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Cocullo, il Rito dei Serpari si rinnova dopo 2 anni di stop

26 aprile 2022 | 11:55
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Cocullo, il Rito dei Serpari si rinnova dopo 2 anni di stop

Cocullo si prepara per l’antico rito dei Serpari. Da secoli decine di serpenti su San Domenico e migliaia di turisti, tra fede e misticismo.

Grande attesa a Cocullo, come ogni anno, per il Primo Maggio 2022 per IL Rito dei Serpari in onore di San Domenico Abate, dopo due anni di stop a causa della pandemia. E’ una tradizione antichissima, che allunga le sue radici polverose in un tempo talmente mitico e leggendario da essere andato perso nella memoria degli anziani.

Ogni storia comincia da un c’era una volta. E la volta di Cocullo è difficile da non notare. Un paese di 300 anime che ha accolto, fino al 2019, migliaia di persone per il Rito dei Serpari, curiosi e cristiani in attesa di un momento unico e memorabile: l’uscita della statua del Santo dalla chiesa principale del paese e la sua sfilata fra le vie cittadine, bardato di serpi, protetto dai serpari. I ‘Serpari’, chiamati dagli abitanti di Cocullo “ciaralli”. Un rito antico che affonda le radici nell’antica Roma dove l’incantatore di serpenti veniva chiamato “marsus”: “Marsus… idest incantans vel domans serpentes, qui vulgariter dicutur chiraulus”. Erano antiche figure con un’aura di sacralità ritenute immuni dai morsi e dal veleno dei rettili. La magia di Cocullo e dei Serpari nasce un po’ per caso. Prima dello scoppio della pandemia, oltre ventimila persone ogni anno raggiungono il paese marsicano, attratte dall’originalità di un rito che non è possibile paragonare a nessun altro al mondo. Si tratta di un’esperienza sicuramente unica che aiuta molti a superare quel pregiudizio e quella fobia legata alla figura del serpente. La particolarità della tradizione prevede che la statua di San Domenico venga portata in processione ‘vestita’ di serpenti vivi, catturati nei campi il mese precedente e appositamente preparati. San Domenico, secondo la leggenda, sembra possedere il potere taumaturgico contro il morso dei serpenti e dei lupi. Ma anche quello di guarire il mal di denti. E proprio per invocare la sua protezione, i fedeli, nel giorno della festa, suonano una campanella posta all’interno della chiesa, utilizzando i denti molari.

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Come per le precedenti edizioni, per facilitare la mobilità dei visitatori, Trenitalia, di concerto con il Comune di Cocullo e la Regione Abruzzo, committente e finanziatrice dei servizi regionali, potenzierà il servizio con fermate straordinarie e treni speciali per la stazione di Cocullo. La diretta streaming dell’evento sarà trasmessa su Abruzzolive.TV e sulle altre piattaforme televisive e social network che saranno rese note nei prossimi giorni.Tra le misure di contenimento per la diffusione del Covid19 è previsto l’obbligo di mascherina sia al chiuso che all’aperto su tutto il territorio comunale per i giorni 30 Aprile e 1 Maggio. Nei prossimi giorni saranno disponibili sul sito istituzionale del Comune di Cocullo e sui profili social del comitato organizzatore tutte le informazioni sulla logistica e sulla sicurezza dell’evento.

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I serpari attendono l’arrivo delle Compagnie di Pellegrini e del Corteo in costume nella piazza principale in attesa della processione facendo bella mostra di tutti i serpenti catturati. Durante la processione la statua del santo viene ricoperta di serpenti e portata a spalla tra le vie del paese. Il momento più atteso è intorno a mezzogiorno e trenta, quando la statua del santo viene fatta uscire dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Fuori, ad attenderlo, i serpari, pronti a vestirlo con centinaia di cervoni e biacchi raccolti nei giorni precedenti, all’uscita del primo sole primaverile. “Il rito aiuta ad avere un contatto più denso e pregno con la natura, tutto qui. Al di là della credenza, è proprio il miracolo umano quello che importa: si impara ad amare i serpenti, e con essi tutte le facce di questo mondo a volte difforme”

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