Il progetto

L’Aquila, tre progetti per adattarsi ai cambiamenti climatici: verso i giardini della pioggia

L'AQUILA - Un programma sperimentale di interventi per adattarsi ai cambiamenti climatici. Giardini della pioggia, forestazione urbana nella zona industriale di Pile e un Water Square a Piazza Campo Imperatore.

L’AQUILA – Un programma sperimentale di interventi per adattarsi ai cambiamenti climatici in atto. Giardini della pioggia, forestazione urbana nella zona industriale di Pile e un Water Square a Piazza Campo Imperatore. In cosa consiste il progetto?

I rischi generati dai cambiamenti climatici crescono sempre più, per questo anche le città fanno la loro parte. Un contributo che si traduce in nuovi progetti e programmi sperimentali, finalizzati a rispondere alle preoccupanti ondate di calore e ai fenomeni di precipitazioni estreme e di siccità, spesso di durata prolungata. Anche L’Aquila ha un suo “programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano”, che fa riferimento al programma ministeriale, istituito dal Decreto n.117 del Ministero della Transizione Ecologica. Attraverso una determina pubblicata sull’albo pretorio del sito dell’ente comunale, si informa dell’affidamento del servizio di progettazione di fattibilità tecnico economica degli interventi previsti. 
Il Settore Ambiente e Protezione Civile ha individuato, in particolare, tre interventi principali da attuare nell’ambito del programma citato: la forestazione urbana, la realizzazione dei Giardini della pioggia e quella di una Water Squadre a Piazza Campo Imperatore.

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Vediamo nel dettaglio in cosa consistono gli interventi individuati, di cui si verificherà l’effettiva fattibilità. Per quanto riguarda
-la Forestazione Urbana AQ, “il progetto prevede la realizzazione di nuova area forestata in prossimità della zona industriale di Pile, funzionale sia alla mitigazione dell’inquinamento emesso dalla zona industriale, sia alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. La superficie complessiva dell’area è di circa 17.000 mq: in essa si prevede di piantumare circa 800 individui di specie arboree autoctone;
– la realizzazione dei giardini della pioggia, l’intervento prevede “di realizzare un sistema di raccolta delle acque meteoriche integrato all’interno di due aree verdi (una in via Amiternum ed una nella zona industriale di Pile), ovvero veri e propri rain gardensper filtrare, gestire ed accumulare le acque piovane.
I rain gardens si presentano come delle leggere depressioni del suolo ricoperte con vegetazione composta da specie scelte in base alla loro rusticità e alla capacità di tolleranza sia alla siccità sia agli allagamenti temporanei (es. Festuca spp, Juncus spp, Typha spp, ecc.). Il sistema di trattamento fitodepurativo dovrà essere tarato sull’acqua meteorica e di dilavamento del terreno, infatti spesso i rain garden sono usati come unità di pretrattamento prima della raccolta delle acque di pioggia in cisterne, in quanto premettono un filtraggio e una depurazione del tutto naturale dell’acqua raccolta, che sarà priva di solidi sospesi e grassi, incolore, limpida ed inodore, nonché con una bassa durezza”;
-realizzazione di una Water Square a Piazza Campo Imperatore, “le water squares sono all’apparenza dei semplici spazi pubblici multifunzionali che, in realtà, nel caso di forti piogge, si trasformano in bacini di raccolta e stoccaggio delle acque piovane, così da alleggerire la pressione sull’impianto fognario e da avere la possibilità di riutilizzare le stesse nei momenti di maggiore siccità e stress idrico. Si presentano come delle aree per il gioco ed il relax che nel 90% del tempo risultano essere ‘asciutte’ ed utilizzabili come qualsiasi altro spazio pubblico tradizionale, mentre nel restante 10% – e in base all’intensità delle piogge – potranno risultare più o meno ‘allagate’. Le water squares sono progettate per raccogliere l’acqua piovana proveniente dagli spazi pubblici e dai tetti dei fabbricati limitrofi: grazie ad un attento studio delle pendenze del suolo e di canalizzazioni, tale acqua viene preventivamente indirizzata ad un impianto di filtraggio e trattamento nascosto al disotto del terreno (chiamato ‘water chamber’). 

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Con nota del 31/12/2021 il Ministero della Transizione Ecologica ha comunicato l’ammissione a finanziamento nell’ambito del Programma in oggetto, per questo il Comune dell’Aquila determina di affidare all’architetto Federica Tresca, l’incarico per la progettazione di fattibilità tecnico-economica degli interventi previsti dal programma sperimentale per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

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