Elezioni l'aquila 2022

On, Biondi tiene acceso il cambiamento dal palco del Ridotto

Pierluigi Biondi apre la campagna elettorale al Ridotto del Teatro Comunale, verso le elezioni L'Aquila 2022. "Siamo orgogliosamente di centrodestra, ma siamo soprattutto orgogliosamente aquilani. Portiamo avanti il cambiamento".

Pierluigi Biondi apre la campagna elettorale al Ridotto del Teatro Comunale, verso le elezioni L’Aquila 2022. “Siamo orgogliosamente di centrodestra, ma siamo soprattutto orgogliosamente aquilani. Portiamo avanti il cambiamento”.

L’arte della musica, un video che racconta 5 anni di amministrazione, l’applauso della sala gremita del Ridotto. Inizia così la campagna elettorale di Pierluigi Biondi, candidato sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni L’Aquila 2022, del 12 giugno, giorno dell’Election Day. “Ripartiamo da dove avevamo iniziato, con lo stesso entusiasmo di cinque anni fa”, esordisce il primo cittadino, visibilmente emozionato.
Pierluigi Biondi ha ripercorso, attraverso storie della città, quanto fatto nei cinque anni di governo cittadino, dal 2017 ad oggi. Per farlo ha scelto le storie di: Zlata, Luigi, Stefania e Pietrangelo. 

“La prima storia è quella di Zlata, una bambina di venti giorni, figlia della guerra. Nata nell’ospedale dell’Aquila e qui ospitata, così come due bambini afghani. Avevano detto di volere una città accogliente e solidale e questi nuovi figli ne sono un esempio. Come ne sono esempi i 500 alloggi del Progetto case consegnati alle famiglie, ai single, alle ragazze madri. Siamo stati vicini alle persone alle prese con una genitorialità difficile.
Noi non guardiamo al colore della pelle, abbiamo voluto accogliere chi aveva bisogno. E lo abbiamo fatto attraverso una solidarietà vera. Abbiamo lavorato anche sul tema dell’occupazione. Quando siamo entrati in comune i precari della ricostruzione occupavano le stanze di palazzo Fibbioni. Oggi il comune dell’Aquila non ha più un precario.
La seconda storia è quella di Luigi, 34 anni, laureato in Matematica a L’aquila. Dopo si è trasferito alla Normale di Pisa, poi ancora ad Edimburgo. Luigi da qualche settimana è tornato a insegnare all’Università dell’Aquila.
Avevamo promesso che questa sarebbe stata la città della formazione, dell’innovazione, della tecnologia. Abbiamo realizzato tutto questo con progetti importanti, in primis quello del Collegio di merito. Le intelligenze migliori potranno venire a L’Aquila e sentirsi parte di una comunità solida.
La terza storia è quella di Stefania, 53 anni. Una donna dalla vita non facile, suo marito ha perso il lavoro, sua figlia ha avuto una diagnosi di autismo. Hanno dovuto lasciare la loro casa e il loro comune, governato da un’amministrazione di centrosinistra. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Abruzzo Autismo onlus li abbiamo portati qui a L’Aquila
: perché cinque anni fa avevano promesso che questa sarebbe stata la città di tutti. E abbiamo dato attenzione a tutti, come hanno dimostrato i due anni di Covid. 
Abbiamo consegnato centinaia di pacchi alimentari, migliaia di farmaci a domicilio, abbiamo fatto il primo screening di massa in Italia sulla popolazione cittadina, oltre alle decine di giornate di screening sulla popolazione studentesca.
A L’Aquila in pieno lockdown è risuonata la musica, quando tutta l’Italia era ferma, nella nostra Basilica di Collemaggio. Abbiamo dimostrato che L’Aquila era più forte di qualsiasi calamità.
L’ultima storia è quella di Pietrangelo, 59 anni, intellettuale, saggista, talento poliedrico che ha accettato l’invito di venire a L’Aquila a presiedere il TSA, una delle istituzioni più antiche del territorio. Guardando le gru, il primo giorno in cui arrivò, disse che quelle gru erano: ‘una festa di restituzione alla vita’. Questo era parte di ciò che avevamo promesso, restituire a L’Aquila quella cultura e quella posizione che si era guadagnata storicamente. Abbiamo puntato sulla cultura perché la cultura non è intrattenimento, come disse un ex Presidente del Consiglio dei Ministri, ma è un elemento di emancipazione della popolazione“.

 

“Oggi – ha concluso il sindaco Biondi – L’Aquila è rinata, grazie agli eventi sportivi, alle iniziative di città, alla promozione turistica. Con il nostro lavoro diamo modo a chi ci sceglie di venire a L’Aquila di viverla e raccontarla al di fuori.
Tutto ciò sicuramente anche grazie alle risorse che abbiamo avuto a disposizione, ma si pensi a come le abbiamo ottenute e gestite: al lavoro fatto nella gestione della Cosa pubblica, alla riorganizzazione completa della macchina amministrative.
Noi siamo orgogliosamente di centrodestra e ringrazio finora tutte le liste e i partiti che concorrono a questa nuova avventura. Ricordo che abbiamo messo sempre davanti a tutto e tutti la nostra città, perché siamo anche e soprattutto orgogliosamente aquilani. Vogliamo vincere le elezioni e continuare il cambiamento a cui abbiamo dato inizio 5 anni fa.
Viva L’Aquila!”. 

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