Eccellenze abruzzesi

“J so’ wild”, lo chef Davide Nanni custode delle antiche tradizioni abruzzesi

“J so’ wild”: cucinare senza pensieri. Lo stile di vita dello chef abruzzese Davide Nanni. Il segreto delle sue pallotte? Cucinarle nel bosco!

“J so wild” non è solo una simpatica espressione a metà tra l’americano e il dialetto di Anversa degli Abruzzi, è la filosofia di vita del giovane e vulcanico chef abruzzese Davide Nanni, che, a soli 30 anni, dalla sua Castrovalva è diventato una vera e propria star del web ai fornelli.

Davide Nanni ha una bella storia da raccontare, fatta di amore e passione per la cucina e la terra, la sua terra Castrovalva, un piccolo borgo tipicamente abruzzese che domina la Valle Sagittario, vicino Anversa degli Abruzzi, dove lavora nell’agriturismo di famiglia “Locanda Nido d’aquila” e dove ha portato la sua filosofia di vita “selvaggia”, ma con stile. Nella sua cucina si trovano i piatti veraci della tradizione abruzzese come l’agnello cacio e ova o le classiche pallottine, rivisitati in chiave molecolare o moderna: la pallotta prende la forma di un gelatino, il sugo una salsa agrodolce, mentre l’agnello viene servito a bocconcini su una frisa pugliese e aria di limone. I piatti non vengono preparati tutti in cucina, di settimana in settimana Davide sceglie 2 ricette da cucinare all’aperto, tra i boschi, in modo semplice e “wild” lasciando letteralmente a bocca aperta i suoi ospiti. Come utensili ci sono le pentole di una volta, quelle che le nonne tenevano appese sopra la cucina economica, non può mancare la “sparra” di legno, che ricorda sempre storie antiche, il matterello, “la cucchiara”. Non solo cucina, accanto all’agriturismo c’è anche una piccolo alimentari dove la mamma del giovane chef vende salumi e formaggi di loro produzione.

La videoricetta delle pallottine cacio e ova “wild” di Davide Nanni:

Davide Nanni

Parlare con Davide Nanni trasmette una ventata di leggera freschezza, con la sua voce allegra ti trasporta in un viaggio immaginario a Castrovalva a respirare un po’ di sana “abruzzesità”. Con l’acquolina in bocca, immaginando il sapore delle pallottine cotte nel bosco in un padellino, andiamo a scoprire la genesi di questa storia “selvaggia” d’amore e passione per la cucina e le tradizioni gastronomiche abruzzesi. “Ji so wild è un motto nato quasi per scherzo – racconta Davide Nanni al Capoluogo – ero un ragazzino vivace, forse un po’ ribelle, che trovava la sua quiete tra i boschi e nella terra. Quando andavo con mio nonno in campagna vivevo la mia pace, lo aiutavo e mi riconciliavo con me stesso. La passione per la cucina c’è sempre stata, siamo ristoratori di famiglia ed è stato naturale scegliere di diplomarmi all’istituto alberghiero di Villa Santa Maria, una vera eccellenza abruzzese. Dopo, ho deciso di cercare la mia strada e farmi le ossa all’estero, per portare un po’ della mia regione e imparare le varie influenze che vengono dal mondo”. Nel 2010, fresco di diploma e con una valigia piena di sogni, Davide è partito alla volta dell’Inghilterra dove è rimasto per circa 6 mesi e dove ha lavorato per Giorgio Locatelli (giudice di Masterchef). Da Londra poi è tornato a Roma, dove vive tutt’ora quando non è impegnato nel locale di famiglia a Castrovalva e dove ha lavorato per 8 anni nei migliori ristoranti della città.

Davide Nanni

Nel 2018 la proposta di andare Oltreoceano, in America, a inseguire un sogno a stelle strisce in Florida, a Longboat Key dove è stato executive chef di 3 ristoranti italiani molto conosciuti. “Gli americani impazziscono per la cucina italiana, quella vera e io ho cercato di tramandare un po’ di cultura contadina dell’Abruzzo anche attraverso corsi formativi per altri giovani chef che come me avevano voglia di imparare. Perchè sono tornato a Castrovalva? Me lo chiedono tutti… Il richiamo della mia terra era fortissimo e poi c’è stato qualche problema. Mi chiesero di fare un’amatriciana con le polpette: praticamente un omicidio! Non ce la potevo fare, non sarebbe stato giusto ‘sporcare’ una ricetta così antica, buona e semplice. Sarebbe stato un affronto anche nei confronti dei ragazzi americani che vogliono imparare la vera cucina italiana e che credevano in quello che io provavo ad insegnargli! ‘J so wild’ nasce proprio da questo screzio, i colleghi mi chiesero perchè volessi tornare in Italia e io risposi ‘because Ji so wild!’E così armi e bagagli sono rientrato in Abruzzo”.

Davide Nanni

Complice anche lo scoppio della pandemia, Davide è tornato in Italia nel 2020 con tanta, tantissima voglia di fare. “Dopo un breve periodo sabbatico ho deciso di ricominciare da dove ero partito, l’agriturismo di famiglia a Castrovalva. Lavoro con mia madre e mio padre, affiancati da Aurora e Leonardo, una coppia di ragazzi volenterosi che mi hanno sempre rispettato. Non ci sono regole, si lavora tutti insieme e c’è spazio per le idee e le proposte. Nella mia cucina bisogna sentirsi liberi, anche di esprimersi e la stessa cosa vale a tavola: i miei piatti si possono mangiare con le posate o anche con le mani, recuperando un contatto vero e autentico con la materia prima e si può bere con i bicchieri o con la fiaschetta, come facevano i nostri nonni quando andavano a lavorare in campagna. L’agriturimo è aperto solo nel fine settimana, mentre a luglio e agosto tutti i giorni. In autunno e inverno giro il mondo per consulenze, cercando sempre di imparare qualcosa, sempre in movimento!”.

L’Abruzzo si racconta nel mondo attraverso il Montepulciano

Davide Nanni

La vera svolta per Davide è arrivata dall’idea nata insieme al suo amico e consulente Michael Di Genova, con cui ha deciso di aprire una pagina Facebook e pubblicare video con ricette gastronomiche ispirate alla cucina tradizionale guardando però anche al “condimento” dell’innovazione. Una pagina che oggi conta oltre 126 mila followers; 41 mila su Instagram e 22 mila su Tik Tok, mentre le sue video ricette sono diventate virali, con migliaia di visualizzazioni; segno che nella cucina ci sarà sempre evoluzione, ma la tradizione non morirà mai! Nonostante il successo a dispetto della giovane età, le esperienze all’estero e la popolarità sui social, Davide è un ragazzo con i piedi per terra. “A volte ancora non realizzo che siamo riusciti a fare tutto questo da soli. L’approdo sui social è stata una scelta fortunata dopo un brutto periodo: mi ero lasciato con la mia ragazza e ho deciso di farlo anche per distrarmi e non pensare alla fine della nostra storia. Non pensavo che avrei avuto questo seguito. Michael, anche lui abruzzese, di Anversa, ha creduto nelle mie potenzialità e ha voluto aiutarmi senza chiedere nulla in cambio. Non è solo un grande amico, è un social media manager a tutti gli effetti che ha saputo migliorare la mia comunicazione, facendo conoscere e divulgando il mio stile di vita”.

Davide Nanni

“L’unica cosa che so è che cucinare suppone una testa leggera, rispetto e uno spirito generoso”, scrive Davide sulla sua pagina Facebook e noi non possiamo che essere d’accordo: ‘J so wild’ dovrebbe diventare un po’ il motto di tutti, recuperare un po’ di leggerezza soprattutto dopo 2 anni di chiusure isolamento e totale assenza di rapporti umani!

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