L'accoglienza

A Cerchio altri 20 bambini dall’Ucraina, il ministro Gelmini: “Straordinario esempio di solidarietà”

Ucraina: il ministro Gelmini in visita a Cerchio. Il comune ospita 45 bambini ucraini, ne arriveranno altri 20. Intanto una famiglia ricomincia la propria vita: assunto da una ditta il papà di quattro bambini

Ucraina: il ministro Gelmini in visita a Cerchio per esprimere la gratitudine Governo. Il comune ospita 45 bambini, ne arriveranno altri 20. Intanto una famiglia ricomincia la propria vita: assunto il papà di quattro bambini da una ditta del posto.

– “Sono venuta a Cerchio per testimoniare la vicinanza e la gratitudine del Governo a questo Comune e al sindaco, ma anche alla Regione Abruzzo che è il simbolo di quanto l’Italia sta facendo per ospitare profughi che fuggono dal dramma della guerra in Ucraina”. Così il ministro per gli Affari regionali e per le autonomie, Maria Stella Gelmini, in visita a Cerchio (L’Aquila), Comune di 1.600 abitanti situato nella Marsica, dove nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha accolto 45 bambini, di cui 14 orfani.
Il ministro è stato accolto in piazza da un gruppo di bambini delle scuole elementari e, tra gli altri, dal sindaco, Gianfranco Tedeschi, dall’assessore regionale al sociale e alla istruzione Pietro Quaresimale, e dal senatore abruzzese di Fi Nazario Pagano.
“Quella di Cerchio è una comunità che sta dando una grande prova di solidarietà e generosità – ha aggiunto la Gelmini – voglio ringraziare la Croce rossa, gli alpini, le associazioni di volontariato e il terzo settore”.

Il ministro ha visitato il centro di prima accoglienza nel comune marsicano. Proprio oggi nel comune marsicano arriveranno altri 20 bambini; altri 20 ragazzi verranno ospitati nel vicino comune di Aielli (L’Aquila).

“L’esperienza di Cerchio è uno straordinario esempio di solidarietà da seguire”. Così l’assessore regionale alle Politiche sociali, Pietro Quaresimale, accogliendo il ministro degli Affari regionali, Maria Stella Gelmini. Nella struttura del comune marsicano sono giunti finora 45 minori, accompagnati da 4 adulti, di età compresa tra i 5 e i 12 anni; 14 sono orfani, gli altri sono senza genitori e vengono quotidianamente assistiti da un’equipe composta da medici, insegnanti, educatori, psicologi e volontari della locale sezione degli Alpini e della protezione civile. In campo anche l’associazione medici di famiglia volontari emergenza.
“Il Centro di accoglienza allestito in pochissimi giorni dai volontari su iniziativa diretta del sindaco, Gianfranco Tedeschi – ha detto l’assessore Quaresimale – testimonia la volontà non solo della comunità di Cerchio ma anche dell’intero Abruzzo di dare un aiuto concreto ad un popolo
distrutto da una guerra assurda. La Regione Abruzzo è al fianco del Comune di Cerchio e a tutte quelle municipalità che in questi giorni drammatici si stanno adoperando per accogliere donne e bambini ucraini in fuga dal loro paese devastato dalla guerra. Come assessorato alle Politiche sociali e all’Istruzione – prosegue l’assessore – abbiamo immediatamente predisposto un tavolo regionale di inclusione scolastica per risolvere tutti i problemi, logistici e di accoglienza, per garantire ai bambini e ai ragazzi che fuggono dalla guerra quella continuità scolastica ed educativa, indispensabile per la loro crescita”.

Nell’ambito delle misure assunte per gestire al meglio l’inclusione scolastica “figurano – ha aggiunto – specialisti che garantiscono supporto linguistico e piscologico, oltre naturalmente alla presenza di personale sanitario”. L’Abruzzo partecipa inoltre al tavolo nazionale predisposto dalla Protezione civile con i rappresentanti degli assessorati alla Sanità, all’Istruzione e alle Politiche sociali. “È uno sforzo straordinario – ha concluso Pietro Quaresimale – al quale la comunità abruzzese non si tira indietro e per il quale è necessario la collaborazione di tutti”. Ucraina:

Ucraina: Abruzzo, prima famiglia, con casa, scuola e lavoro

Casa, lavoro e scuola: la prima famiglia ucraina di Cerchio è ‘a posto’, fa sapere il sindaco Gianfranco Tedeschi.
“Il ministro Gelmini ci ha onorato con la sua presenza perché ha saputo del grande gesto di solidarietà che ha messo in campo questo comune grazie al sostengo di tutti gli enti locali della Marsica. Solidarietà unica da tutto il nostro territorio”.
“Non siamo campioni di solidarietà, siamo scesi in campo per aiutare bambini in fuga dalla guerra – spiega ancora il sindaco -. Gli abbiamo dato calore umano e assistenza per ridare un minimo di tranquillità, tra breve però deve cominciare la integrazione. L’obiettivo è smistarli in comunità dove si potranno inserire, lavorare e andare a scuola”.
Il sindaco comunica che c’è la prima storia a lieto fine: ad una famiglia composta da padre e quattro figli, tutti bambini  -la mamma purtroppo è scomparsa – è stata assegnata una casa con il capofamiglia che è stato assunto da una ditta azienda del territorio. Ed i bimbi iscritti a scuola.
“È questo il modo per dare un nuovo futuro a questi bambini e a queste famiglie che fuggono dal terrore della guerra”, conclude Tedeschi.
Infine due medici dell’associazione medici di famiglia: “I bambini ed i pochi adulti sono arrivati e li abbiamo rifocillati, erano sconvolto e stanchi, per due giorni li abbiamo lasciati dormire. Il terzo giorno abbiamo chiesto documenti e abbiamo cominciato a fare visite, tamponi e vaccini”.

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