Alfredo Manieri, una medaglia per i suoi 101 anni fatti di lavoro, famiglia e rugby

101 anni e non sentirli: Alfredo Manieri, aquilano doc, ha ricevuto la medaglia della municipalità.
Alfredo Manieri dopo aver spento 101 candeline lo scorso 20 febbraio ha ricevuto la medaglia della municipalità dell’Aquila. Classe 1921, ha trascorso una vita intera dedicandosi al lavoro e alla famiglia.
Ha lavorato per anni nel settore della macellazione diventando presidente della categoria dei commercianti di carni. Alfredo Manieri dopo il diploma da ragionieri, aveva ottenuto un posto fisso, in banca, ma preferì mettersi in proprio e aprì negli anni ’50 la sua attività di macelleria nel cuore del centro storico, a via Tre Marie, chiusa poi a fine anni’80. Per la sua dedizione è stato anche insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro nel 1975 dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone.

Durante gli anni a via Tre Marie Alfredo Manieri strinse una forte amicizia con Paolo Scipioni, titolare del noto ristorante sulla stessa via per mezzo secolo punto di riferimento anche nazionale e custode della cucina locale. Appassionato di calcio e rugby ha visto la fondazione delle storiche squadre cittadine. L’Aquila calcio 1927 nel 2018 gli ha donato anche una targa, “al nostro affezionatissimo tifoso rossoblù”. È stato un grosso sostenitore della squadra di rugby cittadina, finanziando all’epoca le prime trasferte negli anni d’oro della palla ovale neroverde quando si partiva con la classica colazione al sacco autofinanziata.
Vedovo dal 2014, sente spesso la nostalgia della moglie Concetta Trippitelli, scomparsa nel 2014, ma è amato e coccolato dai figli Carlo e Luigi. Vive nella grande casa di Pettino, costruita con tanti sacrifici 40 anni fa, accudito con amore dalla nuora Wilma, dai nipoti Francesco Alfredo e Pamela, coccolato anche dai bisnipoti Francesca, Valerio, Edoardo e Alice. Mangia pochissimo, per tenersi in forma, ma non rinuncia ogni tanto a un dito di vino “frizzantino”, legge tutti i giorni il quotidiano, per restare aggiornato, “Senza occhiali ovviamente, che vi credete?”. Circondato da amore e affetto, ma anche da tante foto e ricordi di vita: non solo la moglie, i figli e i nipoti, ma anche l’adorata nuora Anna, scomparsa a soli 55 anni nel 2012. “Ho visto tanta gente e tanta vita, questa medaglia per me è un tesoro prezioso – è stato il commento di Manieri rilasciato al Capoluogo -. Sono molto felice, è un vero onore, sono aquilano da oltre 100 anni e ne vado molto fiero”. La stringe commosso la sua medaglia, come se fosse il più prezioso dei “trofei”, che gli è stata consegnata insieme a una lettera dal consigliere comunale Ferdinando Colantoni, su delega del sindaco Pierluigi Biondi.
È un bel traguardo caro signor Manieri: ad maiora e tanti auguri ancora anche dalla redazione del Capoluogo!