Progetto CASE, dopo Report si accende lo scontro tra centrosinistra e centrodestra

Servizio di Report sul Progetto CASE, Pezzopane all’attacco: “Vergognoso abbandono, serve progetto strategico”. Il centrodestra: “Il progetto c’è, grazie all’amministrazione Biondi”.
Servizio di Report sul Progetto CASE, Pezzopane all’attacco: “Vergognoso abbandono, serve progetto strategico”. Il centrodestra: “Il progetto c’è, grazie all’amministrazione Biondi”.
Il servizio di Report, su RAI3, sulle condizioni del Progetto CASE ha riacceso lo scontro politico a L’Aquila. “Già a settembre scorso – attacca la candidata alla carica di sindaco Stefania Pezzzopane – avevo denunciato lo stato d’abbandono e degrado in cui versavano le palazzine del progetto Case di Pagliare di Sassa sgomberate a seguito di un incendio; portoni divelti, finestre sfondate, mobili devastati: in quegli alloggi si è fatta razzia di tutto ciò che poteva avere valore. Sui materassi, vecchie coperte che raccontavano di incursioni notturne; a terra, bottiglie rotto e cicche di sigarette. Tutt’intorno, il guano dei piccioni a rendere l’aria irrespirabile a pochi metri da altri alloggi abitati. Sono passati quasi 8 mesi: oggi come allora, le piastre sono in stato di completo abbandono. E intanto, continuano ad arrivare segnalazioni di piastre devastate, tra rifiuti e macerie, a Cese di Preturo così come a Coppito 2″. “Cinque anni di annunci che vengono rilanciati ancora oggi, in una campagna elettorale che, per l’amministrazione uscente, dovrebbe rappresentare un momento di bilancio di ciò che si è fatto nei cinque anni di governo e che invece diventa occasione per fare altre promesse, ancora promesse. Rispetto al programma di mandato del 2017, quante ne sono state mantenute?”.
A stretto giro di posta la replica del centrodestra: “Il “necessario progetto strategico” affinché il progetto CASE non versi in condizione di abbandono continuando a gravare sulle spalle degli aquilani, c’è. Non serve che lo chieda Stefania Pezzopane, non serve che il centrosinistra se ne faccia paladino perché allora dovrebbero spiegarci anche, vista la consapevolezza acquisita (finalmente!), dove fossero dal 2010 al 2017, quando la gestione fu ceduta dalla Protezione civile al Comune, quando il Comune riceveva ingenti somme per la manutenzione, quando non riscuoteva le bollette dagli utenti, quando ben 22 piastre furono dichiarate inagibili, quando si assegnavano gli alloggi con ordinanze sindacali ad hoc, quando infuriava il dibattito su abbattimento-sì/abbattimento-no versus riqualificazione. È talmente vero che si tratta di un “patrimonio pubblico da non disperdere” che l’Amministrazione Biondi ha già stabilito di favorirne il riuso e, in casi limite e non strategici al territorio, l’abbattimento. L’Amministrazione Biondi non solo ha stabilito questo, ma ha reso organica e omogenea la popolazione delle piastre. L’Amministrazione Biondi ha attivato fin dal suo insediamento convenzioni per consentire che quegli alloggi fossero abitati da forze dell’ordine e famiglie che prestano il loro servizio in città, da famiglie con bimbi autistici per percorsi turistici esperienziali, da famiglie afghane e ucraini in fuga dalla guerra, da famiglie con bimbi che hanno necessità di cure al San Salvatore. È bene ricordare che quel progetto CASE, ritenuto strategico dall’Amministrazione Biondi, è stato utilizzato per ospitare il nostro personale sanitario in periodo di lockdown e i positivi che non potevano alloggiare nelle proprie abitazioni affinché portassero a termine la loro quarantena”. “Solo qualche dato, infine, per dare la misura di quello che è accaduto negli ultimi cinque anni, anche a proposito di velocizzazione della ricostruzione (e tralasciamo i due anni di covid che hanno bloccato i lavori edili): nel 2010 gli occupanti del progetto CASE, sfollati per il sisma, erano 14576 (4344 FAMIGLIE), dei MAP 2852 (1211 FAMIGLIE); nel 2017 erano 6485 (2456 FAMIGLIE) per le CASE e 1743 (870 FAMIGLIE) per i MAP. Oggi, gli sfollati da sisma sono 3778 per le CASE e 1269 per i MAP: praticamente dimezzati. Ma i progetti di rigenerazione che contavano 79 persone in totale nel 2010, oggi ne contano 3036 nelle CASE e 650 nei MAP. A cui aggiungeremo quelli sopra elencati. Il centrosinistra, in difetto, manipola le informazioni e mente a se stesso e agli aquilani, sapendo di mentire”.