6 aprile 2009 – 6 aprile 2022: la fiaccolata nella lunga notte del ricordo





6 aprile 2022, 13 anni dopo il terremoto: a L’Aquila torna la fiaccolata a scandire la notte più lunga. La notte del ricordo. La diretta.
6 aprile 2022: a L’Aquila torna la fiaccolata a scandire la notte più lunga. La notte del ricordo.

Due anni senza vedere la fiaccolata sfilare, silenziosa, fra le vie della città. Il covid19 ha impedito lacondivisione fisica del ricordo, il rito collettivo: ma non ha spezzato il filo continuo del dolore, della vicinanza, della solidarietà, di quella notte di 13 anni fa che ha cambiato per sempre la vita degli aquilani e il volto della città.


L’Aquila e gli aquilani uniti, compatti, numerosi, 13 anni dopo continuano a ricordare – e come potrebbero non farlo – le 309 vittime morte dopo la scossa delle 3.32. Ma quest’anno ci sono due significati in più: vita e solidarietà.
Vita, come quella appena nata al San Salvatore. Lei si chiama Zlata ed è una splendida bambina venuta al mondo pochi giorni fa: sua mamma è fuggita con la nonna dall’Ucraina in guerra e qui, a L’Aquila, ha trovato rifugio e accoglienza.
Solidarietà, come quella che stanno ricevendo dal primo momento i tanti cittadini ucraini, sfollati, giunti qui, che hanno visto da un giorno all’altro la loro vita cambiare, interrompersi, in una notte. Proprio come è successo a noi aquilani.

Sono stati proprio dei cittadini ucraini, atleti della nazionale di ciclismo ospite in città da quasi un mese nel progetto Case di Roio, ad accendere il braciere nel Parco della Memoria che, per la prima volta, vede giungere la fiaccolata.

Tutti insieme, aquilani, italiani, ucraini, con una fiaccola in mano e il fiore del ricordo al petto, nel segno dell’accoglienza, quella ricevuta e quella donata. Nel segno della speranza.
Notte fra il 5 e il 6 aprile: la fiaccolata
Alle 21 sono già moltissime le persone accorse davanti al tribunale, in via XX Settembre. Sfilano lungo via XX settembre centinaia di fiaccole, accese. In silenzio.
Commovente la sosta davanti all’ex Casa dello Studente, dove morirono 8 giovani, e dove il corteo si è fermato per un momento di pausa e preghiera, attorno alle 22: un pensiero particolare è stato rivolto ad Antonietta Centofanti, zia di Davide – una delle vittime del crollo della Casa dello Studente – e scomparsa un anno fa.
L’arrivo per la prima volta è al Parco della Memoria, a piazzale Paoli, dove verrà data lettura dei nomi delle vittime e sarà acceso da uno degli atleti della Nazionale ciclisti Ucraina, ospite in città a seguito dello scoppio della guerra, con un Vigile del Fuoco, il “braciere della memoria”.



Durante la fiaccolata è previsto l’obbligo della mascherina al fine di prevenire la diffusione dei contagi da Covid -19. Lungo il percorso sono dispiegati 80 volontari, 19 addetti antincendio con coperta antifiamma e megafoni, 2 veicoli antincendio equipaggiati con 400 litri d’acqua, estintori e sabbia, 3 ambulanze, 16 addetti all’emergenza sanitaria a piedi con defibrillatore a seguito. Nella parte finale del tragitto saranno installati appositi contenitori in plastica e in metallo per lo spegnimento delle fiaccole prima dell’accesso al parco della Memoria.
Alle 24, nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in Piazza Duomo, la Santa Messa in Suffragio delle Vittime del sisma, officiata dall’Arcivescovo Metropolita della Città dell’Aquila e presidente della Ceam (Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana), Cardinale Giuseppe Petrocchi, cui seguirà una veglia di preghiera a cura dell’Arcidiocesi.

Alle 3:32 i 309 rintocchi, uno per ognuna delle vittime.
La notte tra il 5 e il 6 aprile, il tunnel di collegamento tra il terminal “Lorenzo Natali” e piazza Duomo, resterà aperto dalle 19 per tutto il tempo necessario, con la contestuale apertura di tutti i piani di sosta del terminal, apposito presidio della struttura e del tunnel con controllo dei parcheggi grazie all’impiego del personale operaio comunale.
Dalle 19 di martedì 5 aprile fino all’una di mercoledì saranno chiuse al transito veicolare via XX Settembre, via Crispi, via Delfico, viale Corridoni, via Generale Rossi, piazzale Paoli, via de Bartholomaeis, con divieto di sosta e rimozione forzata già a partire dalle ore 17 e dalle 19 anche in via Fontesecco (lato destro in direzione via XX Settembre). Su piazza Duomo è previsto il divieto di transito e di sosta dalle 19 di martedì alle 4 di mercoledì con rimozione forzata.
Il 6 aprile è stato proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata con l’esposizione a mezz’asta e listate a lutto delle bandiere esposte sugli edifici pubblici presenti sul territorio comunale. È fatto divieto di attività ludiche e ricreative e di ogni altro comportamento che contrasti con il carattere luttuoso della ricorrenza o con il decoro urbano.
Tutti i cittadini e le organizzazioni sociali, culturali e produttive, nonché le Pubbliche Amministrazioni sono state invitate a prendere parte, pur nel rispetto della normativa vigente anti Covid-19, alle iniziative promosse in commemorazione del sisma, nonché ad esprimere in forme autonome la partecipazione al ricordo delle vittime, anche illuminando, nella notte fra il 5 e il 6 aprile, i balconi o le finestre degli edifici. A tal proposito il Comune dell’Aquila e il Comitato Familiari delle Vittime hanno lanciato un appello ad Anci nazionale e ad Anci Abruzzo affinché i sindaci e gli Italiani, nella notte tra il 5 e il 6 aprile, accendano nei loro Comuni e alle loro finestre, una luce di speranza, una candela o il cellulare, partecipando così idealmente all’anniversario e ricordando anche le vittime del Covid e di tutte le guerre. Gli esercizi commerciali, le imprese, le attività artigianali e le altre organizzazioni pubbliche e private, con esclusione dei servizi indispensabili ed obbligatori, sono invitate a sospendere l’attività lavorativa la mattina del 6 aprile 2022 fino alle ore 11:00.
6 aprile, il ricordo
Il 6 aprile alle 10:30 è previsto un momento di raccoglimento davanti la Casa dello Studente e, a partire dalle 11, si svolgerà al Parco della Memoria l’iniziativa “Open mic” promossa dal Comitato dei Familiari: un momento di riflessione aperto a tutti i cittadini che potranno intervenire con un loro pensiero. Al termine sarà piantumato un albero come simbolo di vita e di speranza.