RICORDO DEL PROF DI GREGORIO |
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Mario Di Gregorio, una cerimonia per ricordarlo

3 aprile 2022 | 10:20
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Mario Di Gregorio, una cerimonia per ricordarlo

Il giorno 13 aprile una giornata per ricordare il professor Mario Di Gregorio. L’Aquila piange la perdita dell’amatissimo professore.

Il giorno 13 aprile una giornata per ricordare il professor Mario Di Gregorio. L’Aquila piange la perdita dell’amatissimo professore.

L’Aquila intera si stringe attorno al dolore per la perdita di Mario Di Gregorio.Un uomo che ha seminato conoscenza, cultura, amore, che sarà sempre ricordato e vivrà attraverso le menti che ha formato in tanti anni d’insegnamento. Non è stato solo un semplice professore, ma un’anima che ha lasciato una impronta indelebile nella vita di tantissime persone attraverso l’amore per la filosofia, per la vita, l’amore per i studenti e per i suoi gatti
Il giorno 13 aprile presso il Dipartimento di scienze umane si terrà una cerimonia in memoria della sua persona e del suo impegno l’Ateneo aquilano.
L’Università dell’Aquila con dolore e commozione comunica la triste notizia della scomparsa del prof. Mario Di Gregorio e lo ricorda così:
“Il collega e amico Mario Di Gregorio, professore ordinario di storia della scienza, ci ha lasciato sabato 2 aprile. Molti di noi hanno ascoltato i suoi racconti sull’opera e l’Inter, le grandi passioni della sua vita: nella sua giovinezza a Milano frequentava con uguale entusiasmo La Scala e San Siro. Aveva una gran voce da basso-baritono, e chi lo ha conosciuto lo avrà sentito interpretare Wotan e Leporello, Don Basilio e Mefistofele.

Arrivò all’Università dell’Aquila nel 1992, dopo molti anni come lecturer a Cambridge (GB) e University of California at Los Angeles. Dopo gli studi in filosofia e zoologia all’Università di Milano, conseguì il dottorato in storia della scienza presso il dipartimento di anatomia e embriologia di University College, London. Studioso di Darwin e della biologia ottocentesca, collaborò al Darwin Correspondence Project di Cambridge e all’edizione dei Marginalia di Darwin, e scrisse libri e saggi su Thomas Huxley e Ernst Haeckel che restano un punto di riferimento per gli storici del darwinismo.
Chi lo ha conosciuto come professore ricorderà che condivideva il compleanno con Linneo, amava i gatti e il Sud Africa (che frequentava regolarmente come visiting professor alla University of Cape Town), in Hume, Darwin, Mill e Russell aveva i suoi riferimenti intellettuali, e non aveva la patente di guida. La sua voce e la sua risata ci mancano da quando è andato in pensione, meno di un anno e mezzo fa. Ora ancora di più.
Il giorno 13 aprile presso il Dipartimento di scienze umane si terrà una cerimonia in memoria della sua persona e del suo impegno nel nostro Ateneo”.
Tantissimi i messaggi di ricordo, ne riportiamo di seguito alcuni:
“Addio prof Mario Di Gregorio personalità davvero eccezionale, fiore all’occhiello del nostro territorio e dell’Università degli studi dell’Aquila.
Il tuo spirito internazionale, internazionalista ma anche e forse per questo interista 🖤💙, la tua cordialità e la tua affabilità, il tuo amore per gli animali che chiamavi tutti con nomi propri, anche se non ce lo avevano, anche se erano randagi o selvatici.
La tua rigorosa passione per Charles Darwin, Bertrand Russell, John Maynard Keynes.
La tua “fede” democratica, liberale, laica, antifascista, antirazzista, repubblicana.
La tua ammirazione per Franklin Delano Roosevelt, Nelson Mandela, Ugo La Malfa, Enrico Berlinguer.
La tua esperienza accademica a Cambridge, Cape Town, Londra, Berlino, New York, Edimburgo, ti avevano reso un uomo di una cultura e di un sapere eccelso.
Ma soprattutto la tua umiltà, gentilezza, affabilità, humor e disponibilità verso gli studenti e tutte le persone ti rendevano una perla rara.
Leggerti e ascoltarti mi mancherà ❤️(William Giordano)
“Non sono pronto a salutarti, Mario Di Gregorio . Non sono pronto a salutare né te come persona, né quello che hai rappresentato per me. Perché tu hai incarnato un modo di intendere l’università e i rapporti umani. Un modo di cui ho goduto da studente senza neanche il bisogno di avere un tuo esame nel mio piano di studi. Tutto quello che è venuto dopo è stata una conseguenza di quel modo di fare, dagli strani club filosofici degli anni Novanta alle tue partecipazioni ai miei film, ai tragici Roma – Inter a casa tua, dove la Roma perdeva sempre, alle visioni integrali e vagamente punitive dell’Anello dei Nibelunghi nel tuo studiolo… Tutti piccoli frutti del modo immediatamente amichevole di vedere il rapporto con gli studenti. Ho cercato un po’ di imitarti, quando ho iniziato a insegnare. Ahimé, io non ho né la tua pazienza, né la tua disponibilità – e sono molto meno gentile. E infatti neanche ti saluto. Però oggi rivedrò Vertigo in tuo onore – questo sì, questo posso farlo. Era il tuo Hitchcock preferito. Ne abbiamo parlato centinaia di volte. E quindi si, non ti saluto. Ma ti ringrazio. Grazie di tutto quello che mi hai dato, Mario.”(Emiliano Dante)
“Correva l’anno 2008, avevo appena discusso la mia tesi di laurea triennale e avevo avuto la fortuna di essere proclamata dottoressa dal prof Di Gregorio, per l’occasione in abito togato.
Non dimenticherò mai i complimenti e il sorriso che mi regalò. Questo è un momento successivo. Sicuramente mi stava dicendo qualcosa di divertente e io ridevo. Non credo ci sia scatto migliore per spiegare la sua incredibile personalità.
Caro prof, la notizia della tua scomparsa, è stata come uno schiaffo in pieno viso e io non sono riuscita a scrivere nulla fino ad ora. E non è detto che ci riesca fino in fondo. Qualche lacrima impertinente mi offusca la vista. Non sei stato semplicemente un insegnante, ma un maestro di vita. Come potrei riassumere uno stile di vita? Impossibile. Allora mi limiterò a tre concetti che mi hai donato, per me illuminanti.
– Si impara davvero soltanto divertendosi.
– La libertà individuale e il rispetto per gli altri sono i principi più importanti per un essere umano.
– la felicità esiste, è fatta di piccole cose concrete, può essere quotidiana… basta solo farci caso.
Io credo che sia sufficiente questo per far capire l’uomo eccezionale che sei stato.
In quanto alla tua sconfinata cultura, mai ostentata ma costantemente messa in pratica, non posso aggiungere nulla, soltanto una promessa. Continuerò a leggere periodicamente John Stuart Mill, Hume e Bertrand Russell (Darwin è sottinteso).
Mi mancheranno moltissimo i tuoi aneddoti e i tuoi post su Facebook, di una semplicità disarmante, di una ricchezza unica.
Ma se è vero che la nostalgia è data dalla somma dei momenti condivisi, allora io potrò contare su decine di bellissimi ricordi e insegnamenti. E il vuoto che ci lasci non sarà mai incolmabile perché pieno della tua esistenza, più intensa di qualsiasi romanzo finora scritto. Sei stato così riconoscente alla vita, così pieno di energia, che è come se avessi vissuto per un paio di secoli. E Io non posso credere che lo straordinario entusiasmo di cui sei costituito finisca oggi. Secondo me si è già irradiato nei posti più belli del pianeta. E allora mi aspetto di rincontrarti un giorno da qualche parte, rigorosamente a piedi nudi e in t-shirt. Troveremo una bella pineta dove parlare, all’ombra di un albero, delle teorie sull’evoluzione della specie o semplicemente del naso di Darwin.
Grazie Prof per avermi insegnato Il privilegio di essere se stessi.
Ovunque sia la tua destinazione… buon viaggio Mario💖(Francesca Massaro)