difficile accordarsi quando ci sono accelerate a senso unico”. 

Sara Marcozzi ospite di Grandangolo, intervistata dal direttore David Filieri.
Si parte dal Governo: una struttura politica composita. Come sta, oggi, il Governo centrale?
“Dare un giudizio in valore assoluto è complicato, anche perché gli ultimi tre Governi hanno attraversato più di un periodo di difficoltà. Ora c’è il Covid e la conseguente crisi economica, situazione dalla quale dobbiamo ancora uscire del tutto, ma ad aggravare il quadro ci ha pensato il conflitto tra Russia e Ucraina. Siamo inevitabilmente tutti preoccupati, ma nonostante tutto la salute del Governo credo sia buona, visto tutto ciò che c’è intorno”.
Tra ciò che c’è intorno, ci sono i rincari che stanno flagellando i cittadini e le imprese. Cosa dovrebbe fare il Governo per aiutarci?
“Credo che la prima cosa che andrebbe fatta sono i controlli: non è normale che scoppi la guerra e dopo poche ore arrivino le mazzate.
C’è sicuramente qualcosa che dopa questi prezzi, come è stato ammesso anche lo stesso ministro Cingolani. Spero che proprio il Ministro voglia approfondire questa situazione. Andrebbe incentivata la nostra economia, quella italiana: quindi aiuti alle piccole e medie imprese, innanzitutto, e cercare di sbloccare il Patto di Stabilità. L’Europa, unita, deve fare una politica economica comune che sappia affrontare le conseguenze economiche della guerra”
.

Tra un anno le elezioni politiche. Come ci arriverà il Movimento 5 Stelle?
“Difficile dire oggi come si arriverà alle elezioni. Probabilmente ci presenteremo con una coalizione di centrosinistra più il M5S, da capire come sarà articolata nelle varie regioni e bisognerà vedere anche se sarà cambiata la Legge elettorale, cosa che dubito fortemente. Io, da sempre, sono una convinta sostenitrice del sistema proporzionale: si tratta del sistema più democratico e più rappresentativo di qualsiasi tipo di elezione”.

Dal Governo nazionale, alla Regione Abruzzo. Qual è il Marcozzi pensiero rispetto all’attività di questa giunta regionale?
“La giunta Marsilio, come pure il Governo centrale, ha incontrato grandi difficoltà, soprattutto in tema sanitario. Anche per questo le Opposizioni hanno adottato, almeno inizialmente, un atteggiamento di aiuto…è vero, d’altro canto, che la fase emergenziale acuta è passata e, ad oggi, mancano tanti aiuti soprattutto nei confronti delle imprese. Credo che sia mancata una visione all’interno della Regione. Avrei preferito un maggiore coinvolgimento di tutto il Consiglio regionale. Per il futuro – continua Sara Marcozzi – spero in un Governo regionale che sia composto da persone in grado di andare oltre le rivalità e i colori, di fissare gli obiettivi prioritari, magari iniziando dalla Sanità, sedersi tutti attorno ad un tavolo e studiare le soluzioni a questi problemi“. 

Capitolo L’Aquila, chiamata alle elezioni comunali della prossima primavera. Il Movimento 5 Stelle a L’Aquila come sta?
“Il nostro Movimento a L’Aquila ha da sempre incontrato qualche difficoltà. Non so cosa potrà succedere, so che c’è un gruppo di persone al lavoro, che sta riflettendo se e come partecipare a queste elezioni. C’è stata un’accelerata in avanti da parte di qualcuno, anche per questo non è semplicissimo trovare la quadra. Se si ha l’intenzione di allargare la coalizione bisogna cercare di collaborare e trovare argomenti comuni: credo sia questo l’iter corretto. Per questo nulla è ancora definito…ci sono stati incontri con il Pd, ma è complicato trovare una sintesi e comunione di intenti quando qualcuno dice ‘Chi mi ama mi segua’. Credo ci sono dei casi in cui tutti debbano fare un passo indietro”. 

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