San Leonida di Alessandria per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 22 aprile.
Il 22 aprile si ricorda San Leonida di Alessandria. Le notizie agiografiche su San Leonida sono raccolte da Eusebio di Cesarea nella Historia Ecclesiastica: si legge che subì il martirio per mezzo della decapitazione nel 204, lasciando orfani sette figli, il maggiore dei quali, Origene era appena diciassettenne. Altri particolari della vita di San Leonida sono desumibili da quanto lo stesso Eusebio narra nei brani dedicati ad Origene: in particolare viene posto l’accento sulla cura con cui il padre educò il giovinetto allo studio delle Sacre Scritture prima ancora che a quello delle lettere e della profonda gratitudine che l’uomo nutriva verso Dio per avergli concesso un siffatto dono. Sempre grazie allo scrittore di Cesarea ci resta un frammento della lettera che Origene scrisse al padre imprigionato esortandolo a percorrere la via del martirio.
Nella letteratura agiografica greca, il nome di San Leonida è inserito in un gruppo di dieci martiri celebrati il 5 giugno: ma gli eventi qui narrati sembrano essere più frutto di tradizione che di indagine storica. Il Martirologio Romano celebra il Santo al 22 aprile, giacché il Baronio credette di ravvisarne il nome nel Martirologio Geronimiano a questa data, dove invece è celebrato l’omonimo martire di Corinto.
Leonida fu maestro di retorica ad Alessandria e a quest’arte avviò anche il giovane figlio Origene. Tuttavia, durante l’impero di Settimio Severo, ripresero in Egitto le persecuzioni contro i cristiani: il governatore Leto ordinò il rastrellamento del deserto della Tebaide, dove si erano ritirati a vita ascetica gli anacoreti. Seppure non ostentasse la sua fede, anche San Leonida fu chiamato al cospetto dell’autorità e confessò senza timore di essere cristiano. Fu allora incarcerato e ucciso tramite decollazione. Dopo la sua morte, furono confiscati i beni della vedova e i sette orfani ridotti in povertà, finché accolti e sostentati da una signora di Alessandria. Il giovane Origene, orgoglioso di essere figlio di un martire, divenne poi scrittore talmente importante, fecondo e celebre, da legare il nome del padre al proprio: così che il Santo viene distinto comunemente con il nome di Leonida e con l’attributo di «padre di Origene».
