Palazzo Margherita riapre: “Aquilani, siamo a casa”

“Aquilani siamo a casa. Impossibile nascondere l’emozione”. Un saluto emozionante per la riapertura di Palazzo Margherita: aspettando l’inaugurazione ufficiale
Riapre Palazzo Margherita e accoglie il Consiglio comunale dell’Aquila: l’emozionante saluto.
“Aquilani siamo a casa. Impossibile nascondere l’emozione”. Così il presidente del Consiglio comunale, Roberto Tinari, ha salutato il rientro a Palazzo Margherita, questa mattina, per un saluto che ha preceduto l’inaugurazione ufficiale della storica sede del Comune dell’Aquila che si terrà prossimamente.
“Grazie aquilani per aver sempre coltivato la speranza. Sono orgoglioso di essere aquilano. La nostra è una città che non abbiamo mai abbandonato e che, oggi, ci meritiamo”.

Emozione anche nelle parole del sindaco Pierluigi Biondi, che ha ringraziato quanti si sono adoperati nei lavori a Palazzo Margherita. “Questa – ha sottolineato Biondi – è una terra che sa soffrire, ma anche rinascere. Mi è capitato in un’assemblea di sindaci di sedere in quest’Aula e ricordo il senso di autorevolezza espresso da questo luogo che vedevo come un tempio sacro. Solo chi ha attraversato in prima persona le dolorose vicende del terremoto può capire il valore di una giornata come questa”.
“L’Aquila – ha aggiunto il sindaco – oggi appare come un adolescente, costantemente sottoposto a emozioni e cambiamenti”. E poi, rivolto alla scolaresca presente: “Avrete il privilegio di essere testimoni maturi della conclusione del percorso di rinascita di una città che camminerà sulle vostre gambe”.
Questo l’intervento del vice sindaco Raffaele Daniele al microfono del Capoluogo.it:“A giudicare dalle condizioni dell’appalto di Palazzo Margherita sembrava impossibile poter riaprire la sala consiliare prima della fine del mandato. Il nostro, tuttavia, è stato un impegno importante che ci siamo assunti, anche per rispetto di quei tanti consiglieri che non si sarebbero ricandidati e che meritavano di vivere un’ultima giornata a Palazzo Margherita: oggi si corona questo momento solenne e importante. È una grandissima soddisfazione sia personale che per L’Aquila”.
Intervenuto alla cerimonia, anche il vice presidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente, che ha sottolineato: “Ho voluto essere presente a testimoniare l’esperienza di una città che ha rialzato la testa e che riacquisisce la libertà nei propri Palazzi, con la certezza che L’Aquila è una città forte, resiliente e che la sua comunità sa unirsi nell’interesse di tutti”.
Quindi l’intervento di Giustino Masciocco, per l’opposizione, che non parteciperà alla prossima campagna elettorale. “Nonostante siamo stati inevitabilmente divisi, in quanto membri di una maggioranza e di un’opposizione, sono nati rapporti di amicizia e, quindi, oggi sono più i motivi per stare insieme che quelli che ci dividono”, queste le parole del consigliere, a voler sottolineare l’importanza di una riapertura storica per la città dell’Aquila, qual è quella di Palazzo Margherita.
“Casa per noi – ha spiegato, poi GiorgioDe Matteis – è anche questo posto. In questa consiliatura si sono avvicendate nuove generazioni e l’essenza di questa giornata è un passaggio di consegne a loro. Gli aquilani sono uniti dall’amore viscerale per la propria città”.

Quindi gli interventi di Ferdinando Colantoni,Luigi Di Luzio, Francesco De Santis e Americo Di Benedetto: “Il messaggio che dobbiamo mandare oggi alla città – ha sottolineato quest’ultimo – è un messaggio di profonda conciliazione”. Nelle parole di Francesco De Santis i ringraziamenti ai decani del Consiglio, tra cui Angelo Mancini “che ha saputo dare tanto in questi anni complicati. Sedere in Consiglio è stato un onore immenso che spero di aver meritato”. In coda, il saluto del consigliere Marcello Dundee, per poi passare alle relazioni sulla storia di Palazzo Margherita e delle sue caratteristiche strutturali.
È stato poi lo stesso Mancini a tenere un sentito saluto ai colleghi: “Francesco dice di aver imparato da me, ma anche io ho imparato qualcosa. Ognuno di noi ha portato qualcosa in questo Consiglio. Un pensiero a chi non c’è più, da Stefano Vittorini, consigliere e assessore tra i più attivi a Claudio Porto, sempre impegnato politicamente e professionalmente prematuramente scomparso, ma sarebbe stato un grande sindaco. Poi Celso Cioni, attivo in Consiglio e per le associazioni di categoria, e Italo Grossi, per tanto tempo Presidente del Consiglio, che si è sempre distinto a difesa dei diritti cittadini. Me ne vado dal Consiglio con una speranza, rappresentata dai giovani che entreranno in quest’Aula alle prossime amministrative; spero che rappresentino una risorsa per la città, indipendentemente dall’appartenenza politica”.
Al termine dell’incontro, la piccola Sofia, in rappresentanza della scolaresca intervenuta, ha letto all’Assise una lettera con gli auguri di un “tenace lavoro” per la città.