L’Aquila 1927, Lo Re verso la trasferta contro il Pontevomano

Conferenza pregara per mister Lo Re, alla vigilia della trasferta sul campo del Pontevomano: “Continuando a parlare solo degli indisponibili, concentriamo la nostra attenzione su una situazione che non ci porterà a nulla. Pontevomano? Squadra in forma”. Saurino out.
Consueta conferenza pregara per il tecnico rossoblù Sergio Lo Re, alla vigilia del match in trasferta contro il Pontevomano.
“Da tempo ormai abbiamo una serie di infortuni, ma penso sia importante per il morale della squadra tenere in panchina elementi che possano aiutare dal punto di vista morale. Preferisco portare persone che fanno parte della rosa piuttosto che gettare nella mischia ragazzi della juniores su cui, poi, buttare la croce. Saurino si è aggiunto alla lista degli indisponibili: si tratta di un infortunio al tendine d’achille, credo sia una forte infiammazione. Però, continuando a parlare solo degli indisponibili, stiamo concentrando la nostra attenzione di questo momento su una situazione che non ci porterà a nulla.
“Il Pontevomano? – ha proseguito il tecnico – mi aspetto una squadra in salute. Ha una buona rosa, il loro attaccante Polisena è in un momento di grazia. Bisogna fare attenzione, perché attaccano sempre la profondità a scavalcare il centrocampo. Hanno trovato un buon sistema di gioco che permette loro di fare punti. Hanno dalla loro il terreno di gioco al quale sono abituati che può trarre in inganno tutti. Questa è un’arma in più per loro. Faccio una valutazione personale, ora. Secondo me, Pontevomano e L’Aquila, al momento, sono sullo 0-0. Chi ha perso in partenza è l’organo preposto all’organizzazione del torneo, ossia la Lega. Quando all’inizio del campionato si iscrivono squadre come L’Aquila e Avezzano, ci deve essere un’organizzazione degli stadi che possa permettere la presenza dei tifosi. Allo stadio vengono famiglie che domani non avranno la possibilità di vedere la partita. Un organo che doveva essere sociale è diventato, così, asociale. Se in queste situazioni entrasse meno politica e più competenza di calcio, sarebbe l’ideale.”