Mammut L’Aquila, sparisce la zanna: ritrovata nel sito di Scoppito

L’AQUILA – Trafugata la zanna del Mammut. Ritrovata dopo qualche giorno nel sito archeologico di Scoppito dov’era stata scoperta. Indagini in corso per risalire agli autori del furto.

Il MuNDA è riuscito a tenere segreta la notizia per qualche giorno, il tempo sufficiente ai Carabinieri del Reparto Tutela Patrimonio Culturale di recuperare il maltolto, la paura – però – è stata tanta. Qualche giorno fa, infatti, personale del Museo si è recato presso l’ala del Forte Spagnolo per preparare le successive aperture straordinarie, ma è stato subito chiaro che qualcosa non andava: al mammut, infatti, mancava una zanna. E non quella in esposizione ai piedi della mascotte aquilana, ma addirittura quella agganciata ai resti dell’animale preistorico. Immediatamente è scattato l’allarme, che ha portato sul posto i Carabinieri del Reparto Tutela Patrimonio Culturale che si sono subito messi sulle tracce della zanna.
Purtroppo dalle immagini della videosorveglianza non sono emersi indizi utili, così è stato richiesto l’invio da Roma di una squadra speciale cinofila, specializzata in animali preistorici. La stessa che era riuscita a ritrovare Tyrantrum, recentemente scomparso dalla collezione Pokemon presso il Museo di Scienze Naturali di Pavia. L’unità cinofila si è dimostrata utile anche questa volta, infatti i cani molecolari hanno fiutato l’odore del Mammut, fino al sito archeologico di Scoppito, dove originariamente è stato scoperto. Qui, la zanna era stata ricoperta da uno strato di terra che non ha ingannato l’olfatto dei segugi.
In corso le indagini per risalire all’autore del gesto. Al momento i Carabinieri stanno vagliando gli alibi dei membri dell’AAP, l’Associazione Archeologi Pentiti, ma nessuna pista viene esclusa.