Randagismo L’Aquila, nel 2021 presi 1502 cani vaganti e sterilizzati 758 gatti

Randagismo: non solo cani, ma anche tanti gatti vaganti tra L’Aquila e provincia. I dati del 202 e il lavoro del servizio veterinaria della Asl 1.
Randagismo L’Aquila e provincia: non si ferma l’attività del servizio veterinaria della Asl 1. Durante tutto il 2021 sono stati sterilizzati 658 gatti e 1502 sono i cani vaganti identificati mentre 1301 sono i cani presenti nelle strutture.
Con l’aiuto e i dati forniti dal dottor Luigi Petrucci, dirigente veterinario della Asl 1, che opera presso il canile sanitario di Collemaggio a L’Aquila, il Capoluogo prova anche quest’anno ad analizzare tutto quello che si cela dietro al fenomeno del randagismo, sia dei cani che dei gatti che proprio in questi ultimi mesi del 2021 ha visto un incremento: si riproducono in maniera incontrollata formando vere e proprie colonie in vari punti della città. Il responsabile del servizio veterinario di sanità animale è il dottor Mario Mazzetti.
Il fenomeno del randagismo dei cani continua ad avere, nella nostra provincia, un’alta incidenza, “che si lega quasi sempre ad un incivile comportamento di alcuni cittadini che, omettendo di rispettare gli obblighi di identificazione e corretta gestione degli animali, determinano un serio problema di salute pubblica e di incremento di costi sociali. La realtà rurale, fortunatamente ancora presente nel nostro territorio, contribuisce però ad alimentare inconsapevolmente il fenomeno, così come la difficoltà di accesso alla pratica della sterilizzazione. La valutazione sull’andamento del fenomeno deve necessariamente basarsi su criteri ed indicatori chiari e condivisi. In tal senso si ritiene che nella programmazione di un intervento a lungo termine ci si debba prefiggere un percorso suddiviso per fasi e obiettivi specifici:

Fase 1
• Incremento delle attività comprese le catture e il numero dei cani ospitati nei canili
• Incremento del numero delle adozioni e dei cani registrati
Fase 2
• Riduzione delle richieste e dei cani catturati
• Riduzione dei cani ospitati nelle strutture
• Mantenimento degli standard delle adozioni
• Incremento dei cani registrati e delle sterilizzazioni
• Incremento delle attività di vigilanza, formazione ed informazione.
Fase 3
• Presenza di cani catturati non registrati non superiore ad una soglia standard da definire in ambito regionale sul numero degli abitanti o sul numero dei cani registrati
• Innalzamento degli standard qualitativi nelle strutture di ricovero (dai canili a villaggi per cani )
• Riduzione correlata delle adozioni
• Definizione degli standard minimi del numero di sterilizzazioni,comprese quelle dei cani di privati, da stabilire in ambito regionale
In tal senso grazie soprattutto al coinvolgimento costruttivo del mondo del volontariato (Associazioni e cittadini volontari iscritti al nostro Albo) con il nostro Progetto ‘Cerco Casa sono un randagio’ approvato dalla Direzione generale nell’agosto 2019 la nostra Asl è approdata alla fase 2 così come si evince dai dati che di seguito riassumiamo”.
Le attività del 2021
Il rapporto annuale 2021 deve essere valutato con molta attenzione, “perché di fatto ci consente di verificare se le azioni straordinarie intraprese con il progetto: “Cerco casa sono un randagio” hanno conseguito gli obiettivi attesi e soprattutto se le stesse hanno definito un percorso più efficace nella lotta al randagismo. Il progetto, con la messa in rete del preziosissimo mondo del volontariato intende offrire ai cani randagi la possibilità di trovare una famiglia affidataria nel più breve tempo possibile e contemporaneamente di operare in sinergia con quelle amministrazioni locali che si attivano fattivamente per affrontare il fenomeno in maniera incisiva”.
Cani identificati con microchip
Anno 2021 7960 Anno 2020 7536 Anno 2019 6918 Anno 2018 6237 Variazione anno +424
Nella relazione dell’anno 2019 si stimava un mancato rispetto dell’obbligo di registrazione dei cani di proprietà di circa il 30% di quelli annualmente sottoposti ad identificazione. L’incremento di questo indice nell’anno dell’emergenza pandemica risulta particolarmente significativo ci si sta avvicinando alla soglia stimata dal servizio veterinaria della Asl, “ma per raggiungere questo traguardo risulta necessario il coinvolgimento diretto delle amministrazioni comunali che dovrebbero intensificare le attività di vigilanza e controllo”.
Cani rinvenuti vaganti gestiti dal Servizio veterinaria Asl 1
Anno 2021 1502 Anno 2020 1781 Anno 2019 1438 Anno 2018 1082 Variazione anno -279
L’alto numero dei cani rinvenuti vaganti ci indica che il fenomeno del randagismo/vagantismo è ancora presente in forma rilevante sebbene si assiste, per la prima volta, ad una rilevante diminuzione della pressione sul territorio provinciale.
Cani presenti nelle strutture di ricovero Canili sanitari, rifugi ed asili
Anno 2021 1301 Anno 2020 1414 Anno 2019 1531 Variazione anno -113
La diminuzione del numero di cani presenti nelle strutture di ricovero (Canili, rifugi ed Asili), “dà dimostrazione dell’efficacia del nostro progetto.
L’ottimo risultato è stato ottenuto anche grazie alla fattiva collaborazione dei gestori delle strutture e al progetto finanziato dal Ministero dell’Interno Cerco Casa sono un Randagio 2”.
Cani affidati
Anno 2021 1568 Anno 2020 1607 Anno 2019 1142 Anno 2018 627
“Tale risultato rappresenta il dato più significativo per molteplici aspetti: la presenza di un tessuto di volontari straordinari che pur di offrire una speranza ai cani è riuscito a trovare una famiglia a tantissimi cuccioli abbandonati ma anche a cani che per anni hanno vissuto nei box dei nostri canili. Per la prima volta il numero delle adozioni è superiore a quello delle catture. Il nostro sistema di adozione ci ha permesso anche di collaborare con delle Associazioni Svizzere e Tedesche che hanno dimostrato un forte interesse alle nostre iniziative. Qualche comune lungimirante ha riconosciuto il valore di molte associazioni di volontariato e dei volontari offrendo loro risorse materiali per la gestione dei cani fragili”.

Attività di sterilizzazione UOC Sanità Animale per il contenimento delle nascite
Anno 2021 769 Anno 2020 590 Variazione anno +179
“Tale performance e stata raggiunta grazie ad una ottimizzazione delle risorse umane ed ad un coinvolgimento diretto dei dirigenti veterinari Sumai – ACN”.
Randagismo: attività integrate con i Comuni
“A partire dal 2019 abbiamo iniziato a sottoscrivere con molti comuni dei protocolli operativi denominati Comune a quattro zampe finalizzati a realizzare una azione integrata di contrasto al randagismo. Le amministrazioni che hanno aderito alla nostra iniziativa sono ad oggi:
L’Aquila, Avezzano, Pratola peligna, Capestrano,Trasacco, Luco dei Marsi, Massa D’albe, Magliano dei marsi, Raiano, Pescasseroli, Gioia dei Marsi, Pescina, San benedetto dei marsi, Ofena, Capestrano, Navelli, Barisciano, Pizzoli, Civita D’Antino, Civitella Roveto, Capistrello, Castel di Ieri e tutti i Comuni della Valle Subequana. Il lavoro integrato produce dei significativi miglioramenti che si traducono nei seguenti aspetti: incremento dei cani iscritti e registrati, incremento delle adozioni, incremento delle sanzioni ai sensi della legge regionale, riduzione progressiva dei cani nei rifugi o negli asili, riduzione degli incidenti stradali provocati da cani randagi”.
La progressiva riduzione dei cani nei rifugi e negli asili, “può consentire ora di avere un approccio diverso nella gestione delle strutture e cioè passare da un’esigenza quantitativa emergenziale ad una gestione qualitativa che permetta ai i cani ospitati migliori condizioni di vita e maggiori possibilità di essere affidati. In tal senso sarebbe utile considerare la definizione di una tariffa minima standard che superando le sole logiche del ribasso garantisca di giungere ad una gestione qualitativa delle strutture stabilendo ad esempio anche le professionalità che devono operare al loro interno. Nell’anno 2021 con l’implementazione del servizio di telenarcosi siamo riusciti a ridurre la presenza di cani inavvicinabili fonti di pericolo per la incolumità pubblica, dando soluzioni a molte situazioni critiche”.
Lotta al randagismo: Obiettivi 2021-2022
Alla luce dei dati esposti, “si può serenamente confermare che tutte le azioni intraprese per migliorare le attività di contrasto a questo fenomeno hanno prodotto degli ottimi risultati e offerto una nuova visione strategica per la quale si richiede un investimento da parte della Regione Abruzzo in termini di risorse e di obiettivi per affrontare almeno nel prossimo biennio le seguenti sfide:
Registrazione dei cani di proprietà al 100%
Registrazione di tutti i cani da guardiania delle aziende zootecniche con obbligo per le stesse di stesura di un piano di gestione e biosicurezza propedeutico all’accesso ai pascoli
Incremento delle sterilizzazioni dei cani con l’impegno a stabilire in sede regionale un obiettivo di standard minimo sulla popolazione.
Definizione degli standard qualitativi nelle strutture di ricovero e della tariffa minima giornaliera
Incremento delle attività di vigilanza e controllo con la creazione di nuclei operativi provinciali
Riconoscimento del ruolo del settore del volontariato”.
Colonie feline e gatti in libertà
L’anno 2021 ha evidenziato un forte interesse nella tutela dei gatti in libertà finalizzato sia a garantire una buona qualità di vita degli animali presenti nelle colonie sia a ridurre gli inconvenienti igienico sanitari che si creano nei centri urbani. “Il nostro Servizio è impegnato nell’azione di ridurre la popolazione attraverso la identificazione della colonia e la successiva sterilizzazione delle femmine che si riescono a catturare ma viene sempre più spesso coinvolto dalle amministrazioni locali per le lamentele igienico sanitarie presenti in taluni condomini o nei centri storici di molti nostri borghi. Nel nostro territorio provinciale sono state riconosciute e registrate 202 colonie”.
Attività di sterilizzazione UOC Sanità Animale per il contenimento delle nascite
Anno 2021 758 Anno 2020 405 Variazione anno +353

“Questo fenomeno cresce a dismisura e per questo si ritiene doveroso sollecitare la Regione a sviluppare un piano straordinario di intervento al fine anche di tutelare il benessere animale e ridurre al massimo il rischio del ricorso, da parte di sconosciuti, all’uso illecito di veleni”.