Tornimparte, Comitato cittadino “Salviamo le Felciare” contro l’impianto di compostaggio

TORNIMPARTE – Si costituisce il comitato cittadino “Salviamo le Felciare” contro l’impianto di compostaggio.
TORNIMPARTE – Si costituisce il comitato cittadino “Salviamo le Felciare” contro l’impianto di compostaggio.
Si è recentemente e spontaneamente costituito il comitato cittadino “Salviamo le Felciare”, formato dai cittadini del comune di Tornimparte e di Scoppito. “I cittadini – spiegano dal Comitato – si stanno interrogando ed opponendo fortemente sulla scelta dell’amministrazione di Tornimparte di realizzare un sito di trattamento rifiuti formato da un impianto elettromeccanico di compostaggio anaerobico e da un centro di raccolta rifiuti intercomunale, tutto ciò in prossimità di un centro abitato, di un importante stabilimento farmaceutico, fonte di reddito di tutta la vallata, nonché di un bosco perenne unico di pianura nella provincia dell’Aquila. Il comitato ha unicamente lo scopo della tutela del territorio e dell’ambiente. Per questi motivi si chiede al sindaco dott. Fiori Giammario di recedere dalla volontà di realizzare in questi luoghi di così alta valenza socio-ambientale insediamenti che deturpano ambiente e paesaggio”.
La decisione a seguito delle delibere n°23 e n°27 del 23 e 28 febbraio 2022, con cui la Giunta comunale di Tornimparte ha approvato rispettivamente gli “studi di fattibilità tecnico-economica per la costruzione di un impianto elettromeccanico di compostaggio aerobico di comunità nel Comune di Tornimparte” e il “progetto preliminare per lo studio di fattibilità per la realizzazione di un Centro di Raccolta Intercomunale, D.M. 8 Aprile 2008 e ss.mm.ii., nell’area artigianale” dello stesso Comune.
Come spiegato dall’opposizione, “nel centro di raccolta confluiranno oltre 2000 tonnellate di rifiuti, da imballaggi di carta e cartone, vetro, materiali misti, frazione organica umida, sostanze alcaline, prodotti fotochimici, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, vernici, inchiostri, adesivi e resine, batterie al piombo, oli esausti, ecc. ecc..”.
Sabato si terrà un incontro pubblico convocato dall’amministrazione per illustrare i progetti contestati.