Navelli Borgo dei Borghi, anche William Zonfa tifa per la terra dello zafferano

Navelli Borgo dei Borghi, chi sarà tempo fino al 3 aprile per votare la terra dello zafferano più amato. Anche William Zonfa tifa per il comune abruzzese.
Navelli Borgo dei Borghi, chi sarà tempo fino al 3 aprile per votare e continuano gli inviti per incoronare il centro aquilano, terra dello zafferano più amato. Anche William Zonfa tifa per il comune abruzzese.
Navelli in corso per il titolo di Borgo dei Borghi, nella gara lanciata dal programma Rai3 Kilimangiaro. All’appello per far votare Navelli non poteva mancare chef Zonfa, che in un videomessaggio ha invitato tutti a dare il proprio voto al paese:
“Quest’anno Navelli è l’unico comune, in rappresentanza della regione Abruzzo, a concorrere al Borgo dei Borghi su RaiTre. Aspettiamo il tuo voto, puoi votare una volta al giorno, per tutti i giorni, fino a domenica 3 aprile”. Questo il link diretto https://bit.ly/VotaperNavelli .
Il corso Borgo dei Borghi mette a confronto i più bei borghi italiani, in una meravigliosa gara tra paesaggi e scorci mozzafiato, tradizioni vive e capacità degli abitanti di promuovere il proprio paese. In quest’ultima edizione 2022 sarà decisiva la partecipazione al voto da casa, per questo tutti gli abruzzesi e gli amanti di Navelli sono invitati a votare.
Ricordiamo, quindi, che sul sito https://www.rai.it/borgodeiborghi si può votare ancora, fino alle 23,59 del 3 aprile. La classifica finale sarà svelata durante una prima serata speciale, in onda su Rai3 domenica 17 aprile.
Navelli nello spazio nel concorso Rai
Situato all’estremità delle propaggini sud-orientali del massiccio del Gran Sasso d’Italia, su di un colle. Si adagia come una piramide di case e viuzze color della pietra sul vasto altopiano al quale dà il nome, “Piana di Navelli”, tra la conca dell’Aquila e quella di Sulmona ed è attraversata dal tratturo magno L’Aquila-Foggia, che convogliava le greggi provenienti dai massicci del Gran Sasso, di parte del Sirente e della Majella ai vasti pascoli del Tavoliere delle Puglie. VI sec. a.C., primi insediamenti ad opera dei Vestini; nell’area sotto l’odierno abitato sorgeva il vicus Incerulae. 787, prima menzione della chiesa di Cerule, l’attuale Santa Maria in Cerulis, nel Chronicon Vulturnense, il registro delle rendite e dei doni.