Emilio Ciammetti investito al Cermone, a luglio il processo all’investitore

A luglio inizierà il processo per la morte di Emilio Ciammetti: travolto e ucciso da un auto al Cermone l’8 marzo 2021.
Inizierà a luglio il processo per l’investitore, reo confesso, di Emilio Ciammetti, il 61enne aquilano brigadiere in pensione della Guardia di finanza molto noto in città, scomparso l’8 marzo 2021 dopo essere stato travolto dall’auto guidata dall’imputato al Cermone.
L’imputato è Valentino Cervelli, 43enne di Barete, assistito dall’avvocato Guglielmo Santella. Il Gup del Tribunale dell’Aquila, Guendalina Buccella, su richiesta delle parti civili ha disposto il sequestro delle provette di sangue e urina dell’imputato già conservate presso l’ospedale dell’Aquila. L’investimento è avvenuto mentre Ciammetti stava attraversando la ss80 nei pressi del Cermone per acquistare fiori da regalare ai propri cari in occasione della Festa della donna.
Per l’imputato pende l’accusa di omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso e dalla guida sotto l’effetto di droga. Aggravante quest’ultima non contestata nell’immediatezza dei fatti da altro Gip e inserita solo successivamente. Come riporta Il Messaggero Lo stesso Gup per dare la possibilità in fase processuale di un approfondimento sui campioni di urina e sangue del conducente, ha disposto il sequestro delle provette già conservate all’ospedale luogo in cui coattivamente il conducente era stato sottoposto ai prelievi dopo il grave incidente. L’imputato dio aver travolto Ciammetti, è sceso per capire cosa avesse provocato un forte rumore alla macchina per poi fuggire quando si è accorto della gravità dell’incidente.
La scomparsa di Ciammetti destò una profonda commozione in città: era un esperto soccorritore: negli anni aveva sempre cercato di aiutare quando e dove c’era bisogno e di lanciare appelli affinché la montagna fosse vissuta in sicurezza. Tantissimi, negli anni della sua attività, gli interventi a cui ha preso parte, sul suo Gran Sasso. I familiari sono assistiti dagli avvocati Antonello Bonanni, Amedeo Ciuffetelli ed Urbano Del Balzo del Foro di Roma.