Turismo, la ripartenza per gradi

Abruzzo, per Pasqua bene costa e agriturismi: il boom del turismo in estate

Turismo, Abruzzo a più facce verso Pasqua. Bene il turismo rurale, con agriturismi in testa. La costa sorride e aspetta l'estate: ma tanti scelgono l'estero. Gli anziani non viaggiano più

Abruzzo, Pasqua, 1 maggio, vacanze estive: prenotiamo? Forse…
È un motore diesel quello della ripartenza turistica in regione, che – sembra – arriverà a carburare bene nei mesi più caldi del 2022.
Dovrebbe andare proprio così, anche se il condizionale è d’obbligo: per le festività pasquali flussi turistici contenuti, il boom è atteso per l’estate. Tantissimi scelgono l’estero.

Pasqua è alle porte, ma il turismo in Abruzzo stenterà a decollare per le festività di questi giorni.
Comunque, nella nostra regione molti hanno già scelto di fare tappa nei borghi, altri invece all’entroterra preferiranno la costa, sperando nel bel tempo. Dal mare alla montagna, l’Abruzzo offre attrazioni e bellezze per tutti i gusti e, soprattutto, per chi non potrà allontanarsi troppo: perché martedì si tornerà già al lavoro.
Il turismo riparte ma a piccoli passi, nonostante il Covid e le conseguenze del conflitto russo – ucraino, con i numerosissimi rincari che stanno colpendo duramente gli italiani.
Intanto, le stime di Federalberghi, a livello nazionale, dicono che la voglia di viaggiare sarà più forte delle incertezze e della complessa situazione economica attuale: probabilmente sarà proprio la Pasqua l’occasione per molti italiani di riprendere a viaggiare, dopo le lunghe restrizioni della pandemia e le fugaci parentesi della vacanze estive 2020 – 2021 (per chi le ha fatte ndr). I numeri, comunque, restano al di sotto del pre-pandemia, ma i segnali di ripresa ci sono, pur se relativamente lenti: a Pasqua 2019 furono 21 i milioni di italiani che si misero in viaggio, quest’anno saranno 14 milioni di persone. Un numero tutto sommato buono rispetto alle ultime due annate, segnate e limitate dal Covid19.

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In Abruzzo la situazione non è omogenea, ogni area racconta numeri e previsioni differenti.
“Abbiamo numerose prenotazioni, soprattutto riferite alla stagione estiva: tanti hanno deciso di prenotare con tempo”, ci spiegano da un’agenzia viaggi pescarese, il cui core business sono viaggi a medio e lungo termine, compresi i viaggi di nozze. Per questa estate, in particolare, si registrano molte prenotazioni direzione Spagna, nelle diverse località più rinomate. Si sta riscontrando l’effetto ‘elastico’: la pandemia e le sue restrizioni hanno comportato l’obbligo non solo di restare in Italia, ma di limitare uscite e spostamenti, costringendoci dentro casa. Anche per questo, adesso, si sceglie l’estero”.
Per Pasqua, invece, qual è la situazione?
“Non tutti hanno giorni di ferie, quindi si scelgono mete italiane non troppo lontane. Molto scelta la Costiera Amalfitana, così come pacchetti per esperienze da vivere in territori non distanti delle propri zone di residenza”. 

estate abruzzo

Se per l’estate, quindi, l’estero sembra molto gettonato, per Pasqua il 90% degli italiani (stime Federalberghi) resterà nel Belpaese. Tra le mete preferite le località d’arte e il mare -entrambe al 28% – montagna al 16%.

In Abruzzo, la provincia dell’Aquila, in parte, può sorridere. Previsioni positive riguardo ai dati del turismo rurale, in forte crescita nel periodo primaverile e con la Pasqua e Pasquetta alle porte. Per molti sarà vacanza mordi e fuggi, con gli agriturismi in testa alle preferenza. Proprio nell’aquilano, però, fa fatica il turismo “di terza età”.
Gli anziani sono restii a prenotare uscite e viaggi e anche le agenzie che organizzano viaggi di gruppo – un tempo frequentatissimi e da tutto esaurito – adesso difficilmente raggiungono la quota di partecipanti minima per partire. Ci spiega un’agenzia locale, “Probabilmente quella degli anziani è la categoria più spaventata da un punto di vista della sicurezza nei viaggi e negli spostamenti. Continuiamo a contare poche prenotazioni e notiamo che non appena aumentano i casi diminuiscono le chiamate e va a scemare l’interesse per le proposte che facciamo“. Non solo paura da Covid19 e dalla recrudescenza mostrata dal virus, la guerra in Ucraina è stata un altro duro colpo. “Dallo scoppio del conflitto si sono completamente fermate le domande a lungo periodo, al massimo si sta prenotando qualcosina per Pasqua, ma dall’oggi al domani e tutto in giornata, difficile si scelga un viaggio dai 5 giorni in su. Un cambiamento radicale rispetto a quando, nel pre Covid, dovevamo rispondere a tantissime persone che purtroppo avevamo già chiuso le prenotazioni per esaurimento posti. Quest’anno per il Primo Maggio abbiamo organizzato una gita fuori porta in Campania e abbiamo appena 13 prenotati”.

Spostandoci nuovamente sulla costa, al Nord, ci spiega il presidente degli Albergatori di Tortoreto Antonio Ruggeri:
“Per Pasqua le previsioni sono buone, anche se la tendenza della prenotazione last minute, ormai, rende complicato analizzare i flussi in anticipo, mentre è molto più semplice fare bilanci post festività. Non tutte le strutture saranno aperte, in termini di ricettività, ma i feedback finora sono buoni, soprattutto se consideriamo che il Covid continua a influenzare il comportamento e le scelte di giovani e famiglie. Sul fronte delle prenotazioni estive, invece, sono moltissime quelle relative al periodo dell’alta stagione, più a rilento invece quelle della bassa stagione. Una tendenza, questa, che tuttavia si riscontra da sempre, dal momento che per molti le ferie obbligate portano a prenotare la vacanza nel periodo economicamente più caro dell’estate, quindi anticipare la prenotazione permette di trovare prezzi più vantaggiosi“. 

Un Abruzzo a più facce, allora, in quanto a ripartenza turistica. Proprio le aree interne, tuttavia, hanno avuto in parte il loro riscatto nell’immediato post Covid: i borghi aquilani – dall’est aquilano, alla Valle Peligna, fino alla Marsica – sono stati scelti da molti, alla ricerca di posti caratteristici, tranquilli, in cui i rischi di contagio fossero ridotti al minimo, perché minime, appunto, erano le possibilità di assembramenti. Si è assistito al rilancio del turismo di prossimità, quello di provincia o regionale, con alcuni borghi e siti abruzzesi che hanno fatto registrare notevoli presenze turistiche. Basti citare Aielli, con il suo coloratissimo Borgo Universo, la meta conosciuta in tutto il mondo di Rocca Calascio, dalla bellezza autentica e selvaggia, e il vicino borgo di Santo Stefano di Sessanio, dove ogni angolo è uno scorcio da immortalare. E ancora, Navelli con i suoi campi di zafferano, Alba Fucens e le sue ricchezze storiche, le incantevoli Grotte di Stiffe, anche oggetto di alcuni lavori contro il dissesto,  e le oasi incontaminate dei Parchi e delle Riserve naturali, che ogni anno, Covid o non Covid, conquistano migliaia di visitatori, grandi e piccoli, all’insegna del turismo lento o esperenziale.

Insomma, si riparte a macchia d’olio: anche il turismo vuole i suoi tempi e chissà che proprio Pasqua 2022 non segni la vera prima ripresa dei viaggi, vicino o lontano poco importa, alla ricerca di quella serenità persa per tanto tempo.

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